
di Antonio De Lucia ( Ufficio Stampa della Provincia di Benevento) Comunicato Stampa n. 2802 dell’8 luglio 2011. “Vivissima preoccupazione” è stata espressa dall’assessore provinciale di Benevento all’ambiente, Gianluca Aceto, nell’apprendere che il presidente della Regione Campania, on.le Stefano Caldoro, ha firmato, nonostante l’opposizione della Provincia manifestata per iscritto e resa nota alla Stampa, l’ordinanza per il conferimento di 100 ton/die di Frazione Umida Tritovagliata nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte per superare l’ennesima crisi rifiuti napoletana .
L’assessore Aceto ha dichiarato che la Provincia di Benevento si opporrà in ogni sede contro questi nuovi conferimenti che pregiudicano in via definitiva le residue capacità ricettive della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, peraltro sottoposta per la sua quasi integrità ad un provvedimento di sequestro da parte della Magistratura e comunque interessata da fenomeni franosi.
La saturazione dell’impianto con questi nuovi conferimenti da Napoli, secondo Aceto, rischia di aprire la strada ad un incubo in stile napoletano anche nel beneventano, mentre sono in dirittura di avvio progetti esecutivi per ridurre la produzione dei rifiuti nel Sannio ed accentuare ancora il riciclo ed il trattamento dei rifiuti. In questa fase di transizione, ha ricordato l’assessore, se nel Sannio l’equilibrio gestionale del ciclo dei rifiuti regge, è solo perché è aperto un solo lotto della discarica a ragione del senso di responsabilità del Presidente della Provincia.
Non è, pertanto, possibile che per colpe altrui, si creino le condizioni per un disastro nel Sannio: non è insensibilità nei confronti del dramma napoletano, ha proseguito Aceto, tanto è vero che nei giorni scorsi più volte è stata espressa pubblicamente solidarietà a Caldoro. Il problema è che Sant’Arcangelo Trimonte non può reggere a nuovi conferimenti: del resto lo stesso sindaco di Napoli, ha concluso Aceto, ha mai parlato del Sannio per il trasferimento dei rifiuti della sua città.
Comunicato Stampa n. 2805 del 9 luglio 2011
L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto, che, dopo l’Ordinanza del Governatore Caldoro di ieri per un surplus di conferimento rifiuti nel Sannio, ha partecipato sin dalle prime ore del mattino ad un presidio della discarica di ctr. Nocecchie in Sant’Arcangelo Trimonte, unitamente al consigliere provinciale Sabatino Cecere, ai sindaci del circondario e a numerosi cittadini, rende noto che si è raggiunta una intesa circa i conferimenti supplementari di rifiuti dal napoletano (Tufino).
Tre TIR sui cinque programmati provenienti da Tufino sono dunque entrati in discarica; mentre la stessa resta chiusa sino a lunedì 11 luglio. Per quella data sarà presentato dalla Provincia un ricorso d’urgenza al TAR Lazio contro l’Ordinanza Caldoro. L’assessore Aceto invita tutti i sindaci del Sannio a mobilitarsi e a partecipare al Consiglio provinciale di Benevento convocato d’urgenza a Sant’Arcangelo Trimonte per lunedì mattina alle 10. “Ne va dell’assetto gestionale del ciclo dei rifiuti nel Sannio – ha infatti spiegato Aceto: se chiude prima del tempo Sant’Arcangelo Trimonte per questa sciagurata decisione del presidente Caldoro, il Sannio entrerà nel caos. A quel punto i rifiuti sanniti dovranno essere scaricati a … Napoli”.
Aceto ha anche sottolineato che la Samte, Società interamente partecipata dalla Provincia che gestisce il ciclo rifiuti nel Sannio, ha avuto disposizioni dal presidente della Provincia Cimitile di non accettare presso lo Stir di Casalduni rifiuti provenienti dal napoletano, al fine di compensare le quote aggiuntive decise del Governatore Caldoro”.