di Ezio Flammia. La casa editrice Arduino Sacco Editore di Roma ha, pochi giorni fa, pubblicato la mia Storia dell’Arte della Cartapesta – la Tecnica Universale (pag. 322, fig. 154, note 277).
Nel libro percorro un itinerario filologico riguardante la storia dell’arte della cartapesta in Italia, in altri paesi europei e negli Stai Uniti. Lo studio ha inizio dall’esposizione dei primi tentativi di produzione della cartapesta, rapportata allo stucco da cui si evolve, per poi analizzare le opere e gli artisti, tracciando il percorso della tecnica dalle prime esperienze nelle botteghe toscane sino all’arte moderna.
La produzione di quest’arte, come ho cercato di dimostrare, ha avuto in passato una certa importanza per la produzione d’opere d’arte, notevole è stata la sua incidenza nei settori dello spettacolo, dell’artigianato e dell’industria, enorme, inoltre, la sua produzione per fini ludici, per apparati religiosi, per allestimenti effimeri, per la statuaria processionale, più recentemente, per il cinema, per la televisione e, in forma sperimentale, per la didattica.
La cartapesta, in passato, ha raggiunto livelli di eccellenza tali da assecondare la creatività degli artisti del valore di Donatello, Jacopo Sansovino, Bernini, Algardi e altri, sino ad essere definita la tecnica universale. Oggi la cartapesta potrebbe ritornare agli antichi splendori se si sfatassero gli arcaici pregiudizi sulla povertà della materia.
Dalle due presentazioni al testo ho estratto i brani che seguono:
“L’importanza e la ricchezza di questo libro sono dovute all’impegno dell’autore a trattare un argomento quanto mai interessante, ma forse non conosciuto abbastanza anche se è nota la rilevanza della cartapesta nell’ambito della storia dell’arte e delle arti applicate. Ritengo che esso sia il primo trattato che approfondisce l’argomento in modo capillare facendone la storia dalle sue più antiche origini; i dati, i riferimenti riportati sono frutto di una ricerca puntuale che l’autore ha fatto e continua a fare su un tema che lo ha attratto e appassionato dall’inizio della sua carriera e che continua a costituire la centralità del suo lavoro e dei suoi interessi.”
Valeria Cottini Petrucci (ex direttore del Museo Naz. delle Arti e Tradizioni popolari di Roma)
“In questa stupenda monografia, Storia dell’arte della cartapesta – La tecnica universale, densa anche di risvolti solo apparentemente marginali e di dettagli tecnici che possono sembrare talora superflui, nei quali invece si caratterizza la peculiarità espressiva di ciascun autore, impressiona la capacità analitica, la mole di conoscenze specifiche e il rigore filologico con cui Flammia dipana il suo filo di storico e di critico, addentrandosi in campi apparentemente differenti quali l’estetica, l’antropologia, la storia, la religione, l’economia, il gusto, la moda e persino la chimica, collegati tuttavia tra loro da una interconnessione profonda.”
Ennio Bispuri (scrittore e storico del cinema)