
di Angelo Leone. Ciascuno di noi, oggi più di ieri, pensa soltanto al proprio diretto ed immediato tornaconto, sia esso sociale e/o economico. Ciascuno tira dritto per la sua strada e, pur di soddisfare le proprie esigenze – siano esse importanti o solamente di appagamento momentaneo delle proprie voglie-, non si duole di arrecare danni ad altre persone, né di deturpare la natura o depauperare e sporcare l’ambiente in cui viviamo.
Non osserviamo le leggi e non abbiamo alcun rispetto delle regole che pure ci sono: se sono state emanate delle leggi e sono state dettate delle regole lo si è fatto certamente per migliorare le nostre condizioni di vita. Osservarle e rispettarle sarebbe un vantaggio per tutti, ma ciò, purtroppo, resta solo un’utopia!
Per la raccolta della spazzatura, dei rifiuti solidi urbani, di tutti quei materiali di risulta del nostro vivere quotidiano, l’Amministrazione Comunale di Telese Terme si è preoccupata di stabilire delle regole precise ed ha speso diversi soldini per stampare e divulgare opuscoli e prontuari informativi e per fornire a ciascun nucleo familiare tutti i sacchetti necessari per la raccolta differenziata. Dobbiamo ancora assistere in diversi punti (anche centralissimi) della nostra cittadina al deposito di sacchetti vari di rifiuti in orari completamente al di fuori di quelli indicati dalle disposizioni impartite ed ampiamente divulgate, col risultato di vedere, in pieno giorno, sacchetti strappati ed aperti da animali (cani e gatti) con i maleodoranti rifiuti sparsi nello spazio circostante. Oltre alla sporcizia che si deve stare attenti per evitarne il calpestio, ci si deve anche otturare il naso per l’odore non certo piacevole.
Ciascun cittadino, (condòmino, abitante di ville o di case unifamiliari, oppure negoziante), dovrebbe essere più attento a rispettare gli orari di deposito rifiuti incaricando un amico, un parente o un vicino, oppure tornando appositamente al negozio, nel caso di esercizi commerciali.
Il buono e onesto cittadino non deve parlare soltanto di “diritti”, ma anche di “doveri”.
Per quanto concerne le Terme Iacobelli (I Bagni Vecchi) c’era già una vecchia ordinanza, ma il Sindaco Pasquale CAROFANO -in prosieguo alla delibera del consiglio comunale n. 14 del luglio scorso- ha emanato l’Ordinanza n.63 del 12-08-2011 che impone molti divieti e regolarizza, in modo dettagliato, l’uso del parco. Questa Ordinanza è stata pubblicata anche da “Vivitelese” il 19-Agosto u.s. (Questo sito internet della nostra Valle, diventato famoso, deve essere ringraziato da tutti i cittadini e dalle Autorità civili,militari e religiose per il grande e continuo servizio sociale che rende a beneficio di tutti)
Venerdì 26-Agosto, alle ore 18,20, con la mia bici, mi sono recato al parco dei “Bagni Vecchi” e, non con sorpresa, ho potuto contare sette persone che si bagnavano nella piscina e tra questi c’era anche un bambino di una decina d’anni. Oltre ciò, c’erano due giovanotti fisicamente molto grossi, grossolani e volgari nelle espressioni, che si dilettavano nell’uso smodato dell’altalena che dovrebbe essere usata dai bambini, col rischio evidente della loro incolumità fisica e di rottura di quelle attrezzature impiantate per divertire i bambini.
Alcuni giorni orsono (lunedì o martedì), sempre con la mia bici, mi recai alle
Terme Iacobelli e vi giunsi alle ore 17,45. Nella piscina c’erano 12 persone (tra cui 9 uomini, 2 donne e un bambino). Molti li conoscevo personalmente e c’è stato anche uno scambio di battute: -“Sapete che c’è una ordinanza recente che vieta di fare il bagno in queste acque?” – “Si, va buò, ma fa troppo caldo e i prezzi pe’ ghì a fa ‘u bagno a ‘i Goccioloni o ‘a Pera so’ troppo cari”.
Ad un tratto una di queste persone che stava sul bordo alto della piscina ha gridato: “Attenzione, i vigili!!” Nessuno se n’è preoccupato, anzi qualcuno ha detto: “I vigili a quest’ora nun ce vengono, so’ fraccomodi!”
A questo punto ho detto: -“stateve accuorte ca ve fanno ‘a fotografia” e uno mi ha risposto: -“Fammello sape’ primma, accussì me metto in posa” – “Ma tu staje sempe in posa!” E ho girato le spalle per andar via.
