
di Giuseppe Creta. Risposta a “Il seme avvelenato germoglia ma dà piante senza frutto”, comunicato via e-mail dappertutto e inviato per la pubblicazione a giornali e testate web da Stefano Avitabile, Presidente della locale sezione UDEUR, portavoce e addetto stampa regionale dei Giovani dello stesso partito, in nome e per conto dell’amico di sempre Vincenzo Cicchiello, ex assessore al Comune di San Salvatore Telesino.
Chiamato in causa non posso esimermi da esplicitare alcune precisazioni, se non altro per amore della verità, troppo spesso in questi ultimi tempi distorta e artefatta.
E’ vero, “Il seme avvelenato germoglia ma darà sempre piante senza frutto” fino a quando il seme sarà seminato da politici come l’ex assessore Cicchiello, più volte candidato, ma mai eletto all’alto scranno;
fino a quando sarà seminato da chi studiava da “Sindaco”, come ribadito dall’ex assessore nel suo articolo, che non ha esitato all’”ammutinamento”, né a mettere in discussione la propria storia politica personale e familiare, contribuendo a spazzare 50 anni di gloriosa e imperitura amministrazione consegnando il nostro Paese nelle mani di chi ha sempre deprecato il passato e le nostre innegabili radici;
fino a quando sarà seminato da chi si sentiva “Sindaco” per eredità e non ha esitato ad individuare il Sindaco Creta come unico capro espiatorio di immaginarie colpe e a porsi fianco a fianco di chi lo aveva denunciato e portato alla Corte dei Conti e immaginava nuovi giorni per S. Salvatore dopo “il medio evo” dell’era Pacelli (parole testualmente gridate alla piazza).
L’ex Assessore Cicchiello rievoca a suo modo il passato per continuare a glorificarsi ed ad autodefinirsi “primo attore” della politica dell’epoca? Nessun finanziamento poteva essere chiesto né concesso, senza l’assenso della Giunta o del Consiglio nella sua interezza, per cui avocare a se tutti i finanziamenti avuti dal Comune, ben sapendo del contrario, sembra quasi voglia imitare il mitologico “Narciso”.
Qualche precisazione è d’obbligo all’ex assessore Cicchiello, per il quale “Diventava sempre più difficile condividere le scelte di una maggioranza ormai al delirio politico”. Probabilmente il “delirio politico”, apparteneva più a lui essendo stato il pioniere degli “ammutinamenti” già nel 2004, mancato per non aver ricevuto appoggio da chi stava “studiando da Sindaco”.
Lo studente è stato più lungimirante e più abile del politico “fino”: è diventato Sindaco. Come? È altro discorso, di cui oggi ne siamo tutti consapevoli !
A distanza di cinque anni e passa Vincenzo Cicchiello ci concede l’onore di conoscere le motivazioni delle sue dimissioni da Assessore, ma non da Consigliere comunale, date in modo irrevocabile il 30 gennaio 2006 con nota inviata tramite il protocollo del Comune, senza alcun preavviso e senza alcuna giustificazione. Se questo è il modo di concepire “il legame esistente tra politica e principi etici”, l’ex assessore Cicchiello, non poteva certo aspettarsi commenti e recuperi da chi gli aveva concesso la “fiducia” con ampia delega, con il benestare di tutta la maggioranza.
Eppure l’ex assessore candidamente ammonisce “Ne parlo solo oggi perché ritengo che per coerenza un amministratore non possa agire contro la maggioranza con cui è stato eletto. Almeno una volta si usava così.”
Infatti, una volta si usava così ! Pacelli, docet !
Le motivazioni delle dimissioni: risposte.
Alla prima motivazione: – per “La folle adesione al consorzio BN2 mentre altri paesi saggiamente se ne scappavano – raddoppio dei costi della raccolta rifiuti con aumento a carico del cittadino dei tributi.”
Rispondo:
Innanzitutto, come penso che sia Cicchiello che altri sappiano facendo finta di non sapere, il Consorzio intercomunale per la Raccolta dei Rifiuti era un Consorzio di Comuni “coatto”, cioè voluto dalla legge e poi sciolto qualche anno fa da altra legge.
C’erano anche alcuni Comuni, definiti da Cicchiello “saggi”, che, pur facendone parte e pagandone la quota consortile determinata dalla legge, preferivano mantenere la raccolta indifferenziata da loro affidata a privati, dimostratasi nel tempo a costi maggiori, anziché affidare il servizio di raccolta in modo differenziata al Consorzio di cui facevano parte. Altri Comuni, invece, definiti “folli” da Cicchiello, come San Salvatore, avevano considerato migliore attuare la raccolta differenziata col sistema porta a porta e con l’eliminazione di tutti i cassonetti dalle strade, seguendo il piano strategico approvato dall’assemblea consortile con costi pubblici, dimostratisi nel tempo decisamente inferiori a quelli praticati dai privati per la sola raccolta indifferenziata.
