Ricordi sfumati ma sempre piacevolidi Aldo Maturo. Enza ricordo anche io la maestra Bice – Bice Boccagna per l’anagrafe – che abitava nel villino di Via Roma confinante con la casa della famiglia Maietta, quasi di fronte all’avvocato Carlo. Sulla strada c’erano due austere colonne in muratura, un grosso cancello in ferro battuto superato il quale si percorreva il vialetto che dopo una ripida salita portava al villino, una costruzione d’inizio secolo (XX) di certo legato a tradizioni nobiliari.


La maestra Bice era amica di famiglia perché collega di mia zia Ester Formichella. Credo che Bice Boccagna vivesse da sola in quel villino. Bruna,graziosa, elegante, sorridente, la vedevo passare sotto casa al mattino per andare o tornare da scuola, chiacchierando sottobraccio con mia zia o con al fianco il maestro Ettore Marcarelli, anche lui single, che tutte le mattine veniva a scuola a piedi benché abitasse al “Casino Iannotti”, laggiù al curvone di fronte all’Agip.

Con il maestro Mario Ciambrelli, il maestro Ubaldo Cusani e la signora Sparano sono stati forse gli insegnanti storici di quegli anni e sui loro banchi di legno sono passate generazioni di telesini.


Ricordi sfumati ma sempre piacevoli perché legati alla bellezza dell’infanzia e di un mondo allora fatto di piccole cose.

Aldo Maturo 1169 letture al 31/12/2012

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3 Commenti

  1. Meraviglioso,poetico viaggio,nei ricordi…tra voi…spero continui questo viaggio che ci aiuta trovare e ritrovare parti di noi stessi e della nostra memoria piu’profonda…spiritualità come DNA dell’anima,chiamata efficacemente dalle filosofie orientali Dharma.Grazie Lia Buono.

  2. Non ho dimenticato il maestro Ciambrelli delle mie elementari. Ho ri-trovato attraverso questo scritto la mia infanzia ed adoloscenza vissuta nelle strade del mio paese natale Telese (non ancora “Terme”).
    Grazie a tutti voi
    G. Mauro

  3. Del maestro Mario Ciambrelli ricordo solo il suo sadismo nel punirci con le sue bacchette, per anni ho avuto incubi, vorrei solo cancellare dalla mia mente quegli anni tremendi, non lo perdonerò mai per il male che mi ha fatto, avevo la testa piena di bernoccoli per le bacchettate che mi dava in testa.

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