Prima di uscire dal parco ho visto due giovanotti che, in costume da bagno, si trattenevano vicino alla fontana posizionata su quel piccolissimo stagno che raccoglie l’acqua sulfurea sul lato nord, quasi a ridosso delle vecchie mura e della fila di vasche di raccolta-acqua poste sulla sponda sinistra del torrente “Seneta”. Me ne sono tornato a casa amareggiato.
Nelle Terme di Telese si fanno i bagni in due piscine: “I Goccioloni” e “La Pera”. Con la mia tessera frequento “La Pera e riporto uno stralcio del regolamento affisso sulla parete interna della piscina, accanto al varco di entrata:
Terme di Telese
Piscina La Pera
REGOLAMENTO INTERNO
Prima di ogni bagno è obbligatorio immergere i piedi nelle apposite vasche situate a bordo piscina. E’ severamente vietato:
- correre o fare tuffi;
- immergersi nella piscina indossando maschere, salvagente, braccioli, etc.;
- usare creme oppure olii di qualsiasi tipo;
- produrre schiamazzi o rumori molesti;
- consumare prodotti alimentari a bordo vasca;
- fumare.
E’ consentito consumare sul solarium prodotti alimentari acquistati “solo ed esclusivamente” presso il Bar della piscina.
Chiunque ad un controllo risulti sprovvisto di biglietto d’ingresso o della tessera personale o non si attenga alle prescrizioni del presente regolamento, potrà essere allontanato dalla piscina, senza diritto ad alcun rimborso per somme a qualsiasi titolo versate.
IL PERSONALE ADDETTO POTRA’ ALLONTANARE DALLA PISCINA
CHIUNQUE NON SI ATTENGA ALLE PRESENTI DISPOSIZIONI
La DIREZIONE
Molti di questi divieti non sono osservati dalla maggioranza dei fruitori della piscina: si consumano pizzette, biscotti, frittatine, panini con mortadella, salame o prosciutto e bibite che tirano fuori dalle capienti borse con tovaglioli e, in alcuni casi, anche carta-stagnola, lasciando sul pavimento del solarium e, qualche volta anche a bordo piscina, resti di biscotti e patatine appiccicose; quasi nessuno, prima di fare il bagno, immerge i piedi nelle apposite vasche situate a bordo piscina, che sono usate per lo più dai bambini più piccoli per giocarvi con le pistole spruzza-getti di plastica o altri giocattolini di gomma; molti fumano, anche spavaldamente, seduti in qualsiasi posto del muretto di recinzione del solarium con grandi sbuffate di fumo che appestano l’aria e recano danno alla salute dei poveri bagnanti che stanno seduti a prendere il sole.
Relativamente al traffico e al parcheggio delle auto e moto, dobbiamo continuamente assistere ad infrazioni che procurano rischi gravissimi all’incolumità di tutti i cittadini: uomini, donne, adulti e bambini. Non si rispettano i divieti di accesso, né i divieti di sosta che pure sono segnalati con gli appositi cartelli. Allorquando, a bordo di un’auto o di una moto e,alcune volte, anche di una semplice bicicletta si deve svoltare in una strada diversa da quella di percorrenza, giunti all’incrocio, per effettuare la svolta, ci si deve portare oltre la linea di mezzeria perché la visuale è impedita dalle auto e/o dalle moto parcheggiate senza alcun ordine, contravvenendo alle più semplici disposizioni del Codice della Strada. Le automobili e molte moto sono fornite di dispositivi lampeggianti (frecce) che servono per indicare il cambiamento della direzione di marcia. Per azionarli basta impegnare la punta di un dito con un movimento semplicissimo, ma quasi nessuno lo fa. Quando un automobilista, un motociclista o un ciclista giunge ad un incrocio non regolato da impianto semaforico e si accorge di un’auto o di una moto che sta sopraggiungendo, si ferma per dare la precedenza. Quell’auto o moto , prima dell’incrocio, senza alcuna segnalazione, svolta in una strada laterale e la persona che si era bloccata per dare la dovuta precedenza riprende il percorso dopo aver perso del tempo (poco o molto) inutilmente.
- Le regole ci sono, scritte molto esplicitamente, ma chi le rispetta ?
- Siamo un popolo di maleducati o siamo un popolo di analfabeti ?
- Non sappiamo leggere o non riusciamo a comprendere quel che leggiamo ?
