di Giuseppe Sangiovanni. La Festa dei cornuti di Ruviano spaventa i super pagati dirigenti di una nota tv nazionale, che verosimilmente temono di perdere la poltrona, dando il placet per la realizzazione di servizi sulla goliardica Festa dei cornuti di Ruviano. Televisione moralista, paradossalmente interessatissima alla d’Addario, Noemi, Ruby … Tv che ha censurato per ben tre volte negli ultimi anni, la festa dei becchi, che si tiene puntualmente da 33 anni nel minuscolo comune casertano. Tre trasmissioni, prima interessate, hanno detto no alla realizzazione di servizi riguardanti il curioso e divertente evento. In una occasione, sfumata addirittura la diretta con un noto programma televisivo della domenica. Programmisti registi et autori stoppati da dirigenti, che hanno imposto il niet! Una grande lezione ai dirigenti della televisione, l’hanno impartita anche quest’anno, il sindaco, Roberto Cusano, il medico del paese, noto cardiologo, Ferdinando Petrazzuoli, il farmacista, Pietro La Prova e dulcis in fundo, il parroco, (Ha benedetto i cornuti. Disponibile il divertente video) che con grande ironia e goliardia hanno sfilato con costume e corna in testa per le strade del minuscolo borgo. “E’ un momento di allegoria, ironia, spensieratezza e puro divertimento, racconta scherzando il presidente dell’Associazione Cornuti Ruvianesi, Paolo Nicolella. “Associazione nata con lo scopo di far valere i propri diritti, per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla sindrome dei bernoccoli, per aiutarle in modo corretto sul piano neuro-riabilitativo, tramite un sereno confronto con le altre vittime”.
Associazione cresciuta negli anni, per l’arrivo di nuovi adepti, ogni anno in fila chi per cominciare il noviziato, chi per ricevere il “battesimo” e la conseguente patente di becco.
GRANDE IRONIA
Cornuto è bello. I duemila abitanti del paesino casertano sono orgogliosi di esserlo, e l’undici novembre di ogni anno si ritrovano, provenienti dall’intera penisola, qualcuno anche dall’America, per festeggiare il loro patrono, San Martino, sfilando in processione, con gioia e “speranza”- con tanto di stendardo, santo, monaco, chierichetto e presidente: tutti in costume tipico, accompagnati dalla banda per cantare il caratteristico inno dei cornuti. Processione che si conclude con l’incendio del fantoccio di pezza, naturalmente munito di grossi aculei. Uniti dalle armi portate sulla testa, “mimetizzati” per gioco. “Terapia” per allontanare lo spettro di “pesi” veri sulla fronte, per dribblare ed esorcizzare l’incombente pericolo: l’anamnesi di qualche “antropologo”del luogo. Suggestivo il momento in cui più di un novizio, f richiesta di ammissione tra i veterani dopo ben nove anni di noviziato, per essere ammessi finalmente al singolare sodalizio. Un evento che contagia, infatti, la passione per le corna, richiama a Ruviano tantissimi spettatori anche da tutto il Centro Sud. “Un fenomeno antropologico di grande spessore-rileva Paolo Pinello- che questa tv si ostina a sottovalutare”.
La Festa dei Cornuti di Ruviano è diventat oggetto di ricerca e studio da parte della professoressa Rita Giuliani, titolare alla Sapienza di Roma della II Cattedra di Lingua e Letteratura russa. Non uno dei tanti docenti universitari italiani, ma un monumento della cultura mondiale: membro della redazione della rivista internazionale di studi russistici e rappresentante in Italia di “Vsemirnoe” slovo”, edizione russa di “Lettre Internationale”. Cornuti ruvianesi finiti, per merito della Professoressa Giuliani in un articolo sulla descrizione di una “festa dei cornuti” fatta da un grande scrittore russo dell’inizio del 900: Leonid Andreev. News e immagini, della Festa dei Cornuti di Ruviano, proposte dalla stessa Giuliani in un convegno a Berlino nel luglio 2005, oggetto di discussione. Evento approdato in due testi, uno, dell’Università di Padova, l’altro, in russo in un volume uscito nel 2006 ad Orel (Federazione russa). “Trovo curioso-dice rincarando la dose Pinello-questo modus operandi di questa tv nazionale, per ben tre volte interessata all’evento, e che per tre volte ha fatto inspiegabilmente marcia indietro. La Festa dei cornuti di Ruviano, “cattivo esempio”, con rischio di “emulazione”, le sexy ballerine-eroine senza veli nelle fiction, invece, che ci propina questa tv ( pudica a intermittenza) sono catalogate come erotismo “igienico”. Scelte editoriali schizofreniche e contraddittorie. Finge di scandalizzarsi per La Festa di Ruviano, e dall’altra parte propone continui passaggi in tv di fondoschiena , tette e tormentoni di cronaca. Cosa c’è di più pornografico della politica e della televisione italiana? Meglio parlare dei politici che vanno a troie e viados! Il male è nella Festa dei Cornuti di Ruviano?
Giuseppe Sangiovanni