Succede in Campania. In Valle Telesina: Odissea di un utente per una bolletta della luce.di Giovanni Festa. Succede in Campania. In Valle Telesina: un cittadino-utente di Enel Servizio Elettrico, si é visto recapitare ad agosto di quest’anno, una lettera di sollecito di pagamento, con minaccia di sospensione della fornitura di energia elettrica, per una bolletta della luce “non pagata” nel lontano 2006. Solo che l’utente aveva la ricevuta di avvenuto versamento e, quindi, quella fattura l’aveva pagata seppure con un po’ di ritardo.

“ Ora verso la metà di settembre – dichiara Giovanni Festa, responsabile sannita del Movimento Difesa del Cittadino –  il nostro associato mi ha chiesto di intervenire per cercare di risolvere il suo grave problema, prima di rivolgersi al proprio avvocato di fiducia. Subito ho inoltrato un formale reclamo ad Enel; ho preso contatto coi dirigenti nazionali e regionali dell’azienda di fornitura del servizio elettrico e di lì a poco ho saputo: che i soldi non risultavano versati (Enel non ha mai ricevuto quel pagamento); che la ricevuta in possesso del cittadino-utente non era stata riconosciuta come valida attestazione di pagamento; e che, purtroppo, all’utente, considerato “moroso”, era ormai stata interrotta la fornitura di energia elettrica. Meno male che il nostro associato avendo due utenze, con due contatori elettronici, non è effettivamente rimasto senza luce…”.

“Allora – spiega Festa – ho cercato di trovare una o più soluzioni per risolvere il problema. E le soluzioni possibili erano e sono due: con la prima il cittadino-utente si deve recare presso l’ufficio postale dove ha pagato per verificare se risulti effettivamente quel pagamento e chiedere una attestazione formale (cd. Mod. 25), che confermi sia l’avvenuto pagamento e sia l’autenticità della ricevuta; mentre con la seconda (soluzione possibile) il cittadino-utente deve andare alla Polizia e presentare una denuncia nei confronti dell’ufficio postale dove ha eseguito il pagamento della bolletta e poi rivolgersi al proprio legale di fiducia”.

“Di conseguenza: con la prima soluzione possibile – precisa Festa – una volta ottenuta l’attestazione/dichiarazione da Poste Italiane che la ricevuta di pagamento è autentica, l’MDC provvederà ad inviarla ad Enel S.E. per chiedere con forza l’immediato ripristino gratuito della fornitura di energia elettrica. Invece, con la seconda soluzione possibile, dopo aver presentato la denuncia, per  ri-avere l’allaccio alla rete ed il ripristino della fornitura del servizio di energia elettrica, l’utente dovrà prima estinguere il debito, la morosità, pagando l’intero importo della fattura del 2006 e poi si potrà rivalere nei confronti dell’ufficio postale dove ha fatto il pagamento in data 01/08/2006”.

“Abbiamo scelto – conclude Festa –  la prima soluzione: di rivolgerci prima all’ufficio postale dove è avvenuto il pagamento per chiedere ed ottenere una attestazione formale, che confermi sia l’avvenuto pagamento e sia l’autenticità della ricevuta e poi valuteremo il da farsi. Comunque pare che questi casi non siano infrequenti in Campania, anzi: succede solo in Campania…”.

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Movimento Difesa del Cittadino – MDC –
Associazione Nazionale Consumatori e Utenti
Sede Locale: MDC Sannio Valle Telesina
Presidente: Giovanni Festa
Conciliatore abilitato Consumer’s Forum
Via Telese Vetere, 7,
82030 – San Salvatore Telesino (Bn)
Tel. 0824/948.099
Fax 0824/948.099

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