di Maria Grazia Porceddu. L’autrice telesina si aggiudica il prestigioso riconoscimento con il romanzo ‘Lei si chiama Anna’ ‘Premio Olmo’ 2010 a Maria Pia Selvaggio. La scrittrice telesina riceverà il prestigioso riconoscimento il prossimo 28 novembre a Raviscanina (Ce) presso l’auditorium ‘Gaudium et spes’
Ancora un’attestazione di merito per l’apprezzata autrice sannita e che, non solo premia l’attività letteraria della Selvaggio, ma anche e soprattutto il suo ultimo romanzo ‘Lei si chiama Anna’.
Ispirato alla torbida storia di Anna Fallarino e Camillo Casati Stampa di Soncino, il romanzo di Maria Pia Selvaggio, di notevole successo, racconta con stile potente ed evocativo, una estrema vicenda umana ricca di pathos ed erotismo (il romanzo è anche su La Feltrinelli).
Scrittrice dal sensibile e complesso animo letterario la Selvaggio si distingue per la sua grande capacità espressiva e la forza evocativa di uno stile emotivamente intenso e morbidamente sensuale. Donna, scrive e racconta di donne, soprattutto delle donne del Sannio, fiere e orgogliose protagoniste dei suoi romanzi. Quello che stilla dalla penna di Maria Pia Selvaggio è infatti un universo femminile consapevole e doloroso, triste e struggente, ma visceralmente vitale, come solo le ‘sue’ donne sannite sanno essere.
Nata a Telese Terme Maria Pia Selvaggio esordisce nel 2006 con la prima raccolta di racconti intitolata ‘Il sapore del silenzio’ edita dalla casa editrice Bonomi – Allori (in ristampa). Nel 2007 intensifica la sua attività con ben due lavori, entrambi pubblicati dalla casa editrice Melagrana: ‘Borgofarsa’ e ‘Pensieri di donna’ (al quale partecipa con il racconto ‘Larissa’). Nel 2008 è la volta de ‘L’Arcistrea’ edita da ‘Spring’ e ora di ‘Lei si chiama Anna’ edito da Guida – Lettere Italiane. E proprio quest’ultimo le ha ‘consegnato’ il Premio Olmo.
Alla sua settima edizione, il premio, fondato da Lelio De Sisto (il presidente è Antonio Malorni dell’Ist Ricerca) si pone quale finalità quella di promuovere la cultura e da qualche anno oltre a riconoscere il valore delle persone che lo ricevono ha aggiunto dei segmenti che comprendono il giornalismo, lo sport, la televisione, il cinema.
Negli anni scorsi sono stati premiati il filosofo-politico Aldo Masullo, lo storico Gaetano Andrisani, il giornalista del Tg5 Fabio Tamburini, l’attore-regista Renato Carpentieri e altri.
Quest’anno accanto a Maria Pia Selvaggio ci saranno nomi prestigiosi come quelli di Pino Aprile, Luciano Lombardi, Sergio Scapagnini.
Maria Grazia Porceddu