Aceto: nuova risposta alla Muccidi Gianluca Aceto. L’ennesimo documento dei comitati di San Salvatore e Guardia Sanframondi non meriterebbe nemmeno una risposta. Le accuse di mancanza di confronto e di trasparenza ivi contenute, infatti, dimostrano per davvero il grado di artificio cui può giungere la mente umana quando la si abbandona lungo perigliose praterie oniriche.

C’è tuttavia un elemento importante, che a mio avviso racchiude in sé tutta l’incompetenza di chi si erge a paladino dell’ambiente e censore del politico, senza aver mai dimostrato nulla sul campo. Mi riferisco all’affermazione secondo la quale l’impiantistica Vedelago:

a) recupera tutto l’indifferenziato;

b) è incompatibile con la discarica e con i biodigestori.

Queste due affermazioni sono semplicemente ridicole. Per l’ultima volta, pubblicamente, provo a far capire alla Mucci (e ai comitati che lei rappresenta) quello che proprio non le entra in testa, evidentemente confusa dalle navigazioni in internet che, se non corroborate da studi seri e da rilievi sul campo, rischiano di far fare brutte figure. E allora:

1) l’impianto Vedelago recupera a trasforma in materia prima seconda il 7-8% di frazione secca che altrimenti finirebbe in discarica o in inceneritore (si tratta, quindi, esclusivamente di scarti secchi destinati altrimenti alla distruzione o allo smaltimento e non di tutto l’indifferenziato);

2) tale tecnologia nulla a che vedere con i digestori anaerobici, che invece trattano l’umido, cioè una frazione totalmente diversa dal secco indifferenziato (come sanno ormai anche i bambini);

3) la discarica è ancora necessaria alla chiusura del ciclo, poiché l’obiettivo rifiuti zero, che nel piano della Provincia di Benevento ha ruolo strategico, è per sua natura tendenziale, vale a dire che presuppone investimenti e tempi di attuazione non istantanei.

 

In tutto questo, una cosa è puntare su nuovi inceneritori e nuove discariche, altra è invece strutturare un sistema diverso, che progressivamente diminuisce quello che si brucia e si smaltisce mentre aumenta la quantità di ciò che viene recuperato e riutilizzato. Mi sembra talmente evidente che doverlo spiegare in questo modo è quasi imbarazzante. Ma purtroppo c‘è chi non vuol comprendere. Lo ribadisco con una domanda: sono stato sufficientemente puntuale o devo organizzare degli stages formativi a Vedelago?

Insomma, come mi era già parso di capire in altre occasioni, la Mucci e i suoi comitati hanno in testa una paurosa confusione concettuale e pretendono pure di dare insegnamenti. Ricordo, en passant, che un’altra autorevole esponente dei suddetti comitati, nelle scorse settimane, affermava che nei digestori anaerobici si realizza combustione: barzellette. Alla professoressa Mucci, allora, mi permetto di dire che tale superficialità porterebbe alla bocciatura dell’alunno, accompagnata da un doveroso invito a studiare le cose, indagandole e conoscendole, senza limitarsi al sentito dire.

Trovo inutile replicare nuovamente alle altre sciatte accuse, che si commentano da sé e consegnano gli autori alla “gloria” imperitura, “onore” e “vanto” della Valle Telesina e del Sannio.

Un ultimo consiglio ai membri dei citati comitati: ogni tanto pensate a svagarvi un po’, a divertirvi come tutte le persone normali, finanche a immaginare che esistono persone perbene, come voi, che perseguono i vostri stessi obiettivi e non necessariamente, quando occupano ruoli pubblici, lo fanno per fregarvi il futuro e intascare tangenti. Persone a cui va riconosciuto il diritto di difendere le proprie idee e metterle alla prova dei fatti, e anche il diritto di sbagliare, quando esso è esercitato in buona fede. Dato questo terreno, mi sia permesso, la mia storia personale e politica è da sempre a disposizione per confronti e verifiche.

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4 Commenti

  1. Non la seguo sui toni, mi pare sia superfluo farne dei commenti ulteriori. Sarebbe stato il caso che anzichè adottare un atteggiamento di sfida e di competizione (con dei cittadini, tra l’altro) ci fosse stata un’occasione di confronto, che so, magari mediante il famigerato FABENE per parlarne con metodo. Del resto varie volte abbiamo sottoposto dei documenti da cui far partire una discussione con lei (tutti rigorosamente rimasti lettera morta):
    1) http://www.box.net/shared/xful5c49yz
    2) http://www.box.net/shared/0pivycdyek

    Quando si parla di trattamento meccanico-biologico (TMB) non si parla di un impianto modello Vedelago TMM (trattamento meccanico manuale), quindi nulla a che vedere con l’impianto citato nel piano provinciale di BN (ed è una delle domande critiche che le ponevamo: perchè associare Vedelago ad un TMB ?). Quando si parla di digestione anaerobica mi deve spiegare come avviene la produzione di energia elettrica in assenza di combustione del biogas prodotto. Quando si parla di rifiuti zero si parla anche di riduzione, come lei ben spiega nel suo piano, ma rimasto tutto sulla carta finora, nonostante non si debba parlare di onerosi investimenti in impianti. Non vi è traccia di accordo coi Comuni per capire i margini a loro disposizione per una gestione autonoma e potenzialmente molto più efficace di una gestione centralizzata. Potremmo stare a tirarci il 3-5% per interpretare esattamente il livello di recupero della materia garantito da un impianto modello Vedelago (chiedere ai Comuni del consorzio Priula in Veneto serviti dalla Poli), ma tanto in Provincia di BN per adesso non si parla ancora di niente se non di chi è più bravo a scuola.
    Cordiali saluti

