
di Giuseppe Creta. Il giorno 28 dicembre si è riunito il Consiglio Comunale. I punti all’ordine del giorno, oltre alle risposte ad una interpellanza e ad una interrogazione presentate dal gruppo di minoranza agli assessori interessati, prevedevano la ratifica da parte dell’organo consiliare di due delibere emesse dalla giunta comunale e comunicazioni del Sindaco.
Dopo gli interventi degli assessori Fuschino e Iacobelli, puntuali e pertinenti rispetto alle interrogazioni ed interpellanze loro rivolte dal gruppo di minoranza, ha preso la parola il capogruppo di maggioranza per relazionare in merito all’oggetto delle delibere da ratificare. Il capogruppo ha elencato le variazioni in aumento ed in diminuzione di capitoli di spesa di ordinaria amministrazione e per la parte entrate, l’aumento della TARSU e il quasi raddoppio delle sanzioni per evasioni ICI previsto di incassare. Tutte variazioni considerate eccezionali e d’urgenza.
Trattavasi, invece, di operazioni inerenti un vero e proprio assestamento di bilancio con verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva che viene ridotto di 11.000,00 euro, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio, di esclusiva competenza del Consiglio Comunale. La Giunta, infatti, con l’anonimo oggetto “Approvazione III variazione di bilancio di previsione esercizio finanziario 2010”, trasforma la variazione di assestamento definitivo del bilancio, di esclusiva competenza del Consiglio comunale secondo quanto previsto dal comma 8 dell’art. 175 del D.L.vo 267/2000, in una di carattere di urgenza, da essa adottabile solo in casi eccezionali.
Il tutto è avvenuto con l’assoluta complicità del Presidente del Consiglio che, quale assessore componente della Giunta, ha ignorato i poteri dell’organo istituzionale da lui presieduto. Infatti, nella duplice veste di Presidente del Consiglio e assessore all’ambiente, egli ha scelto di essere più assessore che Presidente consentendo alla Giunta di adottare un provvedimento palesemente illegittimo.
Il Presidente del Consiglio ha partecipato alla Giunta con la consapevolezza che la delibera adottata era di mera competenza del Consiglio comunale .
Inoltre, durante lo svolgimento del consiglio, colto da protagonismo spasmodico e antidemocratico, pur predicando che l’aula consiliare è la sede dibattimentale dei problemi del paese, ha di fatto impedito lo svolgimento di un regolare ed adeguato dibattito sull’argomento in esame.
Invero, ha interrotto continuamente i consiglieri di minoranza intervenuti, passando repentinamente alla votazione sulla proposta di delibera di ratifica senza dare la possibilità di adeguate repliche.
Dopo aver archiviato l’ostico punto all’o.d.g., vestendosi di autorità, invece di passare alla trattazione dell’ultimo punto all’o.d.g. “comunicazioni del Sindaco”, ha iniziato a leggere, come fosse un comizio elettorale, una preventiva richiesta di parere di legittimità sulla delibera di giunta sopra menzionata presentata dal Consigliere Giuseppe Creta alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica.
Il modus operandi, il soliloquio del Presidente del Consiglio, non avrebbe consentito, secondo il vigente regolamento consiliare, alcun contraddittorio sull’argomento. Il suo intervento, pertanto, è stato immediatamente contestato ed interrotto dalla minoranza finanche con l’abbandono dell’aula per protesta da parte del consigliere di minoranza Creta.
L’azione del Presidente del Consiglio aveva due obiettivi: da un lato evitare che nel corpo della delibera consiliare di ratifica (precedentemente approvata) venissero riportati in modo chiaro e preciso gli abusi commessi dalla Giunta Comunale in merito all’assestamento di bilancio e dall’altro imporre la propria autorità in Consiglio.
Alla luce di quanto sopra si desume chiaramente che la situazione finanziaria e lo stato del bilancio dell’ente non possono più essere utilizzati da questa maggioranza come alibi per giustificare una pessima amministrazione e cattiva gestione della cosa pubblica.
Non può più usufruire di alcuna giustificazione una maggioranza che:
- spende circa 70.000 euro annui, oltre ulteriori somme per circa il 25-30% per i contributi a carico dell’Ente, per fregiarsi di un Direttore Generale;
- non bada a spese per garantire una INNOVAtiva formazione del solo personale operaio tramite nota ditta locale specializzata nel settore;
- impegna spese più delle entrate disponibili di mera competenza dell’anno 2009 chiudendo il conto consuntivo con oltre 190.000,00 euro di deficit, assolutamente non attribuibile al passato;
- non bada a spese (20.000,00 euro in più di quanto previsto dalla legge) per garantire nuovi e maggiori incarichi fiduciari a solerti dipendenti;
- non potrà garantire l’equilibrio ed il pareggio di bilancio 2010 dichiarato ed assicurato nella delibera 178 del 25.11.2010, perchè in quest’ultima variazione di bilancio 2010, quella di assestamento e di verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, conserva ancora tra le entrate del Bilancio 2010 euro 70.000 per taglio boschi (una entrata irrealizzabile e fittizia sia perché l’Ente non potrà mai vendere alcun bosco fino a quando non avrà un preventivo piano forestale approvato dagli organi competenti (Regione) sia perchè l’unica vendita di materiale legnoso proveniente da alberi caduti nel Parco del Grassano ha prodotto poco più di 500 euro).
- prima dichiara e pubblicizza debiti di 10.414.000,00 euro di mutui che in men di sei mesi diventano poco più di 3.000.000 euro, rinegoziandoli, inoltre, per una riduzione dell’importo delle relative rate annuali, comportando maggiori costi a carico dei cittadini in contropartita.
Bel modo di governare !
Hanno criticato il passato, hanno promesso di cambiare in meglio, ma hanno operato un pessimo “copia e incolla” voltando al peggio. E’ una amministrazione incapace di amministrare, ma molto capace a dividere il paese.
Infine, il Consiglio si è concluso con una dichiarazione del Sindaco di straordinaria gravità che, per la delicatezza della questione, necessita di seri ed approfonditi accertamenti e chiarimenti. Gli atti di accusa prima di essere manifestati in un pubblico consesso e con il contraddittorio della parte interessata devono essere supportati da prove certe. A tal proposito si ricorda al Sindaco per la sua particolare cultura umanistica l’eterno principio: audiatur et altera pars.
In definitiva si può affermare che la nostra maggioranza consiliare ancora una volta ha fatto autogol. Esperti meteorologi prevedono l’addensarsi di oscure e minacciose nubi sulla casa comunale.
Lì, 30 dicembre 2010
IL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA
Apprezzabile il tentativo della minoranza di divulgazione di ciò che è accaduto nell’ ultimo Consigio Comunale.
Peccato che le informazioni date sembrano volutamente poco precise nei vari punti esaminati e per niente nella parte finale, lasciando tutti in attesa di una prossima puntata.
Che ha dichiarato il Sindaco???
Ma che è Beautiful !!
Se volete informare, fatelo fino in fondo. Non dite le mezze notizie e fate allusioni che rimangono circoscritte a poche persone che le comprendono, altrimenti le Vostre informazioni sembrano diventare altro …..
Un augurio ai Tutti per il Nuovo Anno.
Angelo Romano