Un atto d'amoredi Giovanni Pio Marenna. Non è stata una scelta facile. La decisione, volontaria, di non essere presenti alla competizione elettorale può essere interpretata come una sconfitta, una resa. Invece è stata un atto d’amore verso il nostro paese.

Una scelta consapevole, eppure sicuramente difficile. Avevamo chiesto ai cerretesi di provare ad afferrare la speranza ma abbiamo riscontrato tanta disillusione, talvolta apatia, amarezza per aver creduto che era possibile cambiare e aver scoperto che alla fine erano solo parole.

Abbiamo cercato di unire esperienze diverse intorno ad un progetto condiviso, rappresentato da un candidato di spessore e qualità: abbiamo perso, forse per responsabilità nostra ma forse ancor di più perché siamo stati ingenui nel credere che, anche gli altri come noi, per guidare Cerreto fuori dal tunnel, fossero più attenti all’interesse collettivo che non alle scelte personali.

Chiediamo scusa a tutti quelli che ci hanno sempre sostenuto e guardato con simpatia per non avergli dato la possibilità di votarci, ma abbiamo ritenuto opportuno dare un segnale forte al paese, per cercare di scuoterlo dal torpore in cui è caduto.

E’ stato un gesto forte, estremo, ma amiamo Cerreto a tal punto da rinunciare a qualcosa a cui teniamo molto.

Non ci saremo per far capire che dobbiamo essere tutti protagonisti se vogliamo uscire dalla palude in cui ci troviamo. Andando ognuno per conto proprio si sprofonda.

Sarà una campagna elettorale che avrà al centro solo le figure dei candidati sindaci e non ci sarà spazio per i programmi, ammesso che qualcuno li abbia, e per discutere delle scelte da fare per risollevare le sorti di Cerreto. Saremmo stati a disagio perché, oltre alle nostre idee e alla nostra volontà, non abbiamo altro da offrire.

Dovremmo essere tristi, ma invece siamo fiduciosi e insisteremo nella nostra controffensiva culturale e politica. Non smetteremo di raccontare la verità, di parlare agli amici, ai vicini, ai passanti, continueremo a dirgli come stanno le cose, a farli pensare.

L’alternativa a questo dannoso sistema di potere è costituita da un gruppo di persone ricche solo dei loro progetti, capaci di vedere e di indicare, oltre la palude, un futuro.

Siamo fiduciosi e crediamo che tanti figli siano più saggi ed autonomi rispetto a qualche padre con la testa rivolta all’indietro.

Lavoreremo da subito per una grande e spontanea rivoluzione culturale che unisca sensibilità e percorsi diversi in un’unica ribellione.

Arrivederci e buona fortuna a Cerreto Sannita. Ne ha tanto tanto bisogno.

ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE “DA SEMPRE PER CERRETO”

 

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