Telese: risposta dell’Assessore Aceto al gruppo di minoranza sulla questione RSUdi Antonio Giaquinto. ( Ufficio Stampa del Comune di Telese Terme) Comunicato stampa n.34/2011. Oggetto: risposta dell’Assessore Aceto al gruppo di minoranza sulla questione RSU.

Il comunicato del gruppo di minoranza, corredato da doverosa interrogazione consiliare (giusto per mantenere la media settimanale), merita una risposta puntuale. Le posizioni ivi sostenute, infatti, rischiano di rispondere più a una logica di propaganda elettorale che di legittima (e utile) azione di opposizione.

 

È vero che il dato percentuale ha fatto riscontrare una leggera diminuzione (-1.7%) dal 2009 (31.9 %) al 2010 (29.2%). La spiegazione è molto semplice, se solo si guarda la realtà dei fatti. Nel periodo gennaio-ottobre 2010 la media mensile di raccolta differenziata è stata pari al 25% circa, essendo precipitata soprattutto tra maggio e agosto per motivi non chiariti. In virtù di questi dati, nel settembre 2010 la nostra amministrazione ha lavorato alla partenza della raccolta separata dell’umido per le cosiddette grandi utenze (ristoranti, cliniche, esercizi pubblici in genere): ad ottobre si tenne uno specifico incontro pubblico, a novembre il nuovo servizio prese il via. Bene, la media di RD registrata nel periodo novembre 2010-aprile 2011 è superiore al 36%, con le performances migliori che si verificano nei periodi più recenti, grazie all’entrata a regime del sistema e anche allo smaltimento differenziato (per la prima volta nel nostro comune) dei rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale. In altri termini, gli accorgimenti operati su un sistema rifiuti rimasto fermo al 2004 ci hanno consentito di recuperare in pochi mesi circa 11 punti percentuali e di non precipitare nel baratro, destino a cui sembravamo condannati.

 

Si noti che il sottoscritto, come assessore comunale, ha iniziato a operare nel maggio 2010, con tutte le difficoltà organizzative, economiche e di cassa di un comune che corre sull’orlo di un equilibrio fragile ed instabile. Un comune, sottolineo, totalmente fermo sulla questione dei rifiuti. In queste condizioni, solo sei mesi dopo l’insediamento, abbiamo provveduto ai primi miglioramenti, senza aspettare sollecitazioni dalla minoranza o da chicchessia. Vorrei inoltre ricordare come le strade del comune apparissero spesso abbandonate a se stesse, con uno spazzamento inadeguato e insufficiente: mi pare che oggi le cose vadano decisamente meglio, tranne per chi vuole chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

 

A titolo di esempio, ricordo lo stato in cui versava l’area del lago di Telese nel 2009, nei mesi successivi all’elezione di Giuseppe D’Occhio: una discarica a cielo aperto, con i sacchi di immondizia lasciati a giacere per settimane e mai un operatore ecologico che ripulisse la zona. Occorre sottolineare le differenze con la situazione odierna? Forse si, visto che Di Cerbo, benché invitato, ha pensato di non farsi nemmeno vedere a ‘Vivi il lago 2011’, perdendo una buona occasione per saggiare quel che si muove a Telese. Occorre ricordarlo anche al consigliere Fuschini, che dal 2004 al 2009 ha ricoperto la carica di assessore all’ambiente. Oggi avanza proposte (per carità anche sensate) che egli avrebbe potuto e dovuto realizzare già durante la sua gestione, a partire dalla raccolta dell’umido. Sembra incredibile come egli non si renda conto che le sue affermazioni mettono in evidenza proprio la sua insipienza (per usare i termini da lui introdotti). Lo stesso Fuschini era assessore quando il lago veniva ridotto ad immondezzaio: invece di tacere per pudore, ora si concede finanche il lusso di bollare come ‘propagandistiche’ delle azioni concrete che lui non ha avuto nemmeno la forza di immaginare. È proprio un mondo capovolto…

Tuttavia, proprio perché occorre ancora migliorare raggiungere il 50% di raccolta differenziata entro il prossimo 31 dicembre, specifico le ulteriori azioni che sono ormai in partenza, anch’esse senza il contributo della minoranza. Precisamente:

 

1. l’estensione della raccolta dell’umido anche alle utenze domestiche;

2. partenza del bando per il servizio integrato, un’assoluta novità per il comune di Telese, che da anni viaggiava di proroga in proroga, senza procedure di evidenza pubblica, limitandosi a proseguire un servizio non più adeguato ai livelli di una comunità civile come quella telesina né agli standard imposti dalle vigenti leggi. In pratica, con il nuovo servizio avremo, oltre alla separazione dell’umido per tutte le utenze, anche la raccolta di RAEE (apparecchi elettrici ed elettronici), olio da cucina, farmaci, pile, vetro (anch’esso con il porta e non più in campana), legno etc.