Immaginiamo di vivere in un mondo in cui tutti, nessuno escluso, osservassero i dettami delle leggi e rispettassero le regole civili, etiche e morali: non ci sarebbero più soprusi, prevaricazioni, imbrogli, danni arrecati deliberatamente al prossimo. Ci sarebbe il rispetto dei ruoli e ciascuno occuperebbe il suo posto nella società civile in dipendenza della sua intelligenza , della sua cultura e della sua educazione.
Sono convinto che l’inosservanza delle disposizioni dettate dalle leggi e dai regolamenti, nonché la mancanza della buona educazione sono dovute soprattutto all’arroganza che regna sovrana e alla convinzione che ciascuno crede di essere superiore a tutti gli altri.
“Devo andare in un negozio? Fermo la mia auto il più possibile vicino all’ingresso. Vado al bar, per prendere una bibita e per chiacchierare con gli amici? Parcheggio la mia auto o la mia moto accanto al marciapiedi su cui sono posizionati i tavolini e le sedie del bar, incurante del fatto che la mia moto o la mia auto possano arrecare pregiudizio e pericolo al normale traffico veicolare”.
Voglio chiudere questa riflessione con un pensiero di un grande santo, venerato ed adorato in tutto il mondo, Sant’Antonio da Padova: “Nulla è più caro a Dio e agli uomini che la mansuetudine e l’umiltà”
Telese Terme, 27-Agosto-2011
Il Telesino doc Angelo Leone 1223 letture al 31/12/2012
Ho provato un immenso piacere a leggere questo intervento del “telesino doc”. Mi ha fatto ripensare a dieci anni fa quando scrivevo le stesse cose con pari entusiasmo. Alla luce dei corsi e ricorsi storici penso che ViviTelese resterà eterno perché ci sarà sempre qualcuno con la voglia di cambiare il mondo! In più il telesino doc riesce ad esprimersi con maggiore semplicità ed anche con un velato tocco di umorismo che non guasta mai. Purtroppo dopo dieci anni di lotte e notti insonni ho deposto le armi perché l’inciviltà e l’ignoranza rappresentano colossi insormontabili. I voli internazionali a basso prezzo ci hanno permesso di intensificare i viaggi e di andare più spesso dai parenti nel nord europa: il confronto tra le due civiltà lascia sgomenti. Ieri in Francia ad osservare il rispetto delle regole del prossimo e di se stessi e… dopo poche ore oggi nella realtà telesina dove le regole sono un optional. Il concetto che la grande massa non ha ancora capito è questo: chi non rispetta le regole danneggia anche te. Bellissimo lo spot Ministeriale apparso da poco in TV, quello che parla dei parassiti. Lo spot elenca vari tipi di parassiti della natura e alla fine appare il volto di un uomo definito “parassita sociale”: non paga le tasse, non fa lo scontrino e al posto suo le tasse le paghi tu. L’esempio del parassita economico coincide con i tanti che non rispettano le regole: la loro strafottenza la pagano gli onesti in termini di vivibilità ridotta ai minimi termini. La soluzione? E’ sempre la stessa da che esiste il mondo. Se chi sbaglia comincia a pagare, gli altri ci pensano prima di commettere una cattiva azione. Il fatto strano è che l’attuale tipo di società premia gli impostori e penalizza gli onesti.
Ahimè, è una tristissima Realtà. Provo a schierarmi per un secondo dalla parte di quei bagnanti, e penso subito che i medici hanno tessere gratutite per accedere alle piscine e con 11€+5€, si accede ad una piscina per una intera giornata, quindi, bisognerebbe rivedere delle Politiche di Marketing, perchè è pur vero che regna inciviltà e soprattutto “malacreanza”, ma è altrettanto vero, che con un pò di buon senso, si potrebbero risolvere moltissime situazioni. Il Suo articolo, rispecchia in pieno il mio pensiero e quante volte, tra me e me, penso che quel “Parco Jacobelli” dovrebbe essere meglio sfruttato, magari, facendo pagare una piccola quota di ingresso solo a chi non è di Telese, in modo da far percepire, specialmente a chi viene da fuori, il Valore che per Noi ha quel Parco. Il problema, non è tanto questo, ma quando lo stesso Telesino, non percepisce il Valore di ciò che il proprio paese offre. A questo punto, chi è più incivile, quello che vine da fuori, oppure il telesino che fa allegramente orecchie da mercante, anzi, fa lo scemo per non guerreggiare? Ed è anche per questo, che è difficile riuscire a vedere un Paese Civile, perchè la malacreanza, non solo non è importata da altre Realtà, ma il male, si annida tra quelli che sono Telesini e che ne fanno parte da anni. Ed ecco che bisognerebbe essere più Elvetico-Tedeschi, e meno Italiani, perchè poi, quando un Italiano si meraviglia di come funzionino le cose all’Estero, è proprio in quel momento, che deve farsi un serio esame di coscienza, riflettendo su come migliorare sè stesso per migliorare gli ambienti, ricordando che per Ambiente, non si parla soltanto del verde, ma delle Dinamiche Ambientali che garantiscono un miglioramento delle condizioni di vita, proprie e di chi ci è intorno. Come si suol dire “rispettarsi per rispettare”, ma si sa, fin quando saremo una civiltà di capre, fin quando saremo una civiltà acritica, fin quando saremo una civiltà dedita al clientelarismo, ahimè, questi ne sono i frutti, perchè una Civiltà Civile, parla, denuncia e vuole vivere bene. Benvenuti al Sud, in cui le ignoranze, provocano danni irreparabili ed a volte, le ignoranze peggiori, sono quelle di chi conosce e sa, ma non fa nulla, oppure dimentica il motivo per cui un Paese Civile, debba essere tale.
