
di Agostina Posillico ( Addetto stampa del Comune di Cerreto Sannita) Illustre Direttore, il 6 luglio 2011 è apparso sul Suo giornale telematico un articolo a titolo “Quando i conti non tornano” a firma di tal Giovanni Pio Marenna (associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto”).
Tra le altre cose l’articolista, in merito al reddito di cittadinanza, riferiva di “…tre persone di Faicchio che, pur avendo presentato la domanda nei tempi previsti ed essendo stato accertato il loro diritto a percepire il reddito di cittadinanza…non hanno mai visto il becco di un quattrino sia nel 2005, sia nel 2006.”
A suo dire, queste persone avrebbero dovuto ricevere complessivamente 4.044,00 euro i quali sarebbero “…Puff! Spariti nel nulla.”
Infine, dopo aver citato dati e numeri non veri giunge ad una personale e calunniante conclusione, paventando addirittura “illegalità” da parte dell’Ambito Sociale B3, del Comune di Cerreto Sannita e del sottoscritto.
Orbene, mi pregio allegare alla presente una relazione scritta dal Dott. Gerardo Iannella, Responsabile del II Settore del Comune di Cerreto Sannita (Ente Capofila dell’Ambito B3), dalla quale si evince la totale falsità delle affermazioni del Marenna. In particolare:
I fondi pervenuti al Comune capofila sono stati versati fino ad esaurimento ai 176 beneficiari secondo i CRITERI espressi dalla Regione Campania con L.R. n.° 2/04 e successive.
Sono risultati ammessi 917 cittadini residenti nell’ambito B3 mentre solo i primi 176 hanno ricevuto l’appannaggio fino ad esaurimento dei fondi regionali.
Numerosi cittadini residenti nell’Ambito B3 risultati tra gli ammessi, non avendo ricevuto l’appannaggio per esaurimento dei fondi, hanno prodotto ricorso avverso tale principio contestando le disposizioni regionali. L’orientamento del tribunale di Benevento sembra essere favorevole ai ricorrenti per cui a questi signori sarà riconosciuto dal magistrato il diritto a ricevere comunque l’appannaggio regionale e la Regione Campania (non l’Ambito B3 o il Comune di Cerreto Sannita) sarà costretta ad integrare, a sentenza, la cifra dovuta.
Quindi nessuna sparizione di fondi, nessun diritto negato, nessuna illegalità. Ma solo tanta ignoranza e tanta gratuita calunnia dei soliti noti.
Nel salutarla chiedo, ai sensi della vigente normativa, la pubblicazione integrale del presente scritto e dell’allegata relazione, riservandomi di tutelare nelle sedi competenti l’onorabilità dell’operato dei funzionari dell’Ambito B3 e del sottoscritto.
Distintamente.
Cerreto Sannita, 26.08.2011
Il Sindaco di Cerrreto Sannita
F.to Dott. Pasquale Santagata
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Relazione Responsabile del II Settore del Comune di Cerreto Sannita (Ente Capofila dell’Ambito B3)
Al Sindaco
del Comune di Cerreto Sannita
Sede
Con la Legge Regionale n.2/04 e il Regolamento attuativo n.1 del 2004 fu avviato in Campania, in via sperimentale, il Reddito di cittadinanza, una misura per il contrasto alla povertà che prevede un’erogazione monetaria di 350 euro mensili a famiglie e individui singoli che versano in uno stato di indigenza tale da rischiare l’emarginazione e l’esclusione sociale.
La misura è rivolta a tutti i residenti nella Regione Campania con un reddito annuo inferiore ad euro 5.000,00 ed ha l’obiettivo di favorire condizioni efficaci di inserimento lavorativo e sociale.
Le domande pervenute in tutta la Regione Campania sono state circa 157.927 ma solo 18.333 nuclei familiari hanno beneficiato in questi anni della misura.
