Lettera alla maestra Bicedi Lia Buono. (anni scolastici 1949-1954). E’ un breve scritto di mia madre e una pagina di storia telesina.

Oggi come non mai ti sto pensando Maestra, coltivasti nel cuore e nella mente, della bambina che vive in me,l’amore per l’Italia tutta. Come in una bella favola raccontasti l’arme e gli eroi, le battaglie del risorgimento, il tutto intriso di ideali sacri e puri in cui tu credevi e come i testi scolastici di allora raccontavano. Insegnasti a noi,allora tuoi alunni, a cantare “Addio mia bella addio”, “Va o pensiero” e l’inno di Mameli.

Leggesti per noi il libro cuore e, anche se le verità storiche hanno mostrato, piu’ avanti nel tempo: la spedizione dei Mille come una campagna di conquista ideata da Cavur; che l’eroe dei due mondi non mantenne le promesse fatte ai contadini del sud; che con la fantomatica unità d’Italia il sud veniva letteralmente saccheggiato dallo stato sabaudo e diveniva una sacca di mano d’opera per il nord; che per questo i figli del sud all’epoca emigrarono in massa, che divenimmo un poco tutti briganti.

Nonostante cio’ io ti dico grazie per aver coltivato nel mio cuore l’amore e l’ideale di patria, anche se a questa patria unita la nostra terra ha pagato e sta pagando il prezzo piu’ alto. Il barbaro arricchito disdegna dell’unità d’Italia ma noi, figli dei sanniti e dei greci, forti del retaggio di cultura e di storia dei nostri avi, forti dell’insegnamento di maestri come te, abbiamo oggi una visione che si allarga all’Europa e al mondo e abbiamo rispetto per tutti gli uomini di ogni razza e di ogni cultura.

Viva L’Italia

Grazie maestra Enza Zotti

 1782 letture al 31/12/2012

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