San Salvatore Telesino. C’era una volta… la politica!di Giuseppe Creta (Gruppo consiliare di minoranza di San Salvatore Telesino). La “nuova” amministrazione rammaricata per non aver potuto “spazzare” il “passato” ha mal pensato di demolire le fondamenta di quanto costruito dallo stesso….”passato”.

In meno di un anno, infatti, è stata disgregata la struttura amministrativa del Comune per…. dare una svolta al “passato”.

In realtà il vero ed unico obiettivo perseguito era unicamente quello di  giungere al più presto alla gestione diretta della cosa pubblica da parte di singoli assessori comunali per avere maggiori “poteri” finalizzati alla cura della propria immagine da presentare alla prossima tornata elettorale del 2014.

L’obiettivo è stato raggiunto!

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad uno squallido teatrino della politica mediante la costituzione di gruppi all’interno della maggioranza con l’unico scopo di occupare “poltrone” e  guadagnare maggiori e migliori “posizioni” rispetto all’amico-nemico.

La struttura dell’Ufficio Tecnico Comunale, costruita dal Sindaco Pacelli nell’immediato periodo post-terremoto e così mantenuta dal successore, prestata finanche ad altri Comuni per riconosciuta competenza e validità, è stata demolita in meno di un anno per la sete di “potere” di qualcuno.

La riprova è data dal fatto che un qualificato e capace funzionario è emigrato in altro Ente dopo ben 30 anni di servizio.

La vacanza di questo posto è stata assunta come alibi per emanare i  decreti di nomina di quattro assessori a “Responsabili del Servizio Tecnico – Manutentivo” emessi dal Sindaco.

A tanto si è aggiunto un altro mero pretesto consistente nel “risparmio” derivante dalla mancata corresponsione delle indennità ai funzionari sostituiti (sic!) dagli assessori.

Le giustificazioni addotte però si sono dimostrate ben presto delle mere fandonie, sia perchè si continua a pagare un Direttore Generale, che per norma è il vero ed unico responsabile di tutta la gestione dell’Ente, sia perché, cosa più sconcertante, dopo aver concesso il nulla osta al trasferimento presso la Provincia di un funzionario dell’Ufficio Tecnico, se ne chiede, dopo appena un mese, il prestito per il completamento delle pratiche avviate dallo stesso, con tutte le spese annesse e connesse di gran lunga superiori alle indennità risparmiate.

Ci si chiede: ma gli altri tecnici in servizio e gli assessori nominati nuovi Responsabili del servizio non erano “capaci” di completare “l’istruttoria” di quelle pratiche tecnico-amministrative lasciate in sospeso dal funzionario emigrato?

Al lettore ogni riflessione e commento!

A San Salvatore, un paese di poco più di 4000 abitanti, da tre anni a questa parte succede di tutto e di più. Gli amministratori si accapigliano per avere o dare un posto di “potere”, pur pagando un “direttore generale”, che la legge individua come unico responsabile dell’apparato gestionale nel suo complesso.

A San Salvatore il “potere” maggiore o minore di un assessore o consigliere rispetto all’altro è stato l’obiettivo preminente, altro che mirare al risparmio o al bene comune.

A San Salvatore Telesino, a differenza degli altri Comuni, in barba alla tanto decantata “democrazia”, i diritti del cittadino, l’atto dovuto, sono stati assoggettati ad una….. “concessione”!

Un costume mai indossato  dalle “passate” amministrazioni che si sono succedute al Comune di San Salvatore Telesino.

E questa sarebbe  la differenza tra il “nuovo” ed il “passato” !!! ???

In men di tre anni, il personalismo e la sete di “potere” dei “nuovi” amministratori sono tornati alla ribalta anteponendo i loro interessi, ora come nel 2008, a quelli della collettività, in proiezione del 2014, anno delle prossime elezioni!

Il Sindaco assiste impassibile ed indifferente allo scempio che si sta consumando in danno di tutta la cittadinanza pur di continuare ad occupare una poltrona.

La realtà di oggi purtroppo è questa: nulla è cambiato in meglio, anzi, abbiamo assistito solo ad un “copia e incolla” voltato al peggio.

Il paese, dallo scioglimento del consiglio comunale, è sprofondato in un stato di coma irreversibile.

Oggi è  il Comune più anonimo della Vale Telesina e non solo.

Tale situazione dovrebbe stimolare tutti i cittadini ad un condiviso impegno e collaborazione per far si che si possa uscire dal tunnel in cui è entrata la “nuova” amministrazione e soprattutto i giovani che vogliono e sperano in un futuro migliore.

Lì, 19 febbraio 2011

IL GRUPPO DI MINORANZA

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