Per Amore della Veritàdi Tonino Bartone. (Sindaco di Puglianello) A distanza di qualche giorno dalla pubblicazione sul vostro sito di un articolo a firma della signora Mariapia Cutillo che per contenuti e toni ha guadagnato una posizione di rilievo all’interno della sezione “Top Settimana” trovo inevitabile una replica, chiarificatrice ed equilibrata al fine di evidenziare la assoluta infondatezza di quanto maldestramente si vuole denunciare.

Esordire con un titolo ad effetto ‘Dalla Vocem (padella) alla R.M.B. (brace-ceneri)’ procura indubbiamente attenzioni e visibilità a chi lo sottoscrive. La signora Cutillo non è sicuramente insensibile a questo tipo di ribalta. Se non fossero riportate macroscopiche inesattezze, ripeto, Le avrei consentito di vivere questa dimensione, senza intervenire nella dialettica, lasciandola alla valutazione di quanti ritengono a ragione o a torto che la nuova frontiera della salvaguardia e sostenibilità dell’ambiente passa attraverso la teoria del “No waste (obiettivo Zero Rifiuti)”.

Non è mia intenzione addentrarmi nelle varie scuole di pensiero che si confrontano sul problema rifiuti o più in generale della sostenibilità ambientale. È sicuramente mia intenzione tracciare il percorso che ha portato il consiglio comunale di Puglianello ad avviare un sereno e rispettoso ragionamento e confronto in materia ambientale. Ragionamenti e confronti consumati nell’aula consiliare attraverso regolari convocazioni, protocollate, concluse con la redazione di regolari verbali (Nell’immaginario della signora Cutillo la sede comunale è sinonimo di luogo segreto, inaccessibile al pubblico).

In questi ragionamenti siamo partiti dal piano provinciale rifiuti approvato in consiglio provinciale e condiviso da tutti i sindaci. Tale piano è basato su un dato ineludibile: NO ALLA TERMOVALORIZZAZIONE E SOSTEGNO ALLA DIFFERENZIATA SPINTA. Quest’ultima, non sono io a sostenerlo, non arriverà mai al concetto utopico di Rifiuti Zero. Il ricorso all’impiantistica per il trattamento dei rifiuti da avviare a recupero o discarica diventa una scelta obbligata. Muovendoci lungo tale direttrice e ritenendo che il pre-trattamento dei rifiuti prima del loro conferimento definitivo in discarica o la valorizzazione degli stessi quale materia prima seconda, siano attività non certamente illecite o illegali, abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su una serie di impianti che nel rispetto del piano provinciale rifiuti (privilegiare gli impianti di trattamento a freddo dei rifiuti) e della normativa in materia ambientale potessero trovare allocazione all’interno del nostro piano di insediamenti produttivi.

La nostra linea metodologica è stata impostata sin dall’inizio sui criteri della trasparenza e della partecipazione. Basterebbe far riferimento alla bozza della lettera di risposta alla manifestazione di interesse pervenuta dalla RMB, lettera che la maggioranza ha consegnato al gruppo di minoranza al fine di recepirne indicazioni migliorative (….mi sembra che siamo ben lontani dal tentativo di estorsione della firma ad alcuni consiglieri). Si tratta di una bozza di lettera di intenti….lettera relativa alle nostre esplicitate intenzioni di avviare con la RMB un percorso chiaro, attraverso la partecipazione della gente, la costituzione di un comitato, per lo studio ed approfondimento della problematica inerente il recupero e trattamento dei rifiuti.

Queste intenzioni consegnate all’attenzione della signora Cutillo, il cui stile e la cui esuberanza sono conosciutissimi in Valle Telesina, sono state interpretate (…eppure bastava solo leggere) a suo piacimento, al punto che, le è sfuggito l’intento fondamentale della lettera: fissare in modo esplicito nel rispetto della democrazia, dell’informazione, della partecipazione della comunità e del confronto con un comitato civico locale il percorso teso unicamente allo studio ed approfondimento della problematica inerente il recupero e trattamento dei rifiuti sul territorio di Puglianello. Queste sono le intenzioni del Consiglio Comunale di Puglianello.

