Sogno di un telesino 7di Angelo Leone. Telesino da sempre, sognatore da molto.  Ho sempre amato il paese che mi ha dato i natali e che mi ha visto nascere, crescere e pascere.

Ora, approfittando della  cortesissima ospitalità  di “Vivitelese”,  voglio rendere partecipi  di questo  mio “sogno”  tutti quei cittadini che avranno tempo e voglia di leggermi.

::

::

::

Colmo di gioia continuo a camminare

e oltrepasso, adesso, quel “Quadrivio”

di cui già prima ho raccontato a voi.

La strada molto larga fino al punto

da dove inizia Via Papa Giovanni

non ha più auto -al centro- parcheggiate

ma, in sosta, sono sol sul lato a manca.

E’ tutta  ben pulita  e  ben tenuta,

del traffico “le piste” evidenziate.

Mi meraviglio alquanto quando vedo

che il traffico delle auto e delle moto

di molto è aumentato, si è infittito,

ma è sempre calmo, senza far rumore .

Un’altra cosa noto, con piacere:

– i marciapiedi, ai lati del viale,

mi pare che si siano allargati.

Forse è perché son molto ben curati

e portano, a intervalli regolari,

dei ciotoloni verdi con i fiori.

Anche da questo lato del viale,

nel tratto che sembrava abbandonato,

molti sono i negozi e le vetrine

-ben addobbate- sono grandi e belle

e penso, con mio grande appagamento,

che il Viale, tutto intero, finalmente,

è usato per gli acquisti ed il passeggio.

 



 

–  36  –


Nella mia mente, proprio a questo punto,

un “sogno” si risveglia che, assopito,

mai fuori dalla testa se n’è andato:

“Se viene realizzato un gran progetto

che è fuori dai poteri del  – Comune –

il nostro “Viale”, onore e grande vanto

di tutti i telesini in ogni tempo,

diventerà più lungo certamente

di altri quasi metri cinquecento.

Avrà maggior frequenza di persone,

sarà più “vivo” e ancora più importante”.

Mi trovo, adesso, al ponte sul “Seneta”

reso più alto, forte ed imponente

lo miro a dritta e a manca, dietro e avanti.

Sotto non vedo l’acqua, c’è una via

che ripercorre quello che era il “letto”

e l’acqua del Seneta sta più sotto

dove, con uno sterro più profondo,

è stata molto ampliata la portata

per contenere, in modo più sicuro,

l’aumento con le piogge alluvionali.

Ho la fortuna d’incontrare adesso

un telesino  anche se acquisito,

è molto interessato a un risultato

che dia alla cittadina gran sviluppo.

 



 

 

–  37  –

 

Ha sempre, con veemenza, sostenuto

che ciò che -nel passato- qui è mancato

è stato delle regole il rispetto

e ciò ha creato grande confusione

sia delle case nella costruzione

ed anche nei rapporti personali

con grande aumento di mal’educazione

a discapito sempre di persone

disciplinate, colte, calme e buone.

Questo signore di cui vi sto parlando

è Arcangelo Grimaldi a cui è dovuto,

per grande merito, essere ritenuto

un telesino “vero” che -in passato-

quand’era dirigente d’agenzia

dell’Enel che operava qui a Telese,

fece con suo progetto realizzare

tante cabine di distribuzione

dell’energia a industrie ed ai privati

e fece pure in modo che interrati

fossero i cavi di alimentazione

per abolire “guasti” procurati

da forte vento oppur da temporali.

In breve,mi ha spiegato quest’amico

lo “snodo” del tracciato della via

che corre sul percorso del “Seneta”.

 



 

 

–  38  –

 

Ha inizio dalla strada per Cerreto,

proprio all’altezza del Grand-Hotel Telese,

da dove -con un poco di discesa-

raggiunge quota a valle, soprastante

il letto del torrente ed attraversa

la zona detta di “Rascolagatti”

ch’è sita in territorio del comune

di Castelvenere, che con noi confina

a monte della Via dei “Bagni vecchi”.



(ed anche la settima puntata è terminata)

Il Telesino doc Angelo Leone 935 letture al 31/12/2012

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedentePubblicato il Bando di Concorso Artelesia Festival 2011
Articolo successivoCerreto: Santagata risponde a Fappiano

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.