
di Carlo Franco. (da Realtà Sannita n° 3 Febbraio 2011) Solo mezze verità per il Polo Scolastico di Telese. La gente è frastornata e non capisce perché questo annoso problema non viene risolto. Anche la speranza ora sembra perduta. Il polo scolastico infiamma gli animi dei politici telesini in questo momento.
Ma, nello stesso tempo, avvilisce e mortifica quanti credevano nella sua realizzazione in tempi (relativamente) brevi.
La vicenda si è ingarbugliata al massimo ed ora, oltre al danno c’è (o meglio, ci sarebbe) anche la beffa di non capire neppure come sono andate le cose e se fino ad oggi si è detto il vero o si è bleffato.
Di fronte a questa situazione di stallo, con gli studenti che scioperavano, gli insegnanti ed i genitori degli alunni che speravano, l’Amministrazione Comunale di Telese, e per essa l’assessore e vicesindaco Aceto, ha sempre sostenuto che con l’avvicendamento della nuova amministrazione regionale, con la successione cioè di Caldoro a Bassolino, questo progetto del polo scolastico a Telese aveva subito lo stop.
“Il polo scolastico si farà, e se la pratica messa in campo finora dovesse essere fermata, perché non ci sarebbe la volontà politica della nuova giunta regionale, io mi impegno a trovare altra soluzione per realizzarlo” aveva sostenuto qualche tempo fa il sindaco Garofano.
La comunità telesina e quanti altri sono interessati al problema erano quindi sintonizzati su questo impegno del primo cittadino telesino e speravano in buone notizie da un momento all’altro.
Invece, è deflagrata all’improvviso la bomba politica della opposizione comunale guidata da Peppino Di Cerbo.
Prima con toni morbidi ma poi, via via sempre con maggiore veemenza, le accuse di incapacità all’Amministrazione Comunale, e per essa in modo particolare all’assessore Aceto, si sono fatte sempre più dure e circostanziate.
Da ultimo, con un pubblico manifesto dai termini di scontro politico vero e proprio, quasi quasi si afferma che l’assessore Aceto non ha detto il vero quando riferiva del positivo andamento dell’iter burocratico del progetto ma che in verità non c’è nulla, né finanziamento né altro che possa far pensare ad un esito positivo della pratica.
A questo punto, le accuse sono così pesanti che richiederebbero una precisazione circostanziata (e non in stile burocratese come quella dell’assessore provinciale Palmieri di qualche giorno fa) di come si è snodato l’iter di questo progetto da parte dell’Amministrazione Comunale della cittadina termale perché la opinione pubblica è confusa e frastornata, ma nello stesso tempo vuol sapere come stanno effettivamente le cose.
Una cosa però si è già capita, purtroppo, ed è che la possibilità di avere una nuova sede per gli studenti di Telese e dell’intero omonimo comprensorio è compromessa, si è di nuovo allontanata, o persa di vista addirittura.
La minoranza di Di Cerbo ha chiesto agli uffici regionali di essere ricevuta ed aggiornata, dopo di che, alla luce di quanto verrà fuori in termini di chiarezza “offre la sua disponibilità per soluzione di questo problema che sta tanto a cuore alla comunità locale”
Carlo Franco
A mio modesto avviso questo intervento si inserisce magnificamente nella serie “nessuno parla chiaro e tondo”.
Infatti non chiarisce se c’è qualcuno che mente e, nel caso, chi.
Non chiarisce (o forse lo chiarisce troppo) il pensiero dell’autore.
Non chiarisce se nella questione che dura da anni (mio figlio era ancora al liceo, e oggi e al terzo anno di università) ci siano, e quali eventualmente siano, interessi privati da difendere.
Insomma si alza un bel polverone, come nella migliore prassi politica degli ultimi tempi, ma che non aggiunge nessuna concretezza sul piano giornalistico, come invece sarebbe naturale aspettarsi dall’autore.