Per evitare che in un prossimo futuro possano ripetersi questi tentativi di disinformazione partecipo alla Cutillo e ad uno sprovveduto cittadino di Puglianello (…ben noto!!!) che l’amministrazione comunale sotto forma di delegazione (maggioranza e minoranza) si porterà nei prossimi giorni e mesi presso alcuni impianti di “pre-trattamento” rifiuti al solo fine conoscitivo. I primi impianti ad essere visitati saranno:

    1. la R.M.B. Spa di Polpenazze Del Garda che si occupa di recupero e trattamento di rifiuti (www.rmbspa.com) e quindi anche del recupero dei metalli dalle ceneri pesanti degli inceneritori e valorizzazione della frazione fine presso impianti di produzione del cemento.
    2. Romagna Compost nei pressi di Cesena (www.gruppoHera.it) che si occupa di compostaggio e che rappresenta l’ultima evoluzione realizzativa per aver tra l’altro ricevuto il premio innovazione all’Ecomondo di Rimini.

Trattasi gentile signora Cutillo di impianti di pre-trattamento rifiuti e non di impianti di smaltimento rifiuti. La differenza, se non sei in malafede, dovrebbe essere a te e allo sprovveduto locale ben chiara. A Puglianello non ci sarà alcun impianto di smaltimento e quindi nessuna discarica. Chi è animato da protagonismo (quantunque basso) dopo una sortita del genere avrebbe dovuto trovare appagamento. La signora Cutillo è un personaggio speciale, la scena la deve conquistare in modo forte. Dubitando, quindi che il clamore della sua personale denuncia non producesse l’auspicato effetto ha pensato di partorire un’altra menzogna.

Riporto in modo integrale un passaggio dell’articolo con cui ipotizza sempre su Puglianello il perfezionarsi di un ennesimo scempio.

“Sempre sul territorio di Puglianello , tra l’altro, si parla con sempre maggior insistenza di un altro mega impianto di digestione anaerobica per lo smaltimento dei liquami zootecnici, ricorrendo, ancora una volta, alla combustione ed all’innato fiuto della politica locale a servirsi di queste situazioni a metà fra esigenze reali e speculazioni pagate da noi cittadini”.

Valga il vero

Nell’aula consiliare del comune di Puglianello (luogo segreto?) circa due mesi fa con la dirigenza della Coldiretti provinciale e alla presenza di una costituenda cooperativa composta da undici allevatori locali (sette di Puglianello, il resto tra Amorosi, Faicchio e San Salvatore Telesino) si è discusso della opportunità di trovare una soluzione all’annoso problema dello spandimento dei liquami zootecnici. L’incontro ha portato ad individuare un mini impianto di biogas che diventa sempre più una scelta auspicabile per i seguenti motivi:

    1. Si avrebbe l’abbattimento totale delle emissioni di sostanze odorigene, che altrimenti si sprigionerebbero a causa dello spandimento sul suolo agricolo dei liquami.
    2. Si evita il potenziale inquinamento della falda acquifera per effetto per percolamento dei liquami, cosa assai frequente quando si attua lo smaltimento dei refllui nei terreni agricoli di pianura di origine alluvionale, caratterizzati in genere da notevole permeabilità.
    3. Per l’azienda si completa un ciclo produttivo-economico decisamente favorevole sotto il profilo ambientale.
    4. Aiuterebbe le nostre aziende agricole ad essere in linea con la normativa regionale e nazionale, in materia di rispetto ambientale che disciplinano lo smaltimento dei reflui zootecnici.

Nel mini impianto a biogas di proprietà dei nostri allevatori, i reflui vengono immessi nel digestore, all’interno del quale, causa l’assenza di ossigeno, si arriva alla decomposizione con l’ausilio di batteri senza ricorrere a processi di combustione. Questo processo porta semplicemente alla produzione di biogas, contenente metano. La verità è ben lontana da quella maliziosamente e maldestramente fornita dalla signora Cutillo (incontri segreti e mega impianto con combustione). L’unica combustione cui finora abbiamo assistito è quella sprigionatasi nella sua mente.

Volendo chiudere senza eccessiva polemica questa mia doverosa precisazione vorrei ricordare alla signora Cutillo che il mio percorso politico alla guida di questa meravigliosa comunità unitamente alla esperienza maturata in qualità di presidente all’interno del Consorzio Bn2 non possa subire il suo ingeneroso giudizio forse superficiale e sicuramente viziato da una eccessiva dose di antipatia che, posso dare ampie assicurazioni, è reciproca. Tanto dovevo, per amore della verità, ai miei cittadini che per anni hanno ritenuto il mio volto e la mia storia degni di guidare questa comunità.

