Il fumo delle parole in libertàdi Giovanni Pio Marenna. La tattica peggiore in cui si può cadere quando non si hanno più argomenti per giustificare il proprio fallimento politico è quella di scaricare su altri la propria manifesta incapacità amministrativa, confermando così che chi dice di volersi liberarsi dai vecchi metodi, in realtà, vuole solo sostituirsi a chi li praticava (niente di più, niente di meno). Adottando la logica, presente nel Gattopardo, di “cambiare tutto per non cambiare nulla”. Quando l’innovazione si riduce ad una sostituzione delle persone che applicano gli stessi sistemi di coloro che criticavano. Tanti gli alibi e le bugie schierati sulla scacchiera. E per di più smascherate in men che non si dica. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda l’isola ecologica. Dire che noi di minoranza non vogliamo l’isola ecologica, al solo scopo di strumentalizzare la questione, è una baggianata che più baggianata non si può ed i cittadini ormai l’hanno capito tutti. Proprio noi che nel mese di maggio avevamo sollevato la questione. Proprio noi che svolgiamo costantemente attività per la difesa dell’ambiente. Proprio noi che abbiamo seriamente a cuore la tutela del territorio, tanto da convocare l’anno scorso un Consiglio Comunale per fargli esprimere il più totale dissenso alla realizzazione di impianti eolici in qualunque parte del territorio comunale (mozione che, e non avevamo dubbi, fu bocciata senza riserve dal sindaco Santagata).

Se i cittadini non possono smaltire i rifiuti ingombranti non è certo per colpa della minoranza. E’ quasi un anno che è stato interrotto il servizio di raccolta degli ingombranti perché quest’amministrazione non ha pagato la ditta “Lavorgna s.r.l”. E’ questa la motivazione di fondo. Il resto, e cioè che il servizio di raccolta degli ingombranti sarebbe stato sospeso a partire dalla data del 3 agosto, è inconfutabilmente una bugia. Anche perché qualcuno dovrebbe spiegarci come mai fino al 3 agosto tale raccolta non è stata effettuata. I veri irresponsabili sono proprio coloro che scendono dalle nuvole e che sembrano tutte verginelle alla loro prima esperienza, alle prime armi, che non sanno niente, né hanno responsabilità. Nel più classico dei vigliacchi “niente sacciu e niente vidi”. Come se negli ultimi 5 anni e 18 mesi questo paese fosse stato governato da qualcun altro. Cade un altro velo. Per la verità abbastanza pietoso. L’isola ecologica è importante, ma i teoremi della maggioranza in briciole non reggono. Ecco perché:

1) Per chi non lo sapesse (cioè il sindaco dimissionario, i tre assessori e i due consiglieri che a lui fanno riferimento) dal 1° gennaio 2011, salvo proroghe (che finora non ci sono state), entrerà in vigore la provincializzazione dei rifiuti. Il che significa che tutte le pratiche relative al ciclo dei rifiuti verranno gestite dalla provincia di Benevento. Isola compresa. Ecco spiegato il motivo per cui la Commissione Consiliare, dopo aver fatto le valutazioni del caso, aveva chiesto un parere alla Provincia, parere consigliato anche dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che pur non vietando ad un comune di gestire un’isola fino al momento della provincializzazione, suggeriva in ogni caso di ascoltarne il parere.

2) Leggendo recentemente che l’isola ecologica di via Nicotera avrebbe ancora bisogno di lavori di completamento ed adeguamento, la domanda che sorge spontanea è: ma quest’isola, attualmente, rispetta tutti i parametri previsti dal D.M. 8 aprile 2008? Il sindaco non ne ha la più pallida idea. No, perché, se alla motivazione esposta, ci aggiungiamo anche il fatto che mancano dei requisiti, siamo al paradosso di voler aprire una struttura che non potrebbe nemmeno essere aperta. E qui, allora, sorge un’altra domanda altrettanto spontaneamente: ma non è che l’isola serve solo come paravento per far credere di voler fare una cosa buona, mentre invece l’unico intento è quello di saldare una o più cambiali elettorali?

A tutto questo va aggiunta un’altra dubbiosa fabbricazione di parole, che riguarda i vantaggi economici. Non perché con l’isola non ce ne sarebbero, ma perché, al momento, non possono essere definiti con certezza (come qualcuno adesso vorrebbe farci credere). Una volta, infatti, ci viene detto che questi vantaggi non si possono quantificare neanche di massima, un’altra volta sono di 20.000 euro, un’altra volta di 15.000 Poi, a questi benefici economici, l’assessore “allegro contabile” probabilmente s’è dimenticato di sottrarre le spese per pagare una società esterna per lo stoccaggio e lo smaltimento ed un’altra per il trasporto (visto che, poiché non lo farà più la ditta Lavorgna, qualcuno dovrà trasportare gli ingombranti fino ad Arienzo dove li smaltirà la “SERVICE GROUP s.r.l.”). Numeri in libertà, come nel caso della questione dei mutui e del riequilibrio di bilancio. Il guaio è che, oltre ai numeri, stanno talmente alla canna del gas da sparare in orbita parole a casaccio, senza arte né parte e forse senza neanche rendersene conto. Come avete visto, una ad una sono venute giù tutte le colossali ecoballe, come pezzi del domino. Aveva proprio ragione Trilussa: “Conosco più d’un gatto ch’ è disposto a vende er fumo pe’ magnà l’arrosto”.

GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA “DA SEMPRE PER CERRETO”

(i consiglieri comunali Roberto Stanziano, Sebastiano Ricci, Rocco Corvaglia,
Giovanni Pio Marenna e Giuseppe Fappiano)

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