di Emidio Civitillo. La celebrazione assunse, come ogni anno, i contorni di un’importante manifestazione, nel segno del ricordo, con grande partecipazione popolare, oltre che, naturalmente, delle autorità civili e militari. Queste ultime dapprima parteciparono alla messa nella chiesa di San Giovanni Battista, poi presenziarono alla manifestazione che si svolse nella piazza principale del paese (Piazza Orticelli), presso il monumento ai caduti.
In chiesa venne sottolineata la presenza di un reduce di 99 ani compiuti nel maggio scorso: Giovanni Civitillo, a cui venne tributato un caloroso applauso da tutti i numerosi presenti.
L’intervento del sindaco Pasquale Frongillo, che per l’occasione indossò la fascia tricolore e che col suo discorso suscitò molta attenzione, contribuì a dare un tocco ancora più solenne alla manifestazione. Mi venne affidato il compito di riassumere alcuni ”passaggi” riguardanti la Prima Guerra Mondiale. Il sottoscritto, che intervenne anche in piazza, colse anche l’occasione per parlare della necessità di essere un po’ tutti combattenti (ovviamente senza armi) per stimolare i politici ad affrontare e risolvere alcuni problemi della popolazione locale, tra i quali quello viario (sistemazione della strada provinciale) e quello relativo alla possibilità di consentire ai giovani di avere migliori prospettive per la soluzione del loro drammatico problema occupazionale, anche attraverso le numerose opportunità che, direttamente o indirettamente, offre l’ambiente naturale. E a tale proposito è appena il caso di ricordare che Cusano Mutri si trova nel Parco Regionale del Matese, anzi ne viene considerato la “perla”.
Il maresciallo dell’Aeronautica in pensione, Antonio Caprio, in rappresentanza della sezione comunale “Combattenti e Reduci”, col suo intervento volle innanzi tutto ricordare alcuni reduci scomparsi nell’ultimo anno:
– Giovanni Vitelli, nato l’11 marzo 1924 a Cusano Mutri ed ivi residente in Contrada Sorgenze n. 53, il quale partecipò negli anni 1944 e 1945 alle operazioni di guerra nel Genio Ferrovieri;
– Domenico Antonio Pascale (14.10.1920 ÷ 20.09.2011), il quale aveva partecipato alla campagna di guerra in Albania ed era stato anche in Grecia e nell’isola di Cipro; non fu prigioniero in Germania in quanto sfuggì al rastrellamento tedesco perché si trovava in licenza straordinaria a Cusano Mutri per la morte del padre Giosuè. Furono presenti numerosi alunni delle scuole di Cusano Mutri, i quali furono tra i protagonisti della manifestazione.
L’intervento del noto concerto bandistico locale, diretto dal giovane Giovanni Mastrillo, nipote del maestro omonimo, contribuì a dare un tocco ancora più festoso a questo appuntamento annuale. Venne suonata, ovviamente, anche la “Canzone del Piave”.
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