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2 Commenti

  1. Egr. Sindaco Bartone,
    il comunicato di Cittadini in Movimento e Comitati Civici di San Salvatore T. e Guardia S. (non di Maria Pia Cutillo, alla quale Lei si rivolge), è certamente duro, ma non ci sembra che fosse infondato, dato che nella sua stessa replica i timori da noi espressi sono stati pienamente confermati.
    Di sicuro abbiamo il merito di averLa costretta ad informare tutti i cittadini della Valle Telesina di quello che Lei e la sua maggioranza consiliare di Puglianello, state preparando (in effetti è proprio in questo modo che, nell’ormai lontano 2004, iniziò la storia dell’impianto Vocem a San Salvatore Telesino).
    Non ci risulta che abbiate fatto un’assemblea pubblica per informare tutti i cittadini, né, tantomeno, che abbiate ritenuto di chiedere Loro che cosa ne pensano, né avevate preso l’iniziativa di pubblicare un semplice comunicato stampa.
    Prendiamo atto che avete informato i consiglieri di minoranza in un consiglio comunale: le possiamo chiedere di pubblicare su internet, sul sito istituzionale del comune, la relativa delibera, e il verbale con i vari interventi, e la convocazione, e magari tutti i documenti che già vi sono stati sottoposti dalle imprese proponenti?
    Nello spazio internet del comune di Puglianello sul portale asmenet, ad oggi, non c’è alcuna informazione sulle iniziative da Lei celebrate pubblicamente solo dopo la nostra segnalazione.
    Le ricordiamo anche che quando è venuta fuori la vicenda Vocem, i comuni di Puglianello e Amorosi, giustamente, sono intervenuti nella procedura, criticando con decisione l’amministrazione do San Salvatore Telesino, in quanto certamente coinvolti dall’impianto: non crede che ora Lei debba informare anche i cittadini dei comuni limitrofi?
    Nel merito, Le contestiamo che l’opzione rifiuti zero non è un’utopia, come Lei cerca di far credere, ma è un risultato concreto già sostanzialmente conseguito in diversi comuni, grazie all’azione illuminata degli amministratori locali e di imprenditori capaci. Vedelago ed il consorzio priula sono solo l’esempio più noto, non a caso “evocato” anche dal piano rifiuti provinciale, ma ci sono anche degli amministratori locali vicini a noi che ci credono: La invitiamo a venire con noi il prossimo 18 marzo – ore 18.00 – a Camigliano http://www.comunedicamigliano.it/portale/index.php?option=com_content&view=article&id=137:aspettando—–zero-in-condotta&catid=42:avvisi&Itemid=135 (ma probabilmente faremo un’analoga iniziativa nella mattinata dello stesso giorno anche a San Salvatore Telesino, dove in soli due mesi dal riavvio della differenziata porta a porta dopo l’uscita dal consorzio BN2 siamo arrivati al 70%).
    Solo che alcuni imprenditori, e soprattutto la criminalità organizzata, non hanno nessuna intenzione di mollare l’affare rifiuti (ieri e oggi le discariche, domani i grandi impianti di trattamento e gli inceneritori), senza curarsi dei danni alla salute (e alla tasca) dei cittadini, grazie alla complicità, a volte ingenua, a volte più consapevole (e colpevole), degli amministratori.
    Ma nemmeno noi cittadini abbiamo intenzione di rinunciare al nostro diritto alla partecipazione, e ad esprimere le nostre opinioni, e critiche, se necessario, a fare le nostre proposte alternative, ad esercitare un controllo sull’operato dei nostri rappresentanti politici, di cui, e non è colpa nostra, riteniamo di non doverci più fidare ciecamente.
    Per Cittadini in Movimento (http://transizionesst.blogspot.com)
    Pierluigi Santillo, Francesco Pascale, Rocco Minicozzi, Angelo Romano, …

  2. Se la gestione della raccolta differenziata, per di più con il porta a porta (!!!), arriva nel mio paese al 20% durante il periodo Consorzio BN2 con notevole balzo della TARSU ed ora, senza neanche fare troppa fatica si arriva prossimi al 70%, non mi meraviglio di sentire da chi presiedeva tale consorzio che si tratti di un’utopia.
    Bando alle scaramucce.
    Sull’incenerimento e sul trattamento dei rifiuti speciali, sarebbe il caso di dare un’occhiata in giro: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/07/inceneritori-le-verita-nascoste/95799/.
    Poi, dopo aver fieramente avversato l’incenerimento in casa propria (Puglianello in testa), anzichè cercare alternative virtuose in termini economici, occupazionali ed ambientali nella direzione del recupero totale della materia, dove ci si va ad infilare ? In un impianto di trattamento delle ceneri e dei residui degli inceneritori…Avevano ragione i bergamaschi a dirci che eravamo poco lungimiranti…

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