
di Alberto Senatore. Chi scrive è Alberto Senatore, portavoce dell’Associazione Antipedofilia ” il piccolo Davide ” di Giffoni Valle Piana. In preparazione del dibattito “Pedofilia, Chiesa Cattolica e Stato Italiano “ dal titolo ” DIAMO SCACCO ALLA PEDOFILIA “ che si terrà il 27 novembre a Cerreto Sannita (Bn), in cui sarò presente in qualità di relatore, vi invio la lettera che ha dato vita alla nostra Associazione.
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Al Vescovo di Roma e ai Vescovi d’Irlanda,
dopo la diffusione del “ Rapporto Murphy “, sugli abusi sessuali commessi nella diocesi di Dublino, in cui è accertato il coinvolgimento di numerosi esponenti della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, la nostra coscienza di genitori è rimasta tremendamente scossa.
Il rapporto Murphy è il risultato di nove anni di inchiesta sugli abusi sessuali, fisici ed emotivi praticati su oltre 14.000 vittime. ( quattordicimila ) Il rapporto presentato dal ministro della Giustizia Irlandese, Dermont Ahern, è allucinante.
Lo stesso ministro ha dichiarato:
A livello umano, come padre, ho sentito un senso di disgusto e rabbia. Disgusto per questi orribili atti
commessi contro bambini. Rabbia per come furono trattati, con i colpevoli spesso lasciati liberi di abusare di loro. Ma la nostra rabbia non ci può distrarre da quel che deve essere fatto: le persone che hanno commesso questi terribili crimini, e non importa quando è successo, continueranno a essere perseguite.
Devono sapere che non potranno nascondersi e che la giustizia, anche dov’è stata ritardata, non verrà negata.
I colpevoli di questi crimini verranno perseguiti.“
Sono 2500, ( duemilacinquecento) le testimonianze di vittime di violenze.
Racconti atroci, di uomini e donne, oggi adulti, che ricordano di essere stati picchiati in ogni parte del corpo con le mani e con ogni tipo di oggetti, seviziati, stuprati, talvolta da più persone contemporaneamente. La pedofilia e l’abuso sessuale nei confronti dei bambini erano un fatto “ endemico “, si legge nel dossier, “ le violenze erano sistemiche e non marginali o sporadiche “
Leggendo i dettagli del rapporto, lo sgomento è aumentato nel sapere che addirittura quattro arcivescovi “ misero la reputazione della chiesa davanti alla protezione di bambini indifesi “. Vengono accusati di non aver avvisato la polizia su queste vicende, e secondo il rapporto, essi videro come priorità proteggere la chiesa invece che i bambini. Invece di affrontare il problema, spostavano i preti accusati da una parrocchia all’altra. Tra i quattro, l’unico ancora vivo e Desmond Connell, oggi cardinale.
Il primo ministro Irlandese, Brian Cowen, ha parlato della “ vergogna e dell’orrore “ che l’inchiesta ha suscitato nell’opinione pubblica irlandese.
Quello che crea ancor maggior sconcerto, è “ la sistematica natura dei fatti “ e “ la scala di sofferenze provate dai ragazzi e gli abusi compiuti su molti di loro “. Esiste una “ responsabilità morale “ che deve essere affrontata. Si tratta di una “ macchia perenne “, ha aggiunto Cowen, e la risposta della Chiesa Cattolica determinerà il modo in cui verrà giudicata dalla gente d’ora in poi.
All’indomani della diffusione del rapporto, il Papa Benedetto XVI dichiarò: “ la Chiesa continuerà a seguire la grave questione con la massima attenzione, al fine di meglio comprendere come tali vergognosi eventi siano accaduti e il modo migliore per sviluppare strategie efficaci così da evitare il loro ripetersi “
Seguendo questa linea, Papa Benedetto XVI ha convocato a Roma per il 15 e il 16 febbraio 2010, tutti i vescovi irlandesi.
Il motivo della convocazione è illustrare ai vescovi il contenuto della lettera che il Papa intende inviare ai fedeli irlandesi per “ indicare chiaramente le iniziative da adottare in risposta alla situazione “
Noi non siamo giudici, per questo non giudichiamo. Noi non siamo teologi, per questo non entriamo nel merito della discussione teologica. Noi siamo solo dei genitori turbati, preoccupati, confusi, delusi e scandalizzati. E come genitori, abbiamo il diritto di esprimere le nostre preoccupazioni e proporre le nostre idee a riguardo.
Il silenzio è nemico della verità, e la verità non deve essere nascosta, ma proclamata e ricordata. Prendendo come bussola le parole del Premio Nobel per la Pace, ELIE WIESEL, pronunciate a Montecitorio, nella Camera dei Deputati, il 27 gennaio 2010, nel Giorno della Memoria, per non dimenticare l’Olocausto : “ Ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l’aggressore. “
PROPONIAMO e CONSIGLIAMO
una strategia efficace per evitare che tali abusi possano ripetersi: l’istituzione del “ Giorno della Vergogna “ in cui vengano ricordate le vittime degli abusi sessuali perpetrati dai sacerdoti della Chiesa Cattolica. Giorno in cui i sacerdoti accusati possono pubblicamente chiedere perdono alle loro vittime. Nella speranza che la nostra proposta venga tenuta nella giusta considerazione,
in fede,
Alberto Senatore – via De Cataldis, 29 – Giffoni Valle Piana – SALERNO – ITALIA
PROPOSTA D’ISTITUZIONE DEL “ GIORNO DELLA VERGOGNA “
RIGUARDO GLI ABUSI E LE VIOLENZE SESSUALI COMPIUTI DA ESPONENTI DELLA
CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA.
LA PROPOSTA E’ INDIRIZZATA AL CAPO DELLA CHIESA ROMANA,
PAPA BENEDETTO XVI, ai VESCOVI IRLANDESI,
E PER CONOSCENZA, A MEZZO RACCOMANDATA A/R a :
AMBASCIATA d’IRLANDA in ITALIA – ROMA
“ d’AMERICA in ITALIA – ROMA
“ di GERMANIA in ITALIA – ROMA
“ d’ AUSTRIA in ITALIA – ROMA
“ del CANADA in ITALIA – ROMA
PAESI NEI QUALI SONO STATI PERPETRATI E DENUNCIATI GLI STESSI CRIMINI.
PORTAVOCE MOVIMENTO POPOLARE : ALBERTO SENATORE
via de Cataldis, 29, – GIFFONI VALLE PIANA – SA – LA CITTA’ del “ FILM FESTIVAL DEI RAGAZZI “