
di Giuseppe Pacelli. Versi cialtroni senza vergogna e per questo merito la gogna …
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Versi cialtroni senza vergogna
e per questo merito la gogna
Commento acuto e rime impudenti
ed a seguire alcuni versi stridenti
Ed allora metto in rima un poema
così non rischio l’ anatema
Per omaggiare questa politica senza effetto
di questo paese a me tanto prediletto
Vecchi politicanti e giovani intraprendenti
si proponevano tutti sorridenti
Davanti a platee poco concentrate
ma piuttosto affamate
Due compagini simili e differenti
esponevano i loro proponimenti
Cercando di persuadere fortemente
tutta quella gente un po’ diffidente
Le polemiche si son fatte accese
seminando pure delle offese
Ognuno cercava alleanze influenti
pur di conquistare quei posti di dirigenti
Venne il giorno del giudizio elettorale
ed ogni elettore espresse il suo individuale
C’è chi lo fece per interessi personali
ed altri per seguire i propri ideali
Altri lo fecero credendo ciecamente
ad ogni singolo contendente
Altri ancora ingiustamente hanno votato
perché il proprio voto hanno barattato
Chi diede la fiducia con quella croce
in cuor suo vi nominò suo portavoce
Al conteggio dei voti senza calcolatore
ognun sperava di essere il vincitore
Quando il verdetto fu assicurato
si conobbe chi ricevette il mandato
Mentre i vincitori entusiasti festeggiavano
altri il perché della sconfitta si domandavano
Or non restava che guidare il paese
verso una crescita che era palese
Ma disattesa e stata la speranza
annunciata da questa maggioranza
E pur la minoranza in questa situazione
a tolto ogni speranza di comunicazione
O maggioranza fa che questo paese sorridente
cresca per noi e per ogni nostro discendente
O minoranza fai sentire la tua voce
e di questa gente fatti portavoce
O popolazione dai la tua partecipazione
per uscire da questa mesta condizione.
Pacelli Giuseppe