Segnali anno III N° 4 del 4 marzo 1989di Ezio Esposito.  Ripropongo un articolo integrale, scritto dal Direttore di ‘Segnali’ Generoso Simeone. L’articolo è per molti versi profetico, visti gli avvenimenti che si sono succeduti a Telese negli anni e fino ai giorni nostri.

‘Segnali’ ebbe vita breve, 10 anni o poco più, e finì di essere pubblicato a causa della morte improvvisa del suo creatore. In quei dieci anni Generoso si appassionò molto alle vicessitudini della nostra martoriata cittadina scrivendo moltissimi articoli ben conservati da molti suoi lettori. Ritengo che l’articolo di cui si parla venga letto attentamente, anche da parte di chi non vuol capire,  non vuol vedere né sentire. Svegliamoci anche se, forse, è troppo tardi.

 Segnali anno III N° 4 del 4 marzo 1989

La regione comunica: la gestione delle Terme di Telese è illegittima. Interrogazione dei consiglieri regionali Boffa (PCI) e Schifone (MSI)

FUORILEGGE

Abbiamo appreso la notizia della presentazione di un’interrogazione al­la Regione Campania del Consigliere del PCI Costantino Boffa sulle inadem­pienze e violazioni compiute per la re­golarizzazione e per il rispetto della nor­mativa vigente in merito al contratto di proroga della gestione delle Terme di Telese con l’impresa Minieri.

Contemporaneamente abbiamo rice­vuto la comunicazione che un’interro­gazione dello stesso tenore e sullo stes­so argomento è stata predisposta anche dal Consigliere Regionale del MSI Lu­ciano Schifone. Nelle due interrogazio­ni si avanza la richiesta di conoscere quali provvedimenti si intendono pren­dere in conseguenza del fatto che solo dopo due anni dal dicembre 1985 (da­ta della proroga concessa a Minieri) è stata avanzata richiesta di approvazio­ne del rinnovo del contratto di Sub- concessione al servizio Industria e Commercio della Regione Campania.

Questo dipartimento regionale co­municava con nota n. 6406 del 29 set­tembre 1988 al sindaco di Telese e per conoscenza all’impresa Minieri s.p.a. che «l’attuale gestione della concessio­ne da parte di terzi, (cioè di Minieri n.d.r.) poiché si verifica sulla base di contratto che non è stato approvato ai sensi della legge 283/1961, è illegitti­ma». Successivamente, sempre nella stessa nota, si invitava a realizzare la gestione diretta delle Terme entro il 30/11/1988 e si concedeva il termine del 30/10/1988 per fornire le eventuali con­trodeduzioni. Inoltre la Regione speci­ficava che ripetutamente aveva richie­sto al Comune di Telese gli atti e la do­cumentazione necessaria per procede­re all’approvazione del rinnovo del con­tratto. Come ha risposto il Comune di Telese? Con una delibera di Giunta la n. 15 del 30/1/1989 e quindi fuori dai termini prescritti. Questa delibera non è stata approvata dal Coreco di Bene­vento ed è stata rinviata per chiarimen­ti.

La conseguenza è che a tutt’oggi, se­condo la comunicazione della Regione Campania, la gestione delle Terme di Telese è fuorilegge. Ma c’è di più. Tutto questo non inficia anche l’accesso al contributo ai sensi della legge per il ter­remoto n. 219/81 art. 22? Proprio di recente è stata concessa l’ammissibili­tà a contributo della pratica presenta­ta dalla Ditta Concessionaria delle Ter­me cioè, l’impresa Minieri. Abbiamo raccolto la notizia che tale decisione è stata presa con il voto contrario di due componenti della Commissione provin­ciale ex art. 22, Boniello e De Rienzo, che hanno presentato a verbale precise osservazioni. La pratica presenta nume­rose carenze, fra l’altro è stato prima presentato un progetto per otto miliar­di, poi per circa 17 miliardi e infine per 14 miliardi, mancano le schede A e B relative al danno del terremoto 1980 e c’è al loro posto una dichiarazione del Sindaco di Telese che attesta che le Ter­me sono state danneggiate dal sisma. Le perizie geologiche non sono state giurate. Infine c’è l’escamotage di de­liberare prima l’ammissibilità al contri­buto, prassi che la Commissione pro­vinciale ex art. 22 legge 219 non ha mai seguito per altre pratiche.

Stando così i fatti è evidente che van­no al di là di ogni immaginazione, che c’è una chiara volontà nel non rispet­tare la legge e nel procedere a tentoni, di cui per prima sono responsabili gli amministratori di Telese. Oggi le Ter­me dovrebbero essere gestite diretta­mente da parte dei titolari che sono il Comune di Telese per il 710/o e il Co­mune di S. Salvatore Telesino per il 29%. Non è forse lecito pensare a que­sto punto che si sia proceduto tanto in fretta nella concessione della proroga a Minieri nel 1985 per coprire una se­rie di inadempienze? Ha avuto ragio­ne quindi il rappresentante comunista nel Consorzio Idrotermale Pasquale Massaro a fare sempre rilievi ed ad op­porsi alle varie contraddittorie e illegit­time decisioni dell’Ente? E ha anche avuto ragione l’allora Assessore anzia­no Ezio Esposito del MSI quando, pro­prio alla fine del 1985, si dimetteva po­lemizzando con l’Amministrazione co­munale di cui faceva parte e denuncia­va che si voleva operare al di sopra delle teste dei cittadini di Telese. Per le Ter­me Esposito poneva in dubbio che esi­stessero realmente e legittimamente i presupposti per la concessione della proroga contrattuale a Minieri. Tutte queste cose sono state sempre segnala­te dal nostro giornale, ma ciò non ci riempie di gioia, anzi ci rende tristi nel momento in cui andiamo a verificare l’assurdo comportamento del sindaco di Telese e dei suoi colleghi di ammini­strazione. Ci riempie di tristezza anche il silenzio da parte del sindaco di S. Sal­vatore Telesino Pacelli, da noi consi­derato al di sopra di ogni sospetto. Ma ci riempie di rabbia constatare che noi, poveri sudditi di un impero mafioso e malavitoso, dobbiamo continuare a su­bire manipolazioni e illegitimità.

Basta, chiediamo che si apra un’in­chiesta e che i responsabili, una volta individuati vengano puniti. Fino a pro­va contraria a nessuno è permesso di giocare a piacimento con i beni pubbli­ci. Intanto vogliamo ricordare che se­guiremo questa vicenda con un ampio, articolato e documentato intervento per informare correttamente l’opinione pubblica e riporteremo tutte le inizia­tive che le forze politiche ancora sane, andranno a prendere per difendere da ogni speculazione le Terme di Telese, che sono patrimonio notevole di tutta la Comunità.

Generoso Simeone

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