Vignetta contro il Papa: una santa indignazione ?di Alberto Senatore. La vignetta presentata dal disegnatore Vauro, nella puntata di Annozero del 20 gennaio, ha scatenato un vespaio di polemiche.  La causa: l’irriverente accostamento tra le presunte licenziosità di Silvio Berlusconi e la pedofilia clericale. Nel disegno, il Santo Padre parlando del premier dice: “ Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete “.

Le reazioni sono state immediate e risolute. In particolar modo, coloro che hanno come punto di riferimento spirituale la persona  di Papa Ratzinger, si sono sentiti offesi e infangati. Il quotidiano d’ispirazione cattolica Avvenire, in un duro editoriale titola:  “ Non si possono infangare i preti “. Don Maurizio Patriciello, un parroco della diocesi di Aversa scrive:   “ Sono un prete. Un prete della Chiesa cattolica. Uno dei tanti preti italiani. Seguo con interesse e ansia le vicende del mio Paese. Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bistrattata, ignorata, tenuta ai margini.    Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa ……….   Sono un prete, non sono un pedofilo.”

Condivido il rammarico e l’amarezza di don Patriciello.

Forse è proprio nelle parole del parroco che si può intravedere la causa dell’atteggiamento di Vauro. Probabilmente il vignettista, a differenza di don Maurizio, non ama né la Chiesa né il Papa. La pedofilia clericale potrebbe essere una della ragioni di questo mancato amore.

Da segnalare anche l’iniziativa giudiziaria intrapresa dal sito cattolico Pontifex, che ha presentato una denuncia, a firma del suo direttore Bruno Volpe, alla questura di Bari contro l’autore della vignetta, ipotizzando il reato di  “ offesa a capo di stato estero “. Reazione comprensibile, ma a  mio modesto parere, imbarazzante e giuridicamente sbagliata. Imbarazzante perché contraria ai principi del Cristianesimo, infatti Gesù disse:dal Vangelo di San Matteo 5: 11 -12

“ Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. “

Sbagliata per due motivi. Il primo, perché non tiene conto della sentenza n. 9246/2006 della Prima sezione penale della Corte di Cassazione, in cui viene redatta  la definizione giuridica della satira e della sua finalità. La sentenza afferma che la satira è  “ Quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. “

Il secondo motivo è la formulazione del reato. La vignetta non “ offende “ il capo dello Stato Vaticano,  ma la confessione religiosa che il Papa Ratzinger rappresenta, cioè la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Quindi, nella vignetta di Vauro, al massimo si può ipotizzare il reato contemplato nell’articolo 403 del codice penale ( Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone ), che prevede una multa da 2.000 a 6.000 euro.

Se l’obiettivo di Pontifex è questo, Vauro risponderà con un’altra vignetta.

in fede, Alberto Senatore.

Giffoni Valle Piana  24 gennaio 2011

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteIl Basket Telese cade nella tana del Savoia
Articolo successivoI Litfiba dalle origini new wave allo sputtanamento attuale

6 Commenti

  1. ma al di la della giusta citazione del vangelo di Matteo, non è che Vauro ha detto cose false o ingiuriose verso i preti…ricordo poco tempo fa le parole dello stesso Papa che si scusava per i preti pedofili…quindi il problema c’è, ma si sa benissimo che non tutti i preti sono pedofili per fortuna…per il resto è satira…a cui stanno dando più importanza di quello che merita…

  2. Gent.mo Alberto,
    vedo insiste molto sulla pedofilia clericale. Il problema c’è. Insista anche sulla pedo e pornografia minorile, dei padri verso i figli/e, dei nonni verso i/le nipoti.

    Le faccio una domanda: da dove deriva questa Sua unilaterale insistenza?

