La Leonessa! L'epilogo di uno scempio annunciatodi Giuseppe Fappiano. Persistenti nella “programmazione devastatoria ” delle varie amministrazioni guidate dal duo Barbieri/Santagata continuano a procurare danni al territorio ed alle casse comunali di Cerreto Sannita. Infatti ancora una volta devo intervenire per denunciare pubblicamente l’ultima nefandezza provocata in località “La Leonessa” di Cerreto Sannita.

Più e più volte ho portato all’attenzione delle gravi aggressioni che si sono succedute negli anni su quell’area con le quali sono state cancellate indelebilmente le evidenze di nuclei di civiltà preistoriche, Sannite e medievali. Svariati ritrovamenti effettuati dell’atropologo di Guardia Sanframondi Abele De Blasio che rinvenne nell’area la sepoltura di un guerriero Sannita completa di armatura nonché i ritrovamenti e gli studi approfonditi effettuati dall’illustre cerretese dott. Domenico Franco che hanno confermato l’area della Leonessa come luogo generatore di una vita antropica urbanizzata.Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Non era difficile, infatti, rinvenire sul luogo, prima dell’intervento devastatorio delle ruspe, utensili in selce come scuoiatoi o punte di frecce e di lance per la caccia. La presenza di una cappellina di epoca longobarda dedicata a San Michele Arcangelo da prova che anche in Cerreto Sannita fu forte il Culto Micaelico. Lo stesso luogo fu sede dell’Università di Cerreto e, successivamente, dimora del Vescovo di Cerreto Sannita Biagio Caropipe. Ancora sono evidenti piccolissimi frammenti della sua antica abitazione. La Leonessa, quindi, è un luogo che per valorizzarlo e tutelarlo doveva rimanere intatto così com’era.

Ed invece, nella loro perversa frenesia di “appaltare-cementificare-modificare-stravolgere” aree preziose sotto il profilo storico-ambientale, l’amministrazione Barbieri\Santagata ha pensato bene di intervenire pesantemente sulla Leonessa. Un progetto venduto come “Tutela e valorizzazione” ma che nella realtà si è concretizzato intervenendo in modo pesante ed indiscriminato cancellando definitivamente quelle stratificazioni che erano il vero monumento alla memoria storica della nostra gente e delle nostre antiche culture. Ma il tempo è galantuomo e cominciano ad emergere tutte le criticità da me denunciate negli anni passati. Infatti recandosi nei pressi della Leonessa e scendendo verso la Fontana Sant’Angelo, ci si imbatte (o meglio ci si imbatteva) in una costruzione in pietra a vista e cemento formato da tre pilastri tronco-piramidali alti oltre due metri che erano da supporto a tre pilastrini in legno multistrato di abete che sostenevano un’enorme tettoia in legno.

Da uno dei gazebo installati nei pressi si legge:”Nel 2008 l’amministrazione Comunale di Cerreto Sannita volle per l’area naturalistica della Leonessa interventi di “Restauro del patrimonio storico-architettonico e ambientale” ecc….”. Da quello che resta, come si vede dalle foto, il “restauro dell’area naturalistica” è diventato un altro monumento allo spreco ed alla devastazione frutto dell’insana azione dell’amministrazione Barbieri\Santagata che ha deturpato un luogo incantevole intriso di storia. Ora la tettoia (come si può vedere dalle foto – clik sulle foto per ingrandire )  giace a terra, ribaltata su se stessa con i pilastri in legno che la sostenevano marciti e spezzati.

Non ci voleva certo un ingegnere o un architetto per capire due cose fondamentali che anche un bambino avrebbe potuto immaginare: 1- il legno, specialmente le travi in multistrato di abete, esposto alle intemperie marcisce; 2- una tettoia con falde così ampie con il vento che tira lassù non poteva che fare “l’effetto vela” e provocarne il ribaltamento. Quindi, in fase di progettazione e scelta dei materiali, non si è tenuto conto di questi due elementari fattori strutturali e costruttivi che potevano evitare il ribaltamento. La fortuna ha voluto che non vi erano persone nei pressi nel momento del crollo perchè poteva succedere una tragedia. Una struttura costata alcune centinaia di migliaia di euro che ora giace lì come uno dei tanti monumenti allo spreco ed alla devastazione prodotti dall’amministrazione Barbieri\Santagata. Ora la domanda sorge spontanea: Quella struttura rimarrà lì in quelle condizioni come monumento allo spreco di danaro pubblico oppure si cercheranno le responsabilità dirette dei politici, dei progettisti, dei tecnici o della ditta costruttrice a cui si chiederà il risarcimento?” Non vorrei che i costi relativi alla eventuale riparazione ricadessero, ancora una volta, sui cittadini cerretesi che già pagano salatamente l’allegra gestione “creativa” (e clientelare) dell’amministrazione Barbieri\Santagata e Santagata\Barbieri. Penso che Cerreto Sannita meriti una gestione amministrativa più seria e responsabile rispetto alle amministrazioni “stile Attila” di Barbieri e Santagata ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Ora aspetto di vedere che altro combineranno a Fontana Paradiso e Fontana Tascetara! Continua………..

Cerreto Sannita, 10 aprile 2011 Giuseppe Fappiano, Associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto”

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