
di Aldo Maturo. Navigando su internet alla ricerca di cose belle su Telese può capitare di imbattersi in un articolo tratto dal sito comunedipignataro.it, un grazioso centro del casertano. Grande è stata la sorpresa quando ho letto l’intervento a firma del sig. Red.Cro sulle terme di Telese. Meriterebbe di essere riportato integralmente ma l’autore ha ritenuto di apporre il divieto di riproduzione anche solo parziale del suo intervento.
Il Sig. Red.Cro capita a Telese alla fine di maggio 2010 e pensa di fare qualche foto nelle “famose” Terme. Ci sono operai al lavoro e quindi sa che non troverà tutto in ordine. Avanzando verso l’interno vede il “giardino acquatico” più simile a una fogna a cielo aperto che a un giardino. Camminando tra aiuole con erba alta modello Jurassik Park arriva alla piscina coperta sopraffatta da erbe e piante incolte. Negli spogliatoi gocciola acqua e i terrazzi sono trasformati in una laguna semimelmosa. Ovunque vetri sfondati e scritte con spray rossi e neri. Nella piscina galleggiano pezzi di legno difficilmente classificabili, L’articolo, documentato fotograficamente, continua su questi stessi toni e, come telesino, mi sono sentito profondamente umiliato.
Ho voluto darmi un alibi e ho pensato che il sig. Red.Cro sfortunatamente è capitato alle terme alla fine di maggio dopo che per un intero inverno le terme sono chiuse, anche se questo non giustificherebbe la descrizione sullo stato della piscina.
Mi hanno riportato purtroppo alla realtà gli interventi di Pietro Quercia del 22 agosto e del 1 settembre u.s. – quindi recentissimi – dove si parla documentatamente di stato di degrado e di assoluto abbandono ed allora ho pensato che il signore di Pignataro non era capitato nel periodo sbagliato ma era solo uno dei tanti testimoni del lento omicidio del parco.
Pochi giorni prima di lui (26.5.2010) era stato Luca Limata ad offrire al lettore una carrellata fotografica sul deserto termale e il suo intervento mi aveva spinto a qualche considerazione (Ma a Telese il cielo non è più blu e Le mollichine delle Terme, 31.5.2010 e 1.6.2010). Dopo circa un mese (24.6.2010) Carlo Franco ci aveva ricordato che il Consorzio idrotermale è latitante.
Nella mia raccolta storica ho ritrovato articoli degli anni ’66, ’67 e ’68 e devo ammettere che, rapportando la situazione ad oggi, ero stato molto ingeneroso con l’Impresa Minieri e con l’Amministrazione Comunale del tempo.
Quello a cui non riesco ad abituarmi è l’assordante silenzio che accoglie queste segnalazioni di cittadini. Fossero faziose, esagerate, strumentali, di certo meriterebbero una lettura frettolosa e il disprezzo del cestino. Però una documentazione fotografica non può essere tacciata di partigianeria, specialmente poi quando a presentarla sono innocenti cittadini il cui unico intento è quello di richiamare l’attenzione sullo stato di un patrimonio di tutti, anzi, l’unico patrimonio che i telesini possiedono.
Probabilmente non seguo attentamente il sito, ma mi sembra che mai qualcuno abbia ritenuto di inviare un comunicato per dare una minima interpretazione o giustificazione. C’è un’Impresa, c’è un Consorzio, c’è una Pro Loco, ci sono due Comuni, ognuno con diversificate sfere di competenze. Possibile che i cittadini non meritino un segno sia pur minimo di attenzione? Possibile che nessuno debba dire che si prende atto delle segnalazioni, che si stanno programmando degli interventi, che si sta lavorando per restituire al Parco e alle Terme il decoro che meritano,che non ci sono i finanziamenti necessari e altre amenità simili. Una, una risposta da fonte qualificata, qualunque essa sia, il paese non se la merita?
Siamo alla fine dell’estate, è tempo di bilanci. Sarebbe interessante anche sapere, ad esempio, i dati statistici sulle presenze 2011 e la comparazione rispetto agli anni precedenti.
E’ difficile immaginare che qualche Ufficio Stampa prepari un semplice istogramma con i dati che in tutte le aziende si raccolgono per valutare il presente rispetto al passato e programmare il futuro? Sono consulente di un grosso complesso turistico e questo per noi è pane quotidiano. Nel caso di Telese, numero di accessi al Parco, numero di accessi alle Terme, numero di accessi alle piscine, numero di presenti negli alberghi, rapporto tra bagnanti residenti e pendolari, numero dei giorni medi di presenza, rapporto tra bagnanti residenziali e posti letto disponibili, etc..
Ho molta fiducia nell’organizzazione di chi cura il turismo a Telese e di certo questi dati sono stati raccolti, anche perché non so come si potrebbe diversamente fare una programmazione.
Parco, terme, alberghi rappresentano l’azienda turismo per il paese. E’ ingenuo pensare che i cittadini sono gli azionisti e, come tutti gli azionisti, hanno il diritto di sapere se la loro azienda ha un’evoluzione positiva, negativa, stazionaria? O essere tranquillizzati sulla fondatezza o infondatezza degli asseriti degradi? Domande, ingenue, che resteranno senza risposta e rafforzeranno un’intima tristezza.
La foto è della Pro Loco Telese