
di Antonio Alterio. in attesa dei 16 Giorni da Vivere col Batticuore … aspettando le manifestazioni Estive. Una collaborazione nata tra energie positive del territorio locale, un noto e affermato locale di attività turistico-alberghiera, l’ass. Il Gigante Buono e l’Istituto Alberghiero di Castelvenere, d’intesa con l’ass. allo sport del Comune di Telese Francesco Bozzi, hanno iniziato un percorso di incontro con “ l’altro per fermarsi e condividere”.
E’ iniziato da alcuni giorni un corso-percorso di aiuto relazionale per i sette immigrati provenienti da Lampedusa basato sulla prima conoscenza grammaticale della lingua inglese-italiano. Sorprendente la voglia di imparare e di apprendere sta divenendo un serio arricchimento: arricchiti perché ora si sanno molte cose in più rispetto a ciò che sapevamo, arricchiti dalla voce delle “persone” immigrate, arricchiti perché ora capiamo un po’ di più di ciò che ci circonda. Le nostre vite incontrano e incrociano altre vite. Talvolta sono vite di persone di cui condividiamo sogni e , talvolta, sono vite di persone che pensano solo a “domani”. Le incontriamo e le incrociamo, ma non ci fermiamo: sappiamo che esiste un mondo di altre vite intorno a noi, ma spesso procediamo diritti per la nostra strada con un bagaglio sulle spalle di tante conoscenze superficiali. E’ un po’ come se quei valori di libertà e uguaglianza, tutti quei discorsi a cui assistiamo, o partecipiamo, nel corso della nostra vita avessero finalmente acquisito concretezza. Abbiamo come la sensazione che prima l’immigrazione per noi fossen una sorta di realtà poco tangibile: vedendo persone nate in altre nazioni o altri continenti, ne prendevamo atto e credevamo che fosse giusto, bello e normale, ma non andavamo oltre. La visione delle cose era piuttosto…semplicistica. Adesso ci rendiamo conto che il tutto è più complesso ma anche più affascinante. Ora sappiamo che dietro al problema dell’immigrazione ha gli occhi di uomini e donne che sono portatori di ricchezze sconfinate; la ricchezza della loro cultura si…ma anche e semplicemente la ricchezza della loro vita, che spesso noi non riusciamo ad immaginare perché sembra, impossibile per noi, abituati a “questa “ vita, che i loro racconti corrispondano al vero. E’ la ricchezza che scorgi mentre ti viene spiegato come deve essere cotto un determinato cibo, o mentre ti viene descritto il momento del in occasione dei funerali di una persona cara. E’ la ricchezza che si percepisce dal tono della voce e dalla luce, a volte sognante, a volte malinconica, che brilla negli occhi. E’ la ricchezza che nasce da quel “Grazie” ricevuto inaspettatamente che ci ha permesso di descrivervi tutto quest. Grazie alla prof. Sebastianelli e ai ragazzi volontari dell’Istituto Alberghiero di Castelvenere, Zambella Gino, Spitanili Gisella, a Piero e il suo Staff, all’ass. Il Gigante buono e alla volontaria Lavorgna Antonella per questo percorso di vivere comune regolato dalla conversione…”Avevo fame e mi avete dato da mangiare…”
Intanto impazza Il Torneo di Calcio a 5 e si definiscono le formazioni partecipanti,inserite nel contesto di un progetto ampio..ESTATE AL VILLAGGIO…”LE SERATE DEGLI ANGELI” parleremo di temi attuali di disagio e di malattie sociali come l’anoressia e la bulimia, la lotta al tumore al seno, dei diversamente abili, parleremo di non vedenti, dell’abbandono dei cani, dell’abuso sui minori e della pedofilia, ci interrogheremo sull’accoglienza sulla famiglia, sulle ultime morti sociali di giovani. Grosse novità ma grandi moniti: agli adulti, alla politica, agli adolescenti ai giovani, i molti giovani, sembrano aver perduto la cognizione del tempo: dal tutto e subito al voler vivere alla giornata ogni occasione e ogni esperienza, senza reali progetti di vita, senza la consapevolezza che la dimensione dell’umanità è temporale oltre che spaziale..
Rieducare alla progettualità vuol dire indirizzare all’autonomia, all’indipendenza nelle scelte, alla libertà, tenendo sempre conto delle proprie radici, premesse indispensabili per vivere il presente e per costruire il futuro. Come l’albero: “che è stato seme e che, a sua volta, produrrà frutti e diffonderà nuovi semi”.
Telese Terme 20-06-2011 a cura dell’ass. Il Gigante Buono