San Salvatore: il Sindaco evita di rispondere all’interpellanza del consigliere!di Giuseppe Creta. (Consigliere di minoranza al Comune di San Salvatore Telesino) Tornare su argomentazioni abbondantemente già trattate, su cui tutti hanno avuto la possibilità di approfondire e capire, può diventare tedioso, ma ciò non può privare di far conoscere ai cittadini gli accadimenti del “Palazzo”. È opportuno e doveroso far conoscere ai cittadini come viene amministrata la “cosa pubblica” da coloro che hanno eletto alla guida del paese. E’ opportuno che sappiano che l’elenco dei residui attivi e passivi non sono stati pubblicati come per legge all’Albo pretorio del Comune in uno con la relativa determina, è opportuno che sappiano del diniego del Sindaco di rispondere all’interpellanza della minoranza nella seduta consiliare del 12 Agosto u.s. (terzo punto dell’o.d.g.).

I cittadini devono sapere che il Sindaco sceglie di non suffragare con atti e documenti (ce li ha?) la sua affermazione espressa nella delibera consiliare n. 16 del 30 aprile 2011, secondo cui l’utilizzo delle entrate a destinazione vincolata per la spesa corrente sino all’anno 2009, era una “prassi costante” delle passate amministrazioni (di quali amministrazioni parla? fino al 2009 hanno amministrato i Pacelli – i Creta – i Commissari. Il Sindaco ha perso proprio la “bussola” !).

A mettere una pezza al suo atteggiamento delega il Presidente del Consiglio che sancisce l’inammissibilità dell’interpellanza presentata dal consigliere Creta. Giudicata di natura troppo tecnica per essere degna di una risposta immediata (se non tecnica o politica, quale natura deve avere un’interpellanza? romanzesca?), diventa però degna di risposta qualora il Consigliere Creta avesse posto, in alternativa, una interrogazione con richiesta di risposta per iscritto.

Paradossale e inverosimile!

Ma quando il prof. Izzo interrogava un alunno questi poteva rinviare l’interrogazione con un compito per iscritto?

Ma cosa fa il Sindaco? Per paura di non poter e saper rispondere pubblicamente nella sede principale di confronto, ovvero il Consiglio, preferisce continuare a tenere la testa sotto la sabbia e non ottemperare ai diritti della minoranza a cui la legge riconosce il compito di verifica e controllo delle azioni amministrative, tecniche e contabili del Comune?

Sempre meglio che dare un esempio di “vera democrazia”.

Chiamato in causa dal Consigliere Creta, che nell’esprimere tutto il suo disappunto all’“alta scuola” di confronto della maggioranza, con poche parole, citando atti, documenti e dati contabili forniti dagli stessi organi di gestione del Comune, dimostra che, al contrario, l’interpellanza, avente tutti i crismi della legge, era degna di accoglimento. Il Sindaco, non sapendo cosa fare e non avendo carte da mostrare all’interpellante, con uno scatto d’ira, suo non raro “modus agendi”, dimenticando di essere stato vicesindaco dal 2002 al 2008 e che le elezioni sono alle spalle ormai da due anni, torna ad inserire il suo calunnioso disco elettorale, ormai rotto e strarotto. Il Sindaco, ripetendo l’ennesimo diverso importo poco prima dato dal Presidente del Consiglio al totale degli utilizzi dei fondi del terremoto, rivolgendosi al consigliere interpellante, gli rievoca lo slogan elettorale: “Dica l’ex Sindaco Creta, una volta per tutte, cosa ne ha fatto dei 572.000 euro (prima 644.000, poi 617.000, poi….) dei fondi del terremoto?”

Il Sindaco, unico responsabile del Bilancio dell’Ente, in possesso di tutte le delibere e determine, di tutte le carte contabili (mandati di pagamento e reversali di incasso), passate e presenti, che fornisce dati per sentito dire e dopo due anni di gestione del Comune, ancora chiede all’ex Sindaco cosa ne abbia fatto dei fondi del terremoto.

Perseverare è diabolico! Da due anni a questa parte non c’è da meravigliarsi più di niente al Comune di San Salvatore Telesino.

E’ notorio, ormai, anche oltre confine, che è pratica molto diffusa all’interno del Comune di San Salvatore Telesino scaricare colpe sugli altri: quando c’è qualcosa che non va le responsabilità vanno immediatamente attribuite ad altri, senza rendersi conto che così si alimentano tensioni che poi potrebbero anche portare a degenerazioni di vario tipo. E’ semplicemente inaudito che un uomo delle istituzioni faccia ancora demagogia addossando responsabilità a questo o quel politico o al Commissario di turno (vedi Tarsu, Ici, mensa, scuolabus, ecc. ecc. ), dimenticando che la campagna elettorale è chiusa ormai da due anni, dimenticando il ruolo e la funzione ricoperta per sette anni nelle passate amministrazioni.

Epperò, bando alla demagogia, è ora che il Sindaco, se vuole scaricare sugli altri delle responsabilità lo faccia pure, per carità non più a chiacchiere e con slogan elettorali, ma, una volta per tutte, esibendo atti, documenti e dati contabili ufficiali. L’attuale primo cittadino, uomo dell’Istituzione, pertanto, è invitato e diffidato a dettagliare e a pubblicare, una per una, indicandone il numero e la data di adozione, le pratiche del terremoto non pagate dall’ex Sindaco Creta agli aventi diritto e quelle pratiche che avrebbe pagato con quei soldi, nonché gli atti e i documenti contabili ufficiali dell’Ente, con numero, data e protocollo, a firma dell’ex Sindaco Creta, dai quali risultano storni o distrazioni di fondi del terremoto per altri lavori e/o opere pubbliche.

Analogo invito è stato inoltrato il 16 agosto scorso alla Segretaria comunale, quale Responsabile dell’area Amministrativa e Contabile del Comune, e inviato per conoscenza anche al Sig. Prefetto.

Rimanere nel vago non vuol dire dimostrare la verità, vuol dire solo perseverare in un ottuso e strumentale atto di “diffamazione” della persona, con tutte le conseguenze che il caso potrebbe comportare!

 

San Salvatore Telesino, 20 agosto 2011

Giuseppe Creta

 

Consigliere di minoranza

 

 

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