Antenna a Solopaca: no di Legambiente Valle Telesinadi Grazia Fasano. Legambiente Valle Telesina, riguardo all’installazione di un nuovo impianto radio-base per telefonia cellulare Wind, previsto dalla società Nokia Siemens Netwotks in località Sant’Aniello del Comune di Solopaca – in area altamente urbanizzata, in vicinanza della clinica Gepos, della scuola media statale, e uffici pubblici – , su un palo poligonale in acciaio di 24+2 metri, esprime forti dubbi circa il rispetto dei vincoli urbanistici e paesaggistici a cui l’area interessata è sottoposta.

“Ci risulta infatti che l’altezza indicata in progetto non è assolutamente compatibile con le norme di attuazione del Piano Ministeriale Paesaggistico del Taburno per le zone RUA (Zona di restauro Paesistico Ambientale e di Recupero Urbanistico Edilizio), se non in seguito ad una variante non solo al piano paesistico ma anche dello stesso piano regolatore vigente del comune di Solopaca che indica la zona prevista come zona B2 di completamento. A nostro avviso, poi, va valutato dagli organi competenti anche il rispetto della distanza dei 150 metri dal Seneta, di cui il progetto di cui abbiamo preso visione, non tiene assolutamente conto”.

“Visto che autorevoli studi confermano i rischi legati all’esposizione alle radiofrequenze, – afferma Grazia Fasano, Presidente di Legambiente Valle Telesina, – anche se il potenziamento delle reti di telecomunicazioni mobili e in particolare dei servizi multimediali a banda ultra larga è comunemente accettato, la tutela della popolazione dall’esposizione dei campi elettromagnetici (CEM) deve essere prioritaria, e improntata alla assoluta cautela, ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine.

La legge quadro (legge n.36/2001) sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, i successivi decreti attuativi, le leggi regionali e i regolamenti comunali in materia, hanno posto in Italia criteri cosi’ stringenti proprio per minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza che l’Agenzia intergovernativa IARC (International Agency for Research on Cancer) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha classificato come ”possibilmente cancerogeni per l’uomo”.

Le amministrazioni locali, dal canto loro hanno a disposizione la possibilità di intervenire sull’aspetto della localizzazione degli impianti di radiofrequenze attraverso lo strumento del regolamento comunale per l’installazione di impianti, individuando le aree non compatibili, le aree sensibili e le aree compatibili, e minimizzare così l’esposizione dei cittadini alle onde elettromagnetiche, e scongiurare installazioni selvagge, andando anche ad intervenire sulle antenne già installate.

Legambiente intende ancora di più in questa delicata fase di rilascio delle autorizzazioni essere vicina a tutti i cittadini coinvolti in questa richiesta di installazione, consapevole che i soggetti preposti al rilascio delle autorizzazioni, senza preconcetti, sapranno rivedere le procedure di autorizzazione che fino a questo momento sono state poste in essere.

Un primo risultato dell’impegno di cittadini e associazioni ambientaliste finora è stata la nota ufficiale dell’amministrazione comunale di Telese Terme, interessata per un’ampia porzione di territorio, che ha espresso la sua contrarietà, motivandola con la tutela della salute dei suoi cittadini.

Auspichiamo a questo punto che anche l’amministrazione di Solopaca, si esprima al più presto con un diniego, adotti un moderno regolamento di disciplina della materia che Legambiente è disposta a mettere a disposizione gratuitamente, e definisca contestualmente una nuova localizzazione per l’impianto previsto che, nel rispetto dei limiti di emissioni imposti dalla normativa, minimizzi l’esposizione della popolazione, a tutela della salute dei cittadini.

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