  3. Gent.mo Giovanni,
    grazie per il suo intervento,anche se mi aspettavo un commento all’articolo sulla santa indignazione di Pontifex in risposta alla vignetta di Vauro.
    Rispondo volentieri alla sua garbata domanda.
    La mia attuale insistenza, ( all’inizio era solo lo sdegno di un genitore ) è nata esattamente un anno fa, dopo la diffusione del rapporto Murphy, da parte delle autorità giudiziarie irlandesi. Nell’inchiesta governativa erano emersi violenze e abusi raccapriccianti e indicibili, ampiamente documentati dagli organi inquirenti.
    Leggendo i dettagli delle violenze, la mia coscienza di padre fu sconvolta, non riuscivo a credere alla realtà che veniva descritta nella documentazione.
    Le violenze accertate oltre 14.000 erano state tutte commesse da ministri e diaconi della chiesa cattolica, all’interno di strutture gestite o appartenenti alla chiesa cattoliche: scuole, parrocchie, colleggi, orfanotrofi.
    Questo è il motivo della mia perseveranza.
    Nella speranza di aver esaudito la sua domanda, mi permetto di chiederle come ha reagito lei dopo aver saputo del rapporto Murphy ?
    Cordialmente, Alberto Senatore

  4. Gent.mo Alberto,

    Ho letto il rapporto di cui Lei parla. La mia fede non ne è rimasta intaccata. Indignazione si. Che però viene da lontano. In effetti casi di kindsmissbrauch – casi di abusi sessuali su minori- da parte di preti CATTOLICI e PROTESTANTI erano noti già alla DPA, un’agenzia stampa tedesca, dal 1993 –può consultare il link a
    http://www.vittime-della-chiesa.it/printable/dieinitiative/dieopfer/kindsmissbrauch/index.html -il sito viene periodicamente aggiornato.

    Ma non ha risposto alla mia domanda.

    Da cristiano evangelico, pentecostale e/o metodista ADi quale Lei è:
    – Perché non si è indignato altrettanto o addirittura saltato dalla sedia nella lettura del “Terzo-quarto rapporto alle Nazioni unite sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” laddove alle pagine 89 e successivi si parla esplicitamente e con gravità di abusi su minori http://www.minori.it/files/3_4_rapporto_Governo_convenzione_Onu_0.pdf ?
    – Perché non si è indignato altrettanto nel sapere che il 70% degli abusi su minori avvengono in famiglia e solo il 23% degli abusi è ad opera di persone non conosciute -l’annuncio è stato fatto al IX Congresso Europeo di Ginecologia Pediatrica e Adolescenziale di Firenze nel 2002- ? Perché non è indignato nel sapere che il pedofilo può nascondersi nell’ allenatore dei suoi figli, nel commesso del supermercato dove generalmente fa la spesa, nel meccanico di fiducia o il medico personale? Perché non si indigna nel sapere che il pedofilo può nascondersi nel farmacista o nel panettiere di fiducia, nel cassiere della banca o nel poliziotto di quartiere? O può addirittura uscire dalle pagine web ed entrare in casa sua, nella sua famiglia?
    – Perché non si è indignato altrettanto alla campagna “E se fosse tuo figlio?” presentata a Palazzo Chigi martedì 11 novembre 2010 dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Michela Brambilla, contro il turismo finalizzato allo sfruttamento sessuale dei minori. ”Le stime ufficiali” ha affermato Brambilla “dicono che sono circa due milioni e mezzo i minori sottoposti allo sfruttamento sessuale a fini commerciali nel mondo e circa 80 mila gli italiani coinvolti nel turismo sessuale” -ha citato i dati Ecpat (“End child prostitution, pronography and trafficking”)- http://michelavittoriabrambilla.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11&catid=6&Itemid=10 ?
    – Perché non si è indignato altrettanto al sapere che dai dati emersi da uno studio condotto dall’Unicef e dal governo di Nairobi oltre 15.000 bambini provenienti dai quattro distretti costieri di Mombasa, Kilifi, Malindi e Kwale sono coinvolti nel traffico della prostituzione -hanno tra i 12 e i 18 anni e I loro clienti sono per la maggior parte europei , tra i primi posti gli italiani con il 18%, il 14% di loro sono tedeschi, il 12% svizzeri-?

