La città telesinadi Angelo Leone. Sabato 8 Ottobre u.s. nell’Abbazia benedettina di San Salvatore Telesino si è tenuta la Prima Conferenza Programmatica al fine di promuovere l’UNIONE DEI COMUNI e dare corpo alla “Città Telesina”. All’incontro, coordinato da Stefano Avitabile, sono intervenuti i Sindaci Pasquale CAROFANO di Telese Terme, Giuseppe DI CERBO di Amorosi, Alessandro DI SANTO di Castelvenere e Pasquale IZZO di San Salvatore Telesino. Soprattutto come “telesino doc” non posso, non devo e non voglio esimermi dall’esprimere un mio pensiero sulla eventualità dell’aggregazione di Comuni della Valle Telesina per far nascere la nuova “CITTA’ TELESINA” o la nuova “TELESIA”. Sono cittadino di Telese, “nato,crisciuto e pasciuto” ed amo molto il mio paese, ma sarò certamente felice ed orgoglioso di diventare “cittadino della Valle”!

“Non possiamo lasciar marcire nelle antiche zolle della nostra stupenda Valle il prezioso seme lanciato da Luciano Lombardi (noto ed affermato giornalista della RAI-TV, di San Lorenzello) col suo sofferto articolo pubblicato dalla Rivista Storica del Sannio, nel Dicembre 1983, dall’eloquente titolo “E’ L’ANNO ZERO DELLA VALLE TELESINA”.

D’accordo, in larga parte è anche provocatorio anche se, stranamente, poi nessuno si è sentito provocato¸ ma è innegabile che da esso trabocca viva una sorta di rabbia repressa, tanto simile a quella del figlio deluso ma mai rassegnato che, pur stordito dalle luci di splendidi magioni, rimirando la malinconica immagine della povera casa paterna, non può fare a meno di domandarsi: -ma davvero non si può far nulla?-. Ed io penso proprio di si, memore del vecchio aforisma secondo il quale tutti i problemi hanno la loro soluzione e quando quest’ultima sfugge è solo perché non si è capaci di trovarla”

E’ questa la prima pagina che apre la pubblicazione di Tullio IANNOTTI (di Solopaca): “La nuova Telesia – Città del duemila”, edita nel 1983 e ristampata nel 1995 . In tale sua pubblicazione l’Avvocato Iannotti elencava anche i Comuni che costituiscono la Valle Telesina, con indicato il numero degli abitanti di quegli anni:  Telese(3.736), Solopaca(4.628), Frasso Telesino(3.376), Melizzano(1.961), Paupisi (1.948), Amorosi(2.626), Puglianello(1.149), Dugenta(2.421), S.Salvatore Telesino (3.168), Faicchio(3.776), Cerreto Sannita(4.697), S.Lorenzello(1.997), Cusano Mutri(4.325), Pietraroja(847), Castelvenere(2.223), Guardia Sanframondi(5.897), S.Lorenzo Maggiore(2.411), S.Lupo (1.157). Diciotto Comuni e 53.343 abitanti non sono poca cosa, considerando anche che -nel frattempo- gli abitanti sono considerevolmente aumentati(già nel 1991 avevano raggiunto il numero di 53.449).

Un antico adagio recita: “L’unione fa la forza” ed io aggiungo che se ci uniamo, oltre ad essere più forti aumentando il nostro “peso” in qualsivoglia richiesta e/o contrattazione, avremo certamente più capacità di sfruttare al massimo tutte le risorse che offre il nostro territorio e più possibilità di organizzare al meglio i vari comparti, da quello turistico a quello ambientale, a quello archeologico, dall’enogatronomico a quello terziario e al settore dei servizi.

Negli anni ottanta, dell’unione dei Comuni della Valle Telesina, se ne è discusso molto ed io ricordo che in alcune riunioni -a cui partecipavo perché all’epoca ero componente della giunta municipale- da parte di qualche Sindaco veniva sempre evidenziato il proprio “campanile”, si cercava sempre, sia pure in modo velato, di anteporre le peculiarità e le esigenze del proprio paese. Le riunioni si concludevano sempre con la promessa di rivedersi presto per sviluppare tutto quanto necessario per raggiungere l’obiettivo di far nascere la “Città Telesina”, ma poi non se ne fece più nulla e il tutto cadde nel dimenticatoio.

Alle scorse elezioni amministrative del Comune di Castelvenere, con mia grande sorpresa e con enorme compiacimento, lessi nel programma del candidato Sindaco Alessandro Di Santo, la volontà espressa di voler perseguire l’unione dei Comuni della Valle per far nascere la “Città Telesina”.

Ho saputo che ci sono stati diversi incontri tra i quattro Sindaci suelencati ed il penultimo si è avuto sulla Casa Municipale di Telese Terme dove i Sindaci hanno sottoscritto un precipuo impegno. Spero ardentemente che questa volta si vada fino in fondo e si possa raggiungere un grande risultato.

L’unione dei Comuni della Valle Telesina deve avvenire non per l’obbligo imposto dal Decreto Legge contenente la “manovra economica” ma perché -e sono certo che ne siamo tutti convinti- la nascita di un’unica e grande “Città Telesina” o “ Nuova Telesia”, sarà un beneficio per tutti gli abitanti della Valle e, soprattutto, per tutti i nostri “giovani” che potranno, in un prossimo domani, trovare un lavoro e svolgere le proprie attività in questa nostra bella e ridente Valle che, dopo secoli di emarginazione, merita il riscatto ed un posto non secondario nella attuale società civile.