Posto un Video del Grande Pasolini, che potrebbe far riflettere.
http://www.youtube.com/watch?v=e6ki-p1eW2o
Con Stima,
Antonio Castellitto.
Gentili Amici, a mio parere il “problema” è uno solo: tutti ne parlano ma quasi nessuno (o forse nessuno) agisce. Mi spiego con un esempio: se il fruitore di un bagno alla piscina Goccioloni o alla Pera, si accorge che qualcuno non rispetta le regole, anziché lamentarsene su Vivitelese, farebbe meglio a contattare la “Direzione” alla quale ha versato 11+5 € e pretenderne l’intervento. Se nulla succede, farebbe bene a recarsi presso il Comando dei Vigili Urbani e denunciare l’accaduto. Sono certo che, sollecitata dalla Polizia Comunale, la “Direzione” interverrà. Lo stesso dicasi per i bagnanti abusivi alle Terme Jacobelli: è inutile fare polemiche con i citati abusivi, è meglio andare al citato Comando e denunciare il fatto. Dice: ma così ti fai nemici tutti! C’è sempre il risvolto della medaglia, ma sono certo che dopo un po’, specie se altri faranno allo stesso modo, i “maleducati” rinunceranno a fare i loro porci comodi e gireranno al largo e chi fino ad ora ha pensato solo all’incasso, penserà anche a far funzionare meglio i propri servizi.
RISPONDO
– Le regole ci sono, scritte molto esplicitamente, ma chi le rispetta ? RISPETTATE A PROPRIO PIACIMENTO.
– Siamo un popolo di maleducati o siamo un popolo di analfabeti ? POPOLO DI MALEDUCATI CON L’AGGIUNTA DELLA PREPOTENZA ED L’ARROGANZA.
– Non sappiamo leggere o non riusciamo a comprendere quel che leggiamo ? LA FINZIONE PREVALE PIU’ DI OGNI ALTRA..
La soluzione c’è: occupazione=presidio.
Assumere a tempo determinato periodo estivo, 2 / 3 persone che svolgono attività di vigilanza e controllo su tre turni, collegati con le forze dell’ordine e polizia locale.
Traffico, sosta selvaggia, e quant’altro, lo allaccio a quanto menzionato in precedenza, sulla sosta a pagamento, ausiliari del traffico.
Non era meglio quando c’eravamo ????
Leggo l’articolo e le risposte/suggerimenti che sono state indicate, penso che la soluzione più plausibile sia quella di D’Onofrio, è inutile appellarsi a regolamenti che NON VANNO FATTI RISPETTARE, chi è quel Pilato che si è liberato del problema emanando il regolamento, passiamo ai fatti se una parte del popolo ignorante non è in grado di autogovernarsi. Va da se anche che forse un po di risentimento ci possa essere in una popolazione privata di vecchie consuetudini ( ricordate i pomerigi alle terme per raccogliere l’acqua sulfurea, le passeggiate el cerro ), noi telesini siamo stati depredati di queste abitudini a cui i nostri nonni ci avevano abituati ed in cambio negli ultimi anni ci hanno regalato un piano regolatore che sta devastando una parte del territorio. Insomma il cittadino faccia il suo dovere ma i nostri rappresentanti siano meno assenteisti e più garantisti dei diritti e delle uguaglianze della cittadinanza che rappresentano.
Aggiungo a quanto di nuovo un appello a che anche la località Grassano non sia lasciata andare all’arbitrio di chi si fa pagare l’obolo per parcheggiare delimitando con transenne quelle aree che non riesce a controllare. Che Vergogna.
Grazie Angelo per questi spunti di discussione.