    Vuole che continui? Sono esempi . Ce ne sono altri purtroppo.

    E questi -che non possono essere definiti solo esempi ma nefandezza- dimostrano che c’ è motivo di ben altra indignazione.

    Le rifaccio la domanda. La invito a rispondere sinceramente.

    Da dove deriva questa Sua unilaterale –ed a questo punto innaturale- insistenza sulla Chiesa Cattolica?

    La saluto. Abbia cura di Lei.

  5. Gentile Giovanni,
    grazie per il suo intervento, ma io mi aspettavo un suo commento all’articolo sulla denuncia di Pontifex al vignettista Vauro.
    Ciò nonostante apprezzo il suo interresse.
    La sua ipotesi sulla mia unilaterale e innaturale insistenza sulla Chiesa Cattolica è solo una sua supposizione, che non risponde assolutamente alla verità. A conferma le allego la bozza della proposta di legge contro la pedofilia in generale, elaborata e redatta a Marzo 2010, all’indomani dello scandalo sulla pedofilia clericale.

    A riguardo le chiedo un suo parere.

    10 MARZO 2010 – Giffoni Valle Piana – Salerno
    BOZZA PROPOSTA DI LEGGE
    PER IL CONTRASTO E LA LOTTA ALLA PEDOFILIA
    ISTITUZIONE DEL GIORNO DELLA VERGOGNA –

    CHE COSA E’ LA PEDOFILIA ?

    Il termine PEDOFILIA deriva dal greco pais che significa bambino, fanciullo, e philia amore, amicizia, affetto.
    Praticamente l’inclinazione e l’attrazione sessuale di un adulto verso un bambino.
    La persona adulta che attua o tenta di attuare questa attrazione viene definita PEDOFILO.

    CHE COSA E’ IL GIORNO DELLA VERGOGNA ?

    Il Giorno della Vergogna è il giorno in cui il Governo Italiano presenterà i dati ufficiali sulla pedofilia.

    • Casi di pedofilia registrati in Italia 21.000 all’anno.
    un caso ogni 400 minori
    un caso ogni 4 scuole
    un caso ogni 500 famiglie
    (Stime elaborate dal Censis e poi dal Prof Vincenzo Mastronardi, titolare della Cattedra di Criminologia
    dell’Università “ La Sapienza “ di Roma )

    • Nel 2008 i condannati definitivamente sono stati 819.

    I detenuti pedofili non sono esclusivamente di sesso maschile, in quanto circa l’8% è costituito da donne e il restante 92% da uomini. Questo dato è in linea con quanto avviene negli altri paesi occidentali, nei quali viene attribuita la responsabilità alle donne nel 10% dei casi di abuso sessuale su minori.
    Solo il 40% dei molestatori di bambini è ancora celibe o nubile, mentre gli altri soggetti dichiarano di essere coniugati oppure di avere comunque avuto una relazione stabile, sfatando il luogo comune del pedofilo come individuo incapace di intrattenere rapporti sociali o emarginato perché “ diverso ”.
    Inoltre ben il 47% dei detenuti pedofili dichiara di avere uno o più figli.
    ( Fonte “ Le Due Città “ rivista dell’amministrazione penitenziaria n7/8 anno IX Lug/Ago 2008 )

    PERCHE’ ISTITUIRE IL GIORNO DELLA VERGOGNA ?

    Per lanciare un segnale forte a tutti i “ PREDATORI di BAMBINI ”.
    Per mantenere alta la guardia riguardo un fenomeno che desta un gravissimo allarme e problema sociale.
    Per sensibilizzare le coscienze di coloro che ignorano o sottovalutano la pedofilia.
    Per trasmettere alla società la esatta consapevolezza del fenomeno e delle sue conseguenze.
    Per incoraggiare le vittime alla denuncia dei pedofili.
    Per un sostegno morale alle famiglie delle vittime.
    Per infondere la speranza che la pedofilia può essere repressa.
    Per non dimenticare.

