
di Pietro Quercia. Il mio credo politico fu dato in pasto ai “tribunali del popolo” diverse decine di anni fa ed oggi sono state completamente divelte le radici. Nessuno quindi può accusarmi di mancanza di obiettività e di equidistanza nel giudicare fatti ed avvenimenti.
Ho letto su questo sito un intervento contenente gli importi delle indennità di funzione al Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio comunale e mi sono chiesto se ci possa essere qualcuno che darebbe fiducia ad un amministratore che rinuncerebbe a detta indennità;
chi crederebbe ad un Sindaco che, a costo ZERO, si accollerebbe i problemi di una intera comunità ?
Gli importi indicati sono esattamente quelli della tabella A del decreto del Ministero dell’Interno 4 aprile 2000, n. 119, anzi, con un poco di forzatura, gli importi avrebbero potuto subire una maggiorazione del 5% per fluttuazione stagionale della popolazione con un incremento del 30%.
Ma io conosco una persona che avrebbe tranquillamente rinunziato all’indennità di € 1.800,00 al mese al netto di IRPeF, ma per sapere il reale costo alla collettività bisognerebbe cercare tra un mare di atti giudiziari.
Ricordate il manifesto ORA SIAMO LA TELESE DI TUTTI ? Con un pennarello nero a punta grossa aggiunsi: PURE DELLA CAMORRA ?
Perché anche questo malefico cancro bisogna aggiungere ai costi che il cittadino ha dovuto pagare e dovrà pagare chissà per quanto tempo ancora.
Mi si potrebbe obiettare: ma cosa c’entro io autore dell’intervento in questione con la passata amministrazione ?
Per cortesia, non prendiamoci in giro.
Pietro Quercia
Caro Pietro, francamente faccio fatica a comprendere una certa obiettività o equidistanza nelle tue piccanti esposizioni ma rispetto comunque il tuo pensiero. Ho avuto delle anch’io perplessità sul precedente articolo di Di Cerbo a cui credo ti riferisci, poiché non ritengo affatto scandalosa la retribuzione di un amministratore, anzi, ritengo che in genere vengano sottopagati. Ciò che m’indigna è invece la constatazione che in genere, un amministratore riesca a completare al massimo il 20% dei propositi elettorali e spesso, se parliamo di beni e servizi complessivamente resi ai cittadini, si recede.
Se provi a rileggere il programma elettorale dell’attuale amministrazione e lo compari con la realtà attuale puoi fare delle analisi molto più obiettive. Ci sono certamente dei progressi concreti nella gestione della manutenzione ordinaria della cittadina ma nelle grandi aspettative di poli scolastici, rilancio dell’economia e di un risanamento urbanistico, mi sembra che non ci siano passi concreti, anzi. In quest’ottica, e non sul piano di una mera contrapposizione dialettica, ritengo che la retribuzione sia eccessiva ma ripeto, se i progetti per cui sono stati chiamati a governare venissero comunque portati a termine meriterebbero anche un premio extra ma con lo stesso metro, se le cose rimangono così, sarebbe leale rendere ai cittadini la retribuzione percepita. Flaviano Di Santo
Caro Flaviano, hai ragione in tutto ma sicuramente sono stato frainteso. L’aver dato fiducia all’attuale amministrazione non vuol dire che sono ora costretto a difenderla a spada tratta, anzi |||
Il saper condurre una opposizione costruttiva è più gratificante dell’amministrare, ma ho finora letto solo interventi insignificanti rispetto ai tanti problemi seri ignorati. Telese è in agonia e si gioca a scarica barile.
Il Polo Scolastico? Certamente, ma con quali finanziamenti in questo periodo (e speriamo sia solo un periodo) di recessione.
Diverso è il discorso sul rilancio dell’economia perché sull’argomento riappare il problema Terme e mi pare di aver detto abbastanza sulla conduzione e sul permissivismo del Consorzio Idrotermale e, di conseguenza, dell’Amministrazione.
Qualche sassolino l’ho anche lanciato laddove ho detto che Telese, per estensione territoriale può accogliere al massimo 4.000 abitanti.
L’opposizione questi messaggi non li ha recepiti e leggo di Statuto del Consorzio e non del vergognoso contratto in vigore fino al 2021; di Polo scolastico senza nulla suggerire; di risanamento urbanistico ignorando che ci vorrebbero solo le ruspe. Come se questi fossero danni prodotti da questa amministrazione ed ora anche di indennità di funzione. Pietro Quercia