  2. Caro Gianluca,
    quando ti leggo penso sempre “ una risata ti seppellirà…” Solo con allegria si possono leggere certi insulti.
    Immagino adesso sei molto più soddisfatto di prima, convinto di averci “dato” cio che meritavamo.
    Ma sei serio o semplicemente sovraffaticato? Rileggi qualche volta ciò che scrivi o il personaggio ha preso il posto della persona? Te la prendi con cittadini che, guarda caso, vorrebbero una discarica chiusa e un ciclo rifiuti non “integrato” e non si accontentano di vuoti comunicati che scendono a pioggia senza che nel quotidiano si avverta il benché minimo cambiamento sostanziale.
    A te abbiamo chiesto democrazia e partecipazione, mica al primo fascistello di turno in provincia ma tu preferisci scriverci note saccenti ed arroganti. Minacci querele verso chiunque, anche verso ignoti…
    Non voglio dilungarmi oltre perché terrorizzata da ciò che potresti rispondermi, so bene di essere alquanto vulnerabile, ma davvero non so quali possano essere i tuoi problemi per lasciarti andare in un’aggressione verbale verso Marilina in questo modo squallido, ben sapendo che i nostri comunicati sono scritti a tante mani e c’è poi chi lo invia…
    Volevo anche rassicurarti sulla nostra vita personale, certo non possiamo né goderci la vita come te né essere altrettanto felici. Ma ce la caviamo. Non credi di esserti, anche in questo caso, lasciato un po’ andare Assessore?
    Colgo l’occasione per ricordare a te, ed ai nostri lettori, che . “…l’umido, cioè una frazione totalmente diversa dal secco indifferenziato (come sanno ormai anche i bambini);…”anche noi lo sappiamo, al limite non lo sanno nel comune in cui sei vicesindaco e assessore all’ambiente e i comunicati stampa sono a volte un po’ confusi sull’argomento.
    Nello stesso comune non si fa raccolta differenziata “ vera”, il secco dall’umido, appunto, quella che tanto pubblicizzi nei comunicati. Ma so bene che non ho né le tue doti, né le dovute conoscenze dei motivi che ti costringono a rimandare questa buona pratica tante volte annunciata.
    E, come hai suggerito a Marilina, dovrei essere bocciata. Soddisfatto? Magari anche a te però, qualche volta, potrebbe far bene “una ripassatina”. Fa bene a tutti. Non fai una bella impressione cosi pallido ma sempre tanto tronfio e arrogante.
    Nel Piano Rifiuti comunque, ultima edizione, non compare mai la sigla TMM ma sempre TMB. Il tuo ultimo commento ci ha spiazzati. Eppure fai ancora confusione tra le 2 sigle.
    Forse hai dato disposizioni, a chi lavora per te, che non sono state eseguite; forse anche tu qualche volta “pensi ad una cosa e ne fai un’altra”. Come in questo caso: vorremmo il TMM e tu parli invece di TMB. Punto da non sottovalutare, lo dice spesso anche Carla Poli.
    Le pagine, (per facilitarti la verifica) sono: 132, 134, 150,
    151… “ I sistemi di TMB non sono nuovi. Nelle loro forme più primitive, li possiamo considerare come un’evoluzione di base rispetto agli impianti di compostaggio di rifiuti indifferenziati di vent’anni fa.” (!)
    152 ,153,
    154 (Come funziona un TMB per Gianluca Aceto)
    155 (un TMB + Vedelago…wow).
    http://www.youtube.com/watch?v=G4s8KYhip5Y&feature=related
    Per quanto riguarda Vedelago… “I rifiuti che non hanno caratteristiche sufficienti per essere direttamente utilizzati come materie prime secondarie subiscono un trattamento di riduzione, estrusione e granulazione ottenendo un granulato plastico di varie dimensioni atto ad essere impiegato nell’industria plastica di stampaggio e in edilizia.”,dopo aver destinato ai vari consorzi di filiera tutto il riciclabile, e al compostaggio tutto l’organico, tutto il resto può essere estruso ( nel capannone A2 di Vedelago o degli impianti che stanno nascendo in Italia sullo stesso modello…). Le citazioni e il link non sono dirette a te, ovvio, tu sai bene tutto questo ma ti diverti ad imbrogliare le carte.
    Il viaggetto a Vedelago lo faccio volentieri però, se lo paghi tu, ma la prossima volta che viene Carla Poli potresti semplicemente invitarci e potremmo discutere di tutto questo in pubblica assemblea.
    Non capisco cosa ti infastidisce in questo nostro sciatto insistere nel chiedere partecipazione, dibattiti, condivisione, pubbliche assemblee, bla, bla, bla..non era quello che chiedevi sempre anche tu? Ma dimenticavo che sei cresciuto, con una sedia da difendere.

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