di Raffaele Di Santo. Scrivo questo messaggio per “Vivitelese”, sempre attento alle opinioni degli studenti della Valle Telesina. Fra pochi giorni si riapriranno i cancelli per l’IIS Telesi@, così come per gli altri Istituti. Da studente “trascorso”, nonché da cittadino attento alle problematiche del territorio, era doveroso da parte mia segnalare ai neo-studenti una realtà diversa, da come incessantemente presentata. L’IIS Telesi@ garantisce quasi mai gli studenti, pur apparentemente “promettendolo” a tutti e basando la pubblicità per le iscrizioni proprio su questo motivetto “garantista”. Un’esperienza formativa importante, senza dubbio, grazie al numero dei docenti altamente preparati, nascosti, però, qualche volta, dall’inadeguatezza e dal commercialismo di alcuni.
Senza considerare specifici casi di incapacità relazionale (per usare un eufemismo) di docenti che risultano, abilmente, soggetti di disturbo per gli studenti che, pur segnalando nel corso degli anni i problemi, non vengono mai garantiti nei diritti e nella persona, vedendosi giustificati al meglio quei curricula non proprio ligi, per non “avere personali rogne”. Qualunque indirizzo di studi abbiate scelto, la scuola sembrerà (mi auguro che non sia così e che nel frattempo sia cambiato qualcosa) un’azienda che ben sposa le dinamiche territoriali e ben poco avanguardiste. Piuttosto l’organizzazione di eventi è garantita: a Natale, a Pasqua, a Giugno e i “tour-politique” degli Open Day.
La copertura delle ore di lezione non lo sarà sempre. I principi sono sempre poco trasparenti. Diciamo pure che per poter far parte della scia fasulla degli “alti piani” (se non son crollati nel frattempo, data la struttura) basta una “segnalazione” di qualche docente “alto-locato”, oppure fate prima cosi: se siete figli di medici o di avvocati, mandate papà a scuola, non si sa mai che i numeri cambino. Cosi… un giro a scuola non fa mai male. E al diavolo le competenze! Suona bene questa parola, suona bene anche che la scuola sia di tutti. Ma non è così. Un bellissimo ricordo del Liceo, tra ragazzi, nuove amicizie, rapporti con alcuni professori ancora esistenti, rimasti guide anche per il percorso universitario.