L’omogeneità del territorio che si sviluppa dal Matese -posto a nord- fino al Monte delle Rose di Solopaca -posto a sud- attraverso colline e stupendi declivi può essere la prima garanzia oggettiva dell’unione amministrativa, economica, sociale e dei servizi. Non dobbiamo sentirci obbligati, secondo il Decreto citato, ad esercitare in forma associata alcune funzioni, dobbiamo diventare un “solo popolo” quello dei “telesini” e non soltanto per le ragioni storiche, di cui il solo parlarne diventa esaltante.

Ci auguriamo vivamente che molti altri Sindaci (tutti quelli dei 18 Comuni?) aderiscano all’iniziativa portando il loro contributo di idee e di territorio. Si dovrà certamente operare una scelta intelligente delle attività produttive e occupazionali della nostra Valle, però non dobbiamo dimenticare le Terme e il Lago (Telese), la Stazione sciistica (Bocca della Selva), la Piana di Prata (Frasso Telesino-Solopaca), gli Scavi archeologici e l’Abbazia benedettina (San Salvatore Telesino), il Ponte Fabio Massimo e il Castello Ducale (Faicchio), il Parco Geopaleontologico (Pietraroja), le Ceramiche (San Lorenzello-Cerreto Sannita), le Cantine sociali: “La Guardiense” (Guardia Sanframondi) e Solopaca D.O.C. (Solopaca), l’Agriturismo e ancora: le castagne, i funghi e i prosciutti(Cusano Mutri-Pietraroja), i prodotti ortofrutticoli dei famosi “orti” di San Salvatore Telesino; le varie manifestazioni che hanno già raggiunto una certa notorietà: “La Festa dell’Uva”(Solopaca), “I riti settennali dell’Assunta”(Guardia Sanframondi), “Il Carnevale Amorosino (Amorosi), “L’infiorata” (Cusano Mutri), etc.

Gli attuali “paesi” resteranno con le loro caratteristiche e peculiarità e saranno i vari “quartieri” della “Città Telesina” o “Nuova Telesia”. L’importante è che siamo noi a pensare e a disegnarci il nostro sviluppo: il popolo, gli amministratori locali, gli studiosi, i tecnici, la società civile in tutte le sue variegate associazioni e organizzazioni; nessuno ci deve imporre alcunché.

Noi abbiamo le menti capaci e le coscienze sane per poter produrre i migliori progetti per lo sviluppo della nostra Valle Telesina. Bisognerebbe innanzitutto organizzare una conferenza generale di tutte le forze politiche, sindacali e culturali della “Valle” per studiare e affrontare seriamente i problemi dello sviluppo economico, del recupero delle risorse e delle attività produttive, dell’indirizzo vocazionale delle singole aree.

L’importante è ESSERE UNITI e superare ogni vincolo ottuso di sterile campanilismo, per acquisire una nuova e diversa dimensione, superando l’ambito municipalistico e particolaristico dei Comuni e delle forze politiche. Ma non basta solo unirsi, bisogna muoversi e in modo non apparente e statico (si muove pure chi sta su una sedia a dondolo, però rimane sempre allo stesso posto), ma in modo razionale, organico e programmato.

I risultati verranno, ma essi saranno proporzionali al nostro impegno, alla nostra serietà e alla consapevolezza di poter contare solo sulle nostre forze! Oggi sono certo che possiamo contare anche sull’aiuto che potrà fornirci “vivitelese” e ringrazio fin d’ora tutti i suoi operatori e tecnici che ci offriranno la possibilità di esprimere le nostre considerazioni in merito. Con il nostro consenso e con le nostre esortazioni saremo certamente di valido supporto agli amministratori locali dei vari Comuni della Valle Telesina che dovranno agire in “prima linea” rinunciando ai loro “orticelli”(politicamente parlando) ma con la certezza di poter operare, in un futuro molto prossimo, in campi politico-amministrativi più vasti, con maggiore impegno ma con grandi soddisfazioni.

Telese Terme, 15/Ottobre/2011

Il Telesino doc Angelo Leone 1430 letture al 31/12/2012

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2 Commenti

  1. Salve sig. Leone,
    rileggere i suoi articoli mi fa sempre un piacere enorme. Risentire i nomi dei paesi che hanno accompagnato parte della mia infanzia, ascoltare gli aneddotti sui personaggi del vostro splendido paese fa un effetto particolare.
    Come dicevo in un commento di un precedente post, sono il nipote del maestro elementare Michele Ricciardi, forse ha avuto modo di conoscerlo tempo fà.
    Mio nonno, con mia madre, mi raccontavano sempre delle storielle,rivedute e corrette perchè ero ancora un bambino, su Telese le sue strade e i suoi personaggi…ed io ero affascinato da quella realta purtroppo cosi’ lontana.
    Non so come sia adesso Telese, ne quale spirito ci sia nei cuori di chi ancora ci abita….ma mio nonno era molto orgoglioso del suo paese e di essere telesino,come lo sono i suoi figli!
    Grazie.

    Francesco

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