di Lorenzo Morone. On. Bondi , spesso, troppo spesso, leggo tra le lettere pubblicate da riviste specializzate lamentele di chi va…e trova chiuso. L’ultima, letta su Bellitalia di Novembre, si riferisce a Venafro, una bella cittadina vicina alla mia Cerreto Sannita. Una delusione enorme, che può capire solo chi ama viaggiare alla scoperta dell’”altra” Italia.
Io, forte delle mie “peregrinationes”, pensavo di aver trovato una soluzione alla testarda, spesso immotivata chiusura di Chiese, Castelli e siti archeologici. Per tanto, fiducioso nella correttezza dei nostri politici, inviavo al Ministro Brambilla la seguente mail. Pensavo: se ha un sito, e un indirizzo per i contatti, risponderà!
http://www.michelavittoriabrambilla.it/
Salve. Sono un architetto e vivo nella splendida cittadina di Cerreto Sannita (BN), fondata dai Carafa nel 1688. A scanso di equivoci Le dico che non sono di destra, ma non ho i paraocchi, ed apprezzo molto quello che Lei fa per l’Italia e per gli animali.
Per lavoro e per passione giro l’Italia a caccia di bellezze nascoste. E ce ne sono tante. Ma tra le tante bellezze che da sole ci potrebbero arricchire, quante amarezze.
La più grande amarezza è, comunque, quella che mi fa definire l’Italia un paese chiuso. Troppe, tante volte faccio chilometri per visitare una chiesa, un palazzo, ma che tristezza trovare tutto chiuso. Non è possibile.
Soprattutto quando si tratta di beni recuperati con i soldi dello Stato. E pensare che, quando si chiedono finanziamenti per il restauro dei beni architettonici, la motivazione “tipica” per ottenerli è: “… il finanziamento dei lavori è opportuno perché consente il recupero di un bene che darà un incremento al flusso turistico, e quindi economico, della zona…”.
Penso proprio che tenere chiusi i beni recuperati con i soldi dello Stato, cioè di tutti, sia un reato non solo culturale, ma anche civile che dovrebbe comportare la restituzione dei finanziamenti ottenuti sulla base di false prospettive. E’ inutile vantarsi di avere il 70% del patrimonio artistico mondiale se poi spesso, troppo spesso, come ben sa chi, curioso di scoprire quanto è grande l’Italia “minore”, percorre tanti km per trovare, poi, una porta desolatamente sbarrata, senza un minimo di indicazioni. Una chiusura che danneggia non solo il visitatore, ma anche il paese, che probabilmente mai più rivedrà un turista deluso. Ma soprattutto facilita il degrado delle strutture appena risanate. E le scuse accampate per non aprire i monumenti e/o tenere nascosti i tesori artistici sono solo il segno della nostra assoluta mancanza di volontà, di intelligenza e di cultura. Senza se e senza ma!
Faccia qualcosa.
Non pretendevo chissà che, ma almeno un rigo di riscontro si, fosse pure con una risposta automatica. Sia per educazione, sia per un doveroso rapporto di correttezza verso un elettore. Anche se di altra fede.
Spero mi risponda Lei. In fondo è una semplice proposta che potrebbe dare una mano a chi ama l’Italia. E Lei l’ama. Lo dimostra anche ciò che ha fatto e sta facendo per bloccare la corona di pali eolici a Sepino. E sa bene che dall’incuria degli altri nascono critiche e richieste di dimissioni per i Ministri. Ma non lo reputo giusto.
Buon lavoro
Arch. Lorenzo Morone