Ecco dei dati contabili, facilmente riscontrabili, che stranamente sfuggono alla memoria di Cicchiello e non solo:
Anno 2005
La gestione dell’ex assessore all’ecologia e all’ambiente Cicchiello, con il suo ostinato affidamento del servizio indifferenziato a ditte private, è costata 269.477,37 euro, mentre TASSA posta dalla Giunta a carico dei cittadini era stata di 167.561,00 euro (TARSU).
Anno 2006
Nel mese di aprile 2006 inizia la raccolta differenziata, col sistema porta a porta con eliminazione dei cassonetti dalle strade, affidata al Consorzio BN2 nei termini e nei modi stabiliti e deliberati dal Consiglio Comunale (il consigliere Cicchiello è assente alla seduta, ma anche a tutte quelle future), non già dal Sindaco pro-tempore in prima persona o dall’assessore delegato dell’epoca, nella persona del compianto Pietro Riccio succeduto a Vincenzo Cicchiello dimissionario.
La spesa complessiva sostenuta nel 2006, compreso quella sostenuta per la propaganda con manifestazioni pubbliche, manifesti e incontri zonali dell’avvio della prima raccolta differenziata nella Valle Telesina e dintorni, è stata di 190.814,00 euro, con una riduzione dei costi rispetto al 2005 di oltre 70.000,00 euro.
TASSA (TARSU) posta dalla Giunta a carico dei cittadini per il 2006: 180.821,00 euro, con un lieve aumento rispetto al 2005 per tassa dovuta da nuovi utenti.
Venendo ai giorni d’oggi, nell’anno 2010 la spesa complessiva sostenuta dalla nuova amministrazione per la raccolta dei rifiuti è stata di 380.000,00 euro, imponendo ai cittadini una TASSA di pari importo, cioè di €. 380.000,00.
Di chi e quali le follie, dunque?
Alla seconda motivazione: – “La delibera dell’utilizzo delle somme del terremoto senza un adeguato piano di rientro – (non l’avrei votata).”
Rispondo con una domanda:
“di quale delibera di utilizzo delle somme del terremoto” parla l’’ex assessore Cicchiello?
A mia memoria, dal 2002 all’ottobre 2008, non è stata mai adottata dalla Giunta, né dal Consiglio comunale una delibera simile, e poi, ove mai fosse stata adottata, l’eventuale piano e modalità di rientro sarebbero stati quelli previsti dall’art. 195 del D.l.vo 267/2000. Tutto, dunque, sarebbe avvenuto secondo legge! Il rientro sarebbe stato attuato secondo legge, cosa non fatta dall’attuale Sindaco.
La politica è rispetto delle regole “scritte e non scritte”, è soprattutto rispetto della legge, in particolare nell’amministrare la cosa pubblica, oltre che rispetto delle persone. Nella mia azione amministrativa ho sempre agito e rispettato regole e legge, oltre che le persone, a differenza di altri abituati ad usare altri mezzi pur di arrivare!
Non credo che l’ex assessore Cicchiello sia tanto ingenuo da riferirsi alla famigerata delibera adottata dal primo Commissario, postuma di quasi tre anni le sue dimissioni, per cui non l’avrebbe potuto comunque votare, ma ben strumentalizzata dall’attuale maggioranza in campagna elettorale ed anche dopo.
Per sua scienza e coscienza, rinfresco la memoria all’ex assessore Cicchiello, ormai lontano dalla vita amministrativa da oltre cinque anni:
- Alla data dell’adozione di quella delibera (12.12.2008) il Commissario aveva in cassa ben 840.773,90 euro nella cassa comunale presso il Tesoriere, comprensivi dei 644.000 o dei 617.000 euro (chissà qual è poi di quelle la cifra esatta) degli importi non pagati agli eventi diritto a contributo del terremoto per pratiche in corso di pagamento a cavallo d’anno.
- il bravo Commissario (chiamato dai suoi uffici romani alla guida del paese dopo l’ “ammutinamento”) solo dopo l’adozione della sua delibera n. 14 del 12 dicembre 2008, paga gli stipendi e la 13^ mensilità del dicembre 2008 di 135.699,60 euro, la seconda rata dei mutui in scadenza a fine dicembre di 211.245,77 euro e alcune fatture a fornitori per 7.580,80 euro, che altrimenti non avrebbe potuto pagare senza ricorrere a costose anticipazioni di Tesoreria, chiudendo l’esercizio con un fondo cassa di 486.247,73 euro proprio utilizzando, in termini di cassa, quei fondi, peraltro infruttiferi alla Banca d’Italia. Il piano di rientro il bravo Commissario lo rimanda all’incasso di imminenti entrate 2008 certe di circa 717.000,00 euro. Piano tradito, revocato e sostituito dai nuovi eletti con il ricavato (?) della vendita di lotti di terreno comunale all’Acquafetente.
