di Gianluca Aceto. Stamattina, presso il Comune di Telese Terme, abbiamo protocollato la richiesta, diretta Commissione per la Toponomastica, di intitolare una strada a Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto “Iaio”, uccisi il 18 marzo 1978, a Milano a 18 anni. Sono passati trentatré anni eppure ancora non si sa il perché della loro morte.
Lorenzo Iannucci era partito da Telese per Milano all’età di 8 anni dove suo padre era emigrato per lavoro.
Nel corso delle indagini sono emerse tre piste: delitto a scopo di vendetta maturato nello scontro tra destra e sinistra; pista narcotraffico: delitto finalizzato a impedire l’uscita del libro bianco dei collettivi operanti attorno all’area del “Leoncavallo” contro l’eroina; pista di via Montenevoso: delitto maturato per la vicinanza della casa di Fausto Tinelli al covo delle Brigate Rosse.
A oggi, per la loro morte c’é una verità storica ma manca una giustizia. “Dimenticandoli li uccideremo una volta ancora”, sostiene Maria Iannucci, sorella di Lorenzo e membro attivo dell’Associazione Familiari e Amici di Fausto e Iaio (www.faustoeiaio.it)
La morte di questi ragazzi è rimasta uno dei tanti misteri italiani legati agli assassinii politici e dopo anni di indagini non si è mai arrivati ad una vera versione dei fatti che facesse emergere le vere responsabilità.
La storia di Iaio è anche la storia della sua famiglia che come tante famiglie telesine sono state costrette ad emigrare da un sud povero e chiuso intorno a meccanismi di potere che non lasciavano spazio alla dignità delle persone, quella dignità che si ottiene solo con il lavoro che rende liberi. Una emigrazione che negli anni ha portato via tante famiglie di cui si è persa la memoria.
Noi crediamo che il suo ricordo possa smuovere le coscienze intorno alla figura di un ragazzo che si è trovato non per sua volontà, in una storia sbagliata anche elevandolo a simbolo di quei tanti che sono partiti da queste terre non per propria volontà e ai quali tanto dobbiamo.
Un omicidio impunito che rivendica giustizia e per il quale sussistono diversi elementi per riaprine le indagini. Senza memoria non c’è futuro né domani, né mai.
Con l’occasione abbiamo anche ribadito alla Commissione di prestare particolare attenzione a personaggi femminili. Ci sono solo 3 o 4 strade del nostro comune intitolate a donne, e abbiamo proposto una rosa di nomi che per ragioni, culturali, storiche e sociali ci sembrano adeguate all’intitolazione. Sul nostro sito o su face book trovate i nomi proposti.
COMUNICATO STAMPA Telese Terme, 15 marzo 2011Telese Terme, 15 marzo 2011
Gianluca Aceto
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Coordinamento Associazione Sinistra Unita/Fabbrica di Nichi – Via Roma, n. 254 Telese Terme (BN)
Conoscevo bene Lorenzo perchè in estate con la sua famiglia tornava a Telese e si univa ai ragazzini dell’epoca che vivevano nel quartiere “potechelle” (ovvero botteghelle) intorno alla Chiesa per le nostre interminabili partite di calcetto in cui ci si giocava una bottiglia di aranciata da consumare prendendo in giro gli sconfitti. Non so descrivere la tristezza unita allo sgomento che noi ragazzi provammo alla notizia della sua morte violenta. Favorevole alla proposta, decisamente.