    COSA AVVIENE NEL GIORNO DELLA VERGOGNA ?

    In concomitanza con la lettura dei dati, una dichiarazione pubblica di vergogna.
    Cioè una ammissione pubblica delle colpe accertate.

    CHI DEVE ESPRIMERE LA DICHIARAZIONE DI VERGOGNA ?

    Un superiore o un responsabile diretto di colui che ha commesso il reato.

    Esempio ambito SCOLASTICO:
    se il pedofilo è un bidello o un insegnante, sarà il loro preside,
    se il pedofilo è un preside, sarà il Provveditorato agli Studi,
    se il pedofilo è un Provveditore agli Studi, sarà il Ministero alla Pubblica Istruzione.

    Esempio ambito MEDICO:
    se il pedofilo è un infermiere, sarà il suo Primario,
    se il pedofilo è un dottore sarà, il dirigente della struttura Ospedaliera,
    se il pedofilo è un dirigente sarà, il Ministero della Sanità.

    Esempio ambito SPORTIVO
    se il pedofilo è un calciatore, sarà il suo allenatore,
    se il pedofilo è un allenatore, sarà il presidente della sua squadra,
    se il pedofilo è un presidente, sarà la Federazione Gioco Calcio.

    Esempio ambito RELIGIOSO
    se il pedofilo è un diacono, sarà il suo sacerdote,
    se il pedofilo è un sacerdote, sarà il suo vescovo,
    se il pedofilo è un vescovo, sarà un cardinale,
    se il pedofilo è un cardinale, sarà il Papa.

    Esempio ambito POLITICO
    se il pedofilo è un tesserato, sarà il responsabile di sezione,
    se il pedofilo è un responsabile di sezione, sarà il coordinatore regionale,
    se il pedofilo è un coordinatore regionale, sarà il segretario del partito.

    Esempio ambito LAVORO DIPENDENTE
    se il pedofilo è un operaio, un impiegato, sarà colui che lo ha assunto.

    Esempio ambito LAVORO INDIPENDENTE
    L’Associazioni di categoria in cui il pedofilo è iscritto.

    Per le violenze in ambito FAMILIARE sarà l’Autorità Comunale in cui il pedofilo risiede, nella figura
    del Sindaco o dell’Assessorato alla Famiglia.

    Per tutti gli ambiti in cui non è possibile individuare un diretto superiore, sarà l’Autorità Comunale in cui il pedofilo risiede, nella figura del Sindaco dell’ Assessorato alla Famiglia.

    COSA DEVE CONTENERE LA DICHIARAZIONE DI VERGOGNA ?

    1) Ammissione della colpa
    2) Assunzione delle responsabilità
    3) Formulazione delle scuse.
    4) Esposizione dei provvedimenti già assunti nei confronti del pedofilo
    5) Anticipazione dei provvedimenti da assumere per la prevenzione e il contrasto della pedofilia.
    6) Promessa di collaborazione con le autorità investigative

    QUALI DATI DEVONO ESSERE PRESENTATI ?

    I dati raccolti dalla Commissione Parlamentare dell’Infanzia, attraverso l’Osservatorio Nazionale.
    I dati raccolti dal CICLOPE, il Comitato Interministeriale di Coordinamento per la Lotta alla Pedofilia

    CHI FA PARTE DEL COMITATO ?

    Il Ciclope riunisce i rappresentanti di 11 Ministeri, coordinati dal Ministero per le Pari Opportunità e
    si avvale della collaborazione di Enti e Associazioni Internazionali e del privato sociale da anni
    impegnati in questo settore.

    • Ministero degli Affari Esteri
    • Ministero degli Interni
    • Ministero della Giustizia
    • Ministero del Welfare
    • Ministero della Salute
    • Ministero dell’ Istruzione
    • Ministero delle Comunicazioni
    • Ministero dell’ Innovazione Tecnologica
    • Ministero dei Rapporti col Parlamento
    • Ministero delle Attività Produttive
    • Ministero delle Politiche Comunitarie

    Il comitato è stato istituito nel 2002 e ricostituito il 24 febbraio 2010.

