di Giovanni Pio Marenna. Rotonda al Pastorello, risposta al consigliere provinciale Rubano: “Grave è distorcere il nostro pensiero, mettendoci in bocca parole che non pensiamo e che non abbiamo mai detto”
Al dott. Lucio Rubano, consigliere provinciale
Gentile consigliere provinciale,
anzitutto La ringrazio per averci raccontato la sua storia politica più o meno recente. Peccato che, per completezza d’informazione e per rispetto ai lettori e agli elettori, abbia dimenticato di ricordare i vari cambi di casacca e di bandiera di cui si è reso protagonista negli anni della sua attività politica. Dettagli. Quisquilie, direbbe Totò.
In quanto a come sia andato a finire l’iter della raccolta di firme del “Blocco per Cerreto” penso possa chiedere lumi direttamente all’allora capogruppo Morone (oggi attuale vice-sindaco). Ai tempi della proposta del Blocco, come ci ha tenuto a ricordare, Lei era già consigliere provinciale e non ricordo nessun Suo intervento contro l’impianto semaforico e a favore della rotonda. Ci fa piacere che abbia cambiato idea nel corso degli anni. Così come fa piacere sentirLe dire che la politica non è gestione di potere ma servizio al cittadino, che non conta essere il Cesare di turno. Meglio tardi che mai! Anche se però, in verità, poteva anche ricordarselo prima, quando di Cesare faceva il Marco Antonio.
L’intervento relativo alla rotatoria in località Pastorello sulla strada provinciale Cerreto Sannita – Telese Terme rientrava nell’ambito della programmazione triennale per il 2009/2011 della Provincia. Piano triennale che venne votato favorevolmente da Lei così come dalla maggioranza che lo propose. Che cosa avevamo scritto su I Buann’ di così mostruoso da essere etichettato come infedele? Nell’articolo, da Lei contestato, noi di “Da sempre per Cerreto” sostenevamo un concetto molto semplice, e cioè che per la realizzazione della Rotonda come bisognava ringraziare giustamente Lei per l’impegno profuso così allo stesso modo andava ringraziata la minoranza del Blocco per Cerreto che fece la proposta e la Giunta Cimitile che aveva dettato la direttiva politica all’ufficio preposto. Né più, né meno. Anzi, provocatoriamente dirò di più: andrebbe ringraziato anche chi votò a favore del piano triennale, dov’era inserita l’opera. Andavano ringraziati anche quei consiglieri provinciali. Insomma andrebbero ringraziate più persone. E invece stupisce che l’amministrazione comunale di Cerreto festante (probabilmente neanche quando finirono il Colosseo escogitarono così tanti festeggiamenti e passerelle) abbia ringraziato un solo soggetto politico (guarda caso l’unico vicino all’attuale maggioranza) per meriti esclusivi che non ha perché, oggettivamente (come dimostrato), non può avere. E Lei sa molto meglio di me di non avere.
Volevo poi chiederLe, in modo spontaneo ovviamente, in quale rigo dell’articolo “Il tempo è (Da sempre) galantuomo” aveva letto che una qualsivoglia minoranza consiliare non possa incidere in un contesto politico? Forse ha interpretato male? Il punto è che una minoranza può incidere nell’ambito consiliare, ma non certamente sul piano della gestione concreta delle cose, come la realizzazione di un lavoro pubblico. Dove sta scritto che una minoranza non può ottenere un risultato sul piano politico? Noi stessi, per esempio, ne abbiamo ottenuto alcuni anche importanti durante i nostri 2 anni di opposizione alla prima amministrazione Santagata. Penso abbia frainteso quanto da noi scritto perchè sarebbe assai grave (questo sì) se avesse intenzionalmente provato a far passare un messaggio distorto, mettendoci in bocca parole che non pensiamo e che non abbiamo mai detto. Ma come, proprio noi di “Da sempre per Cerreto” avremmo avallato un concetto tanto ridicolo e assurdo quanto caro ad alcuni degli attuali amministratori cerretesi? Questo capo d’accusa è lontano anni luce dal nostro modo di pensare. Anzi è decisamente strano che Lei non l’abbia pronunciato verso chi, in maggioranza, adotta tale pratica da anni, invece di rivolgerlo a noi che “da sempre” sosteniamo l’esatto contrario.
Nessuno Le aveva negato “l’impegno profuso”, ma il giusto applauso va anche ad altri. Invece non ha voluto perdere la ghiotta occasione di speculare sulla situazione per accaparrarsi dei meriti esclusivi che non ha. E, ripeto, Lei sa benissimo di non avere. Peccato, c’aveva provato ed è andata male. Ritenti, sarà più fortunato. Altro che Totò e Peppino che provavano a vendere la fontana di Trevi! Loro erano dilettanti al confronto.
Giovanni Pio Marenna, direttore responsabile de I Buann’,
mensile dell’associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto”