Vuoi arrotondare?: vendi l'immondiziadi Luigi Zito. Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un botta e risposta tra l’AMMINISTRAZIONE e l’OPPOSIZIONE sulla tematica rifiuti. A mio parere si sta perdendo di vista la giusta strada per la soluzione del problema, anche se il rifiuto, oggi, piu’ che problema deve essere considerato opportunita’ di business per tutti, cittadini e comune in primo luogo.

dal 2008 in Italia si stanno insediando gli “ECOPUNTO”, che cosa sono? Si tratta di veri e propri negozi dove invece di vendere merce si comprano rifiuti. Debitamente differenziati e selezionati gli scarti domestici di alluminio, ferro, carta e pet si possono vendere in queste “boutique dello strausato”. Basta presentarsi , con i sacchetti dell’immondizia, nell’Eco punto, dimostrare di essere residenti nel comune del punto vendita; i rifiuti consegnati, una volta compattati, vengono mandati al consorzio che li rivende a sua volta. Questo e cio’ che fa gia’ oggi chi recupera i nostri rifiuti ma senza nessun vantaggio per i cittadini: il materiale viene pagato al chilo alla consegna; orientativamente poiche’  la valutazione e’ influenzata dalla quotazione in Borsa, un chilo di alluminio viene pagato 50 centesimi, il ferro 20 centesimi, 18 centesimi si ricavano da un chilo di pet e 5 centesimi dalla carta. Tradotto in cifre piu’ consistenti, una famiglia di quattro persone potrebbe guadagnare 160 euro su un consumo di 81,9 kg l’anno di carta. Potrei andare anche oltre, sappiamo tutti che dagli oli usati si puo’ ricavare carburante anche se in Italia forse no, dall’umido il compost e cosi’ via…

Mi meraviglio che l’attuale Amministrazione non proceda verso questa direzione anche perche’ doveva essere uno dei principali interventi, come ricorderete:” implementazione definitiva, sistema integrato di raccolta smaltimento rifiuti con l’applicazione di incentivi per la buona pratica ambientale”. Si potrebbe costituire una cooperativa municipalizzata per generare nuovi posti di lavoro o stabilizzare alcuni precari. Guardiamo avanti, non fossilizziamoci sul problema ma focalizziamoci sulla soluzione ma soprattutto prendiamo esempio da chi ha saputo porre il rifiuto come fonte di guadagno. Chiudo con un amarcord: ” Mi raccontavano che quando le bottiglie erano di vetro ” a rendere” molti le rubavano ad amici e parenti per guadagnare le 50/100 lire che spendevano immmediatamente dal gelataio piu’ vicino ed erano Altri… Bellissimi… Tempi.

Zito Luigi

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