Di seguito la distribuzione dei beneficiari, delle domande ammesse e non ammesse per l’Ambito Sociale B3, che comprende i venti comuni di Amorosi, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Durazzano, Faicchio, Frasso Telesino, Guardia S., Limatola, Melizzano, Paupisi, Pietraroja, Puglianello, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Salvatore Telesino,Sant’Agata dè Goti, Solopaca, Telese Terme, è la seguente:Comune Capofila Numero
Ambito
Sociale |
Comune Capofila | Beneficiari | Numero
Ammessi |
Numero non
Ammessi |
B3 | CERRETO SANNITA | 176 | 917 | 55 |
Numero
Il finanziamento copre tre annualità (2004, 2005, 2006) più un periodo di proroga; per il triennio sono stati stanziati 77.000.000 di euro annui.
Con L.R. 1 del 19/01/2007 la misura è stata prorogata per l’anno 2007 con 30.000.000 di euro, a cui si sono aggiunti ulteriori 27.000.000 di euro previsti dalle L.R. n. 1 del 30.01.2008 e n. 1 del 19.01.2009, per un totale di 57.000.000 di euro che coprono parte dell’annualità di proroga (2007) successiva alla terza annualità di erogazione.
Nello specifico dell’Ambito Sociale B3 sono stati assegnati dalla Regione Campania € 2.218.093,52 di cui non ancora versati € 4.200,00 al Comune di Paupisi (per trasferimento del beneficiario; si è in attesa di comunicazioni dello stesso Comune nonché della Regione Campania) ed € 493,00 per differenze residue.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione, poi, ha ritenuto che le risorse di ambito disponibili per annualità, dovevano essere ripartite tra tutti gli ammessi in graduatoria, anche se la cifra spettante ad ognuno sarebbe stata inferiore a 350 € mensili, e non solo ai primi classificati fino ad esaurimento delle risorse come dettato dalla Regione Campania.
Più precisamente, la Corte di Cassazione ha definitivamente chiarito che «una volta accertato il non superamento del limite di reddito (i beneficiari dovevano dimostrare di essere residenti campani da almeno 60 mesi e con un reddito annuo stimato inferiore ai 5 mila euro) la prestazione economica spetta a tutti gli aventi diritti, fra i quali devono essere suddivise le risorse disponibili. Non trova giustificazione, invece, la destinazione delle risorse mediante attribuzione dell’intero importo — nel tetto massimo di 350 euro mensili— ad alcuni soltanto degli aventi diritto, secondo minor reddito, con esclusione degli altri, secondo la distinzione fra ‘‘ domande ammesse e finanziate’’ e ‘‘ domande ammesse non finanziate’’» così come stabilito dalla precedente Giunta Regionale con delibera n. 705 del 13.06.2005 a cui i Comuni di tutta la Regione Campania si sono pedissequamente attenuti.
Con sentenze n.1108/11, 20285/10, e 20297/10, dunque, il Tribunale di Benevento, in accoglimento della domanda dei signori R. G., G. L. e G. A. condannava la Regione Campania al pagamento in favore di ognuno dei ricorrenti della somma di € 1.635,18, relativa alle prime due annualità del Reddito di Cittadinanza, oltre interessi dalla data di maturazione delle singole poste attive di credito fino al soddisfo; inoltre ha dichiarato inammissibili i ricorsi nei confronti del Comune di Benevento (Ente Capofila dell’Ambito sociale B1), rigettato i ricorsi della Regione Campania e compensato tra le parti le spese di giudizio. Pertanto, come si evince anche dalle sentenze citate, gli Ambiti sociali non hanno alcuna responsabilità in quanto meriesecutori delle leggi regionali.
Sulla scorta delle suddette sentenze tanti altri nuclei familiari inclusi nelle suddette graduatorie di Ambito (tra cui anche i tre di Faicchio citati dal Sig. Marenna) hanno presentato ricorso contro la Regione Campania presso i propri Comuni di residenza e presso i comuni capofila degli Ambiti sociali (tra cui Cerreto Sannita).
Ora si è in attesa di conoscere le decisioni del Giudice competente che si prevedono analoghe alle precedenti sentenze.
Pertanto, non si comprendono le affermazioni lette su pubblica stampa relative a presunte scomparse di fondi denunciate dall’articolista.
Questo Ufficio resta a disposizione di qualunque cittadino e della S.V. per tutte le informazioni del caso.
Distinti saluti.
Cerreto Sannita, 8 agosto 2011