Chi ha utilizzato per davvero i fondi della 219, assessore Cicchiello? Il già Sindaco Creta, il Primo Commissario o l’attuale Sindaco Izzo? Non è la soluzione del gioco delle “tre carte”, a cui altri sono avvezzi, che Cicchiello deve darsi, ma la risposta secondo un semplice e obiettivo ragionamento.
Alla terza motivazione:- per “l’assoluta indifferenza rispetto a problematiche importanti che facevano presagire una fine ingloriosa di una compagine che avrebbe dovuto portare con se un bagaglio di buonsenso insieme ad una situazione finanziaria solida eredità di un sindaco accorto -Salvatore Pacelli –“
Rispondo:
l’ex assessore Cicchiello assicurava a periodi alternati la sua presenza alla vita amministrativa, e quando lo faceva si dedicava alla proposizione di faraoniche iniziative ben al di là del “programma” da lui sottoscritto insieme a tutti gli altri candidati e votata dal popolo. Alcune di esse, poste e fatte credere come innovative alla maggioranza di cui faceva parte, per la verità anche alle minoranze consiliari (calate in un inspiegabile silenzio fino a luglio 2007 ) e al suo partito, mai al popolo, non si sono dimostrate affatto tali, bensì dannose per il territorio.
Era questo il suo “bagaglio di buonsenso” a cui dovevano attenersi tutti gli altri? Era questa la mancata programmazione della maggioranza oramai “al delirio politico” ?
Circa la richiamata situazione finanziaria, solida eredità di un sindaco accorto quale Salvatore Pacelli, riporto qui di seguito per conoscenza all’ex assessore Cicchiello, in tutt’altre faccende affaccendato, alcuni dati finanziari, che certamente potrà riscontrare agli atti del Comune, frutto del lavoro e delle capacità di “allievi” degli insegnamenti di quell’”accorto” Sindaco, troppo spesso citato e spesso bistrattato senza rispetto alcuno di qua e di là.
Risultanze conti consuntivi dal 2002 al 2008:
- – anno 2002: fondo Cassa 824.931,66 euro; avanzo di amm.ne di 345.926,10 euro;
- – anno 2003: fondo Cassa 387.671,39 euro; avanzo di amm.ne di 220.940,40 euro;
- – anno 2004: fondo Cassa 361.404,13 euro; avanzo di amm.ne di 243.076,29 euro;
- – anno 2005: fondo Cassa 271.874,73 euro; avanzo di amm.ne di 394.323,66 euro;
- – anno 2006: fondo Cassa 209.517,30 euro; avanzo di amm.ne di 296.821,56 euro;
- – anno 2007: fondo cassa 106.269,28 euro; avanzo di amm.ne di 36.729,84 euro;
- – anno 2008: fondo cassa 486.247,73 euro; avanzo di amm.ne di 123.870,62 euro.
Se fosse stato più rispettoso degli altri, se avesse fatto più gioco di squadra, se avesse letto con più attenzione i dati di bilancio, se avesse ascoltato più il popolo che il suo partito, probabilmente non avrebbe proposto e sostenuto attività produttive dimostratosi poi più lesive che produttive, né si sarebbe dimesso.
A proposito, è stato il forte contrasto e l’avversità alle sue proposte sostenute dalla maggioranza di cui faceva parte il vero motivo delle sue repentine dimissioni, lasciando in silenzio che altri pagassero per esse, pur avendo combattuto ovunque e comunque contro l’attuazione di quelle problematiche da lui fortemente volute, conosciute e sostenute assieme ai suoi amici di cordata?
Riguardo le altre considerazioni fatte dall’ex assessore Cicchiello su adozioni di atti deliberativi, replico affermando che tutti sono stati adottati solo e nell’esclusivo interesse del bene comune e della cittadinanza. Sulle altre problematiche come debiti, mutui e quant’altro già ne ho parlato fino alla noia per cui non intendo più tediare i cittadini che hanno peraltro ben capito la lezione.
Convengo però con l’ex assessore Cicchiello che è ora di smetterla per davvero con i falsi teoremi, con il perpetrare di infondate accuse, di rancori, di insoddisfazioni, di inopinabili piagnistei a giustifica delle proprie inefficienze e delle proprie battaglie perse. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, e faccia ammenda se ce da fare ammenda, e dia il suo contributo secondo le proprie possibilità senza puntare il dito contro nessuno. Chissà quante volte avrei dovuto puntare il dito contro qualcuno del presente e del passato, ma non l’ho mai fatto. Mi sono sempre assunto le responsabilità istituzionali a prescindere, cercando di mantenere una etica politica fino ai limiti della sopportazione umana! Si dia spazio alle minoranze, solo desiderose di dare un contributo costruttivo, ma soprattutto si dia partecipazione al popolo, ancora poco considerato e continuato ad essere chiamato solo a cose fatte.
San Salvatore Telesino, lì 5 giugno 2011
Giuseppe Creta consigliere di minoranza, già Sindaco del Comune di San Salvatore Telesino