Cerreto: Santagata risponde a Fappianodi Pasquale Santagata. Ho cercato per mesi di sottrarmi ad una speciosa ed inutile polemica con il consigliere Fappiano sulla questione della mancata assegnazione del campo sportivo di Cerreto Sannita a delle società sportive che hanno sede in altro comune, ma  l’ennesimo scritto dello stesso, denso di livore,offese e bugie, mi costringe ad intervenire per ristabilire la verità dei fatti.

Nel 2009 ho concesso  alla S.C. Valle Titernina di San Lorenzello l’uso del campo sportivo di Cerreto Sannita  in quanto non vi era, a Cerreto, nessuna associazione calcistica e la struttura era inutilizzata.

Nell’agosto del 2009 nasce  a Cerreto Sannita,  per fortuna, una Scuola Calcio, grazie all’impegno di alcuni cittadini anche, e perché no, da me invogliati,  nell’ottica di favorire la ripresa del calcio  in paese e dare un ulteriore servizio a nostri concittadini  costretti ad iscrivere i propri figli  presso le scuole calcio dei paesi limitrofi, come Telese , San Lorenzello ecc.

Obiettivo, questo, del tutto raggiunto!

Nella stagione calcistica 2009-2010 ben 52 ragazzi cerretesi  hanno scelto di  apprendere e praticare il calcio a casa loro iscrivendosi alla nuova Società cerretese, cosa questa che ad uno sportivo “disinteressato” ed ancor più  ad un consigliere comunale dovrebbe fare solo piacere. Invece, a quanto sembra, dispiace. Forse perché il Fappiano  riveste (o ha rivestito) nella Società  laurentina  qualche ruolo (dirigente, preparatore atletico?) e non sappiamo se retribuito o meno.

O dispiace a Fappiano che è considerevolmente diminuito il numero degli iscritti alla sua Scuola Calcio (molto al di sotto dei 43 che afferma) ed inveisce contro chi ha favorito la nascita di quella cerretese?

Morale della favola: c’è chi lavora in silenzio e disinteressatamente  per gli interessi della comunità e chi  per difendere propri interessi di bottega.

Ed il peggio è che, quest’ultimi, assumono anche le vesti dei moralisti (di quattro soldi), sparando  sentenze ed accuse, e per renderle credibili sono costretti  pure a mentire.

Infatti  si affermano episodi mai accaduti e si sparano cifre non vere, con il solo scopo di ingannare chi legge. Allora:

1)      mai le mamme dei bambini iscritti alla Scuola  Calcio di San Lorenzello mi hanno chiesto udienza e mai le ho ricevute. Non ho mai parlato con loro. Non le ho mai rassicurate su nulla, né con  un fare  “falso e subdolo” (come sputa Fappiano) né in altro modo. Di  “falso” ci sono solo le affermazioni di Fappiano e di “subdolo” c’è solo il meschino tentativo di denigrare l’operato mio e dell’amministrazione comunale.  A tal proposito, e per amore di verità, ci faccia sapere  nome e cognome delle mamme che ho incontrato in delegazione, dove e quando. In caso contrario farebbe bene a tacere. E’ vero invece che  invitai il  Presidente della S.C. Valle Titernina  a ripresentare la  richiesta promettendogli che avrei cercato di trovare una soluzione di “ convivenza” con la scuola cerretese. Tentativo da me espletato, e vanamente, quando ricevetti una delegazione di genitori di ragazzi iscritti alla scuola Real  Cerretese   i quali mi invitarono, con fermezza e decisione, ad evitare promiscuità  e “guerre” tra scuole, in considerazione anche del fatto che quando la scuola di San Lorenzello aveva avanzato la propria richiesta,  la struttura  sportiva era stata già assegnata  alla Real Cerretese.

2)      Altra bugia riguarda i paventati mancati introiti al Comune (5.000 euro secondo Fappiano). Ebbene, una scuola calcio paga 120 euro al mese che, per sette mesi, fanno 840 euro. Una terza categoria  paga 25 euro ad allenamento che, per due allenamenti alla settimana, fanno 200 euro al mese per sei mesi di campionato, per un totale di 1.200 euro. Pertanto, se la matematica non è un’opinione, l’introito è di 2.040 euro annui e non 5.000. Ma vi è di più. Fappiano, che è stato anche consigliere comunale, dovrebbe sapere      ( ma non lo sa) che l’ introito del Comune per l’uso di strutture sportive non è a scopo di lucro, bensì è il corrispettivo calcolato a copertura delle spese sostenute dal comune per acqua, luce, gas, manutenzione ecc.. Ne discende che se non si consuma, non si paga. Quindi il Comune di Cerreto Sannita non ha perso  nemmeno una lira!

D’altro canto il carattere di Giuseppe Fappiano ed il suo modo di porsi,  che lo porta spesso a parlare con sicurezza di cose che non conosce o ad offendere senza motivo chiunque sia avversario politico, è risaputo. Ma queste note caratteriali non consentono a nessuno, e soprattutto a lui, di dare giudizi sul  “basso o alto profilo etico ed umano” degli altri.

“Ogni limite ha una pazienza” diceva Totò. E  Fappiano farebbe bene a non dimenticarlo, visto che a lui di “alto” gli è restato solo la statura.

Cerreto Sannita, 8 gennaio 2011.

Dott. Pasquale Santagata

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