 

Questi indirizzi furono spiegati e discussi durante una pubblica assemblea tenuta nell’estate del 2010, in cui si precisavano le azioni necessarie a realizzare questi ambiziosi obiettivi senza aumentare la tassa. E veniamo all’isola ecologica, riguardo alla quale le affermazioni di Di Cerbo sembrano davvero sconcertanti e dovute, mi auguro, a totale ignoranza dei fatti. Affermare che l’isola ecologica è pronta da oltre un anno è semplicemente falso. L’opera fu finanziata con il POR 2000-2006, per un importo di 200 mila euro. I lavori iniziarono e non furono mai conclusi né consegnati, né conseguentemente l’opera fu mai collaudata. Come può notare anche un profano, il sito è tuttora un cantiere e certamente non potrebbe essere utilizzato come isola ecologica, a meno che non si persegua l’obiettivo di far arrestare seduta stante gli amministratori e i tecnici del comune per abusi edilizi e disastro ambientale. Visto il recente passato di Telese, credo che un evento del genere non sarebbe buona cosa nemmeno per la minoranza.

 

La storia non finisce qui. Dopo una lunga corrispondenza Regione-Comune, intervenuta durante il 2009, quando il sindaco era Giuseppe D’Occhio, la prima ha infine revocato (24 novembre 2009) il finanziamento di 200 mila euro, poiché il comune non aveva rendicontato nemmeno un centesimo dei soldi spesi (in realtà anticipati dalla sfortunata ditta appaltatrice). Risultato: l’opera è rimasta a metà e l’impresa ci ha fatto causa. Danni su danni, prodottisi nel 2009 per la distrazione degli amministratori di allora. Mi scusi il buon Vincenzo Fuschini: ma lui dov’era quando tutto questo accadeva? E con quale coraggio oggi vorrebbe dar lezioni a chi, in meno di un anno, sta già facendo dieci volte quello che lui non ha saputo fare in cinque anni di assessorato? Certo Fuschini, che evidentemente non conosce nemmeno la normativa attuale sui rifiuti, era impegnatissimo sul pezzo, tanto da presentare, nel dicembre 2009, cioè mentre gli revocavano 200 mila euro per l’isola ecologica, un regolamento per l’igiene urbana che, secondo lui, avrebbe risolto per magia ogni problema. E perché non lo ha fatto approvare prima dello scioglimento del consiglio?

La storia continua ancora. Nel dicembre 2010 la Regione ha deliberato di concedere ulteriori finanziamenti ai comuni che dovevano completare le isole ecologiche, utilizzando le rinveniente del POR 2000-2006. Ebbene, un solo comune del Sannio non ha maturato nemmeno questo diritto, ed è proprio il nostro. Il sottoscritto è in contatto quotidiano con la Regione per cercare di recuperare in extremis una situazione disperata.

Ma come finisce la storia dell’isola ecologica? Grazie a quell’opera dell’assessore provinciale all’ambiente che la premiata ditta Di Cerbo & Fuschini tanto invoca, in verità tardivamente. Due mesi fa la Provincia di Benevento ha firmato un’intesa sulla programmazione e gestione dei rifiuti speciali. Tra i firmatari ci sono praticamente tutti i consorzi nazionali di filiera. Nell’accordo è previsto il finanziamento di un’ecostazione nel territorio provinciale, un impianto da costruire a regola d’arte e grazie all’ausilio di tecnici specializzati. L’ecostazione sarà quella di Telese Terme. È stato già effettuato un sopralluogo tecnico e c’è già una proposta che sarà illustrata entro metà luglio. In pratica, mentre si cerca di recuperare quanto già speso, si sta già provvedendo a risolvere un problema straordinario, che potrebbe incidere sulle tasche dei cittadini. Il tutto a costo zero per il comune, utilizzando fantasia, passione, dedizione assoluta per la nostra cittadina e per il bene comune.

 

Intanto, contrariamente a quanto afferma Di Cerbo, e senza promettere miracoli che lasciamo a ben altri attori, stiamo dando massima attenzione possibile al territorio. Ad esempio stiamo per bonificare un sito in cui nei mesi passati furono abbandonati rifiuti in cemento-amianto (attendiamo il nulla osta dell’ASL) e stiamo rimuovendo i rifiuti stoccati nella cava di località Sotto la Ripa dal 2007, e per questo motivo posta sotto sequestro: 350 tonnellate di rifiuti indifferenziati che ci costeranno in termini economici e che incideranno sui dati complessivi di RD del 2011. Spero che anche questo non sia attribuito al sottoscritto o all’amministrazione Carofano.

 

L’ennesimo tentativo, da parte di Di Cerbo e Fuschini, di attaccare il sottoscritto e il sindaco si mostra spuntato e fuori tempo. L’interrogazione giunge quando ormai l’amministrazione ha già cambiato registro e avviato le relative procedure. Spero che la risposta sia sufficiente a far capire che anche l’opposizione, per essere esercitata a vantaggio della comunità, deve partire da informazioni fondate e documentate. Su questo non mancherà mai l’opportunità di aprire un confronto serio e serrato, a patto che lo vogliano tutte le parti in campo. Cosa di cui, almeno oggi, è lecito dubitare.

 

Telese Terme 28/05/2011

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