
di Giovanni Forgione. A parte i problemi tecnici per dare il proprio voto, ritengo utile ridimensionare la tensione che si è creata intorno al sondaggio recentemente proposto da ViviTelese. Le statistiche ed i sondaggi nazionali vengono realizzati da professionisti rispettando tutti i canoni: il campione rappresentativo di almeno 1024 persone, la loro eterogeneità, la formulazione del quesito che non influenzi la scelta ed altro ancora. Questo sondaggio come altri su internet non hanno nulla di scientifico ma in compenso riescono ad animare la discussione e a generare chiarimenti. Se rileggiamo il quesito, la domanda è rivolta a chi ha votato Carofano, non a chi non l’ha votato. Già questo induce gli osservatori a diffidare del nostro sondaggio non controllato. Non c’è alcun modo per impedire di votare ai “non aventi diritto” e cioè ai cittadini che non hanno votato l’attuale amministrazione. Penso quindi che questa battaglia-sondaggio sia combattuta dai simpatizzanti delle rispettive liste a colpi di voti più o meno leciti allo stesso modo con cui si affiggono i manifesti elettorali di notte per coprire quelli degli avversari.
Al di sopra di queste schermaglie, per il cittadino e l’amministratore desiderosi di “elevarsi” restano le armi civili della parola, della spiegazione, della chiarezza, della trasparenza. ViviTelese esiste soprattutto per questo.