di Lorenzo Morone. Il Touring Club Italiano è un’associazione nata nel 1894 a Milano. Con i suoi 400 000 Soci, è una delle istituzioni con più iscritti d’Italia e si distingue per il forte impegno nello sviluppo del turismo di qualità, orientando e guidando un esercito di turisti, come abbiamo sperimentato nel passato anche a Cerreto. Le guide del TC, le sue riviste, sono la compagnia ideale per chi ama viaggiare. Il TCI, tra l’altro, sostiene la valorizzazione e lo sviluppo delle località dell’entroterra tramite le Bandiere Arancioni, marchio di qualità che ha valenza biennale e punta allo sviluppo delle risorse locali, dell’artigianato, delle produzioni tipiche, dell’imprenditoria del posto e al generale rafforzamento dell’identità locale. Fattori decisivi per ottenere la Bandiera, oltre all’essenziale qualità ambientale e ai fattori di attrazione turistica, devono essere le strutture di ricettività, i servizi offerti in loco, l’accoglienza, l’ospitalità e il tipo di atmosfera percepita dai visitatori. Nel corso di questi anni il TCl ha ricevuto la candidatura di oltre 1.600 comuni e, di questi, ne ha certificati solo 172. Cerreto ha avuto la fortuna, grazie all’impegno bi-partizan di tanti, Pro Loco, Associazioni, Ceramisti, Amministratori… di essere stato certificato Bandiera Arancione dal 2005. Ma solo fino al 2013, notizia di questi giorni, come ci comunica con soddisfazione la delegata dott.ssa Caterina Meglio, a meno che….
Ecco alcune delle note dolenti richiamate nel PIANO DI MIGLIORAMENTO che dobbiamo recepire, tutti, Amministrazione, imprenditori e cittadini, se vogliamo conservare un marchio che in Campania è appannaggio di tre sole città e che attira, se opportunamente sfruttato, tanti turisti di qualità:
Aree pedonali e parcheggi: a Cerreto, dice il TCI, mancano aree di limitazioni al traffico e parcheggi all’interno del centro storico e nella immediata periferia (nel report di tre anni fa è stata fotografata piazza L.Sodo, che posta all’ingresso del paese dovrebbe offrire, secondo i parametri TCI, comoda sosta agli eventuali visitatori. Quest’anno è stato stigmatizzato il caos di Piazza Roma, caos domenicale esistente però prima che, a seguito della sperimentazione, avessimo offerto la possibilità di scendere lungo via Sannio spostando di 100 metri in giù il mercato, senza dover più attraversare la Piazza per scendere in basso). “La mancanza di Isole pedonali e di parcheggi liberi rischia di compromettere la fruibilità turistica. Traffico e rumore sono risultati troppo elevati”(…quindi il problema non l’ho inventato io!);
Servizi igienici: si fa riferimento a quelli del Museo, trovati chiusi al momento del sopralluogo “improvviso” effettuato qualche mese fa, nel periodo del commissariamento;
Tutela e valorizzazione delle risorse -si fa riferimento alla scarsa fruibilità delle chiese e dei musei, trovati chiusi e senza orari di apertura esposti all’esterno;
Manutenzione e conservazione degli edifici: si fa riferimento ad edifici da tempo recintati.
Ad alcuni di questi inconvenienti abbiamo cercato di dare rimedio, essendo le nostre idee perfettamente coincidenti con quelle del Touring, vedi il Parcheggio orario di Piazza L.Sodo, la liberazione parziale di Piazza Roma, la mini Isola pedonale estiva e un nuovo piano traffico, per altri…occorre soprattutto la partecipazione generale, se vogliamo conservare il marchio. Del resto, basta mettere un pò il naso fuori Cerreto per rendersi conto che c’è un altro modo di vivere la città, soprattutto dove, nel passato, ci sono state giunte progressiste. Come in Emilia, come in Toscana, come ad Este (PD), dove la lista Civica Arcobaleno – SEL con Nichi Vendola ha vinto le elezioni contro il sindaco leghista uscente che, cavalcando le proteste di qualche commerciante del centro, aveva preannunciato la fine dell’isola pedonale. Il grido di battaglia della lista vincente è stato: “L’isola pedonale non si tocca. No al ritorno al medioevo, si a mamme e bambini a spasso in tutte le ore della giornata senza il timore di avvelenarsi o di venire investiti da un’auto”. Se Cerreto però preferisce l’auto pure per fare 100 metri, smog e rumore piuttosto che una chiusura “parziale” del Corso, se “parcheggio selvaggio” è bello (ma solo se a parcheggiare male siamo noi, altrimenti…)…è questione di scelte. Evidentemente c’è chi pensa che Cerreto possa avere un futuro migliore praticando strade diverse dalla qualità ambientale e dal turismo. O.K. Da noi oggi, da altri Amministratori ieri, è stata indicata una via, ma senza prepotenza. Nessuno ha suonato un piffero magico per indurre la folla a seguire acriticamente le scelte. Qui, per la prima volta, una Amministrazione ha “sperimentato”, e come è nelle cose alcuni si sono sentiti in disaccordo spiegando poi le proprie ragioni, frutto sicuramente di esperienze e competenze diverse dalle mie. Per me sperimentare è un pregio, non un difetto, ed io faccio parte di una giunta che non è così presuntuosa da sapere in anticipo se il melone esce bianco o rosso, ma sono convinto, come dice il Touring, che il problema traffico, parcheggio e isola pedonale a Cerreto esiste, e provo con gli amici a suggerire alternative. Ripeto la considerazione che mi piace tanto: abbiamo una miniera di diamanti sotto un campo di patate. Cosa facciamo? Continuiamo a coltivar patate, o cambiamo definitivamente rotta e cominciamo a pensare seriamente a come estrarre diamanti, cominciando dalla vivibilità urbana, sulla scia di quanto fatto in pochissimo tempo nella vicina S. Agata? Se parlano solo quelli che amano le patate, conoscendo forse solo quelle, gli altri poi, e sono tanti, non avranno titolo a lamentarsi quando avremo perso anche l’ultimo treno del “turismo” di qualità. Che semina oggi per raccogliere domani.
Ed è anche per questo che sta nascendo la Consulta permanente tra il Comune e le Associazioni presenti sul nostro territorio. Associarsi è giusto: per discutere, per programmare, per proporre. Ma non a nome personale, bensì a nome della categoria che si rappresenta. Non si può dar credito, infatti, a chi, incapace di gestire la propria barca, pretende di dirigere una intera flotta.
Lorenzo Morone – Vice Sindaco-Cerreto Sannita
P.S. Mi hanno appena avvertito che c’è un bus bloccato in Piazza Roma, impossibilitato a scendere (c’è il mercato!). Siamo proprio sicuri che l’attuale dislocazione del mercato ed il piano traffico siano il top per Cerreto?