    La finalità del CICLOPE è il coordinamento delle attività di prevenzione e contrasto.

    DATA PROBABILE PER IL GIORNO DELLA VERGOGNA ?

    Il 20 Novembre, giornata già dedicata alla celebrazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

    lì 10 marzo 2010 Giffoni Valle Piana – SA – la città del Giffoni Film Festival per Ragazzi.
    in fede, Alberto Senatore –
    Portavoce Comitato Popolare Antipedofilia

    In attesa di un suo puntuale commento,
    cordialmente la saluto, Alberto Senatore.

    N.B. La questione non è la religione, ma la pedofilia.

  6. Gent.mo Alberto,
    non posso non vedere che in modo positivo la sua proposta. Anzi. Posta in questi termini mi sembra chiara e aperta a tutti.

    A ciò che dice le affermo: ‘Sono onesto con tutti’.
    E può credermi se le dico che in più occasioni –quando era opportuno intervenire- ho fatto una ‘tiratina di orecchie’ anche ai miei beneamati cattolici.

    Purtroppo, come Lei ben saprà, in più occasioni –a questo mondo- la buona fede ha lasciato il posto alla ‘dietrologia’ di alcuni -c’è sempre uno scopo non palese per fare qualcosa di buono-.

    Allora non La prenda a male se ho indagato la situazione. Deve ammettere che più spesso è intervenuto in modo unilaterale. Confondendo gli animi.

    La rimando al commento precedente.
    Non Le ricordo che viviamo in una società multietnica dove la storia di uno si mescola alle storie di ognuno; non Le ricordo le differenze di colore né gli usi e costumi abituali di molti ma diversi dal nostro; non Le ricordo il diverso –e proficuo- patrimonio religioso di gente che intreccia relazioni con ogni persona, italiano o meno –ebrei, islamici, ortodossi, buddisti etc.-.

    La nostra fede ‘DIVERSA’ da quella di altri non è il luogo delle divisioni, bensì l’ oggi dove si produce il bene per ognuno.

    Ognuno ha uno scopo nella vita, un cammino da percorrere. C’ è chi lo intuisce, chi invece non lo persegue per un’ intera esistenza.

    A chi come Lei è stato dato si apprenderlo –vederLo ‘per speculum et in aenigmatae’ dice Tommaso d’ Aquino- e ha trovato la sua strada –obiettivo, scopo, lo chiami come vuole- dico sempre che la povertà di alcuni e la sofferenza di altri non è un oggetto da eliminare, bensì una realtà di cui farsi carico –e qui me lo lasci dire da credente ‘come il servo sofferente di Jahvè’-.

    C’ è chi già da tempo ha abbandonato le sottigliezze del linguaggio misurato da testi sacri –questo non significa non credere- e non fa più teologia dai pulpiti, come me.

    Chi si è misurato con la realtà capisce che la pedofilia è un dato vergognosamente immorale per ognuno.

    Ma allo stesso modo la corsa alle armi, la produzione e il commercio degli strumenti di morte sono un crimine, un oltraggio alla miseria di popoli sterminati dalla fame ( come del resto lo stesso ordine economico internazionale ha eletto uomini -aspiranti al ruolo di Dio- che hanno impoverito le tasche di ognuno ).
    Allo stesso modo malattie piagano la pelle di milioni di persone impotenti -e non bisogna andare lontano per vederli- . Come non bisogna andare troppo lontano per incontrare operai privi di diritti sindacali, licenziati e ingiuriati.
    Vuole continui?

    L’elenco è lungo …un’ umanità! Troppa rabbia e troppa ingiustizia da sempre.

    Viviamo tutti sotto lo stesso tetto comune. Ognuno ne è responsabile.

    Operi per il bene di ogni persona, non si comprometta con chi è ‘di una parte’.

    La saluto. E le auguro buon lavoro. Abbia cura di Lei.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.