
di Agostina Posillico. (Uffico stampa del comune di Cerreto Sannita) In riferimento alla nota vicenda dell’apertura di un bar-tavola fredda presso l’Istituto Tecnico di Cerreto Sannita, l’Assessore al commercio Umberto Di Meola esprime la sua decisa protesta nei confronti della Dirigente dell’Istituto e dell’Assessore Provinciale al ramo e plaude l’iniziativa dei commercianti nel fare una raccolta firme in segno di disapprovazione.
“Nel ribadire la ferma opposizione a questo provvedimento, che causerà nel breve-medio periodo la chiusura o il ridimensionamento di alcuni esercizi commerciali, con perdite di posti di lavoro,
mi preme sottolineare, così come affermato dal Consigliere Provinciale Rubano, l’iniquità di un provvedimento che non va nemmeno nella direzione di apportare un beneficio economico alla Provincia visto che gli Oneri a carico della Provincia (acqua potabile, energia elettrica, riscaldamento, manutenzione straordinaria di impianti e attrezzature fisse) supereranno abbondantemente la somma di euro 1.500 annui quale ristoro ottenuto dall’Ente Gestore.
Vista l’antieconomicità dell’iniziativa, a chi giova tutto questo???
Credo, tra l’altro, che non esista neanche un regolamento provinciale che stabilisca le regole per aprire i punti ristoro nelle scuole così come previsto dalle normative vigenti.
Mi chiedo poi, se dovessero essere previsti lavori di adeguamento dei locali adibiti a bar-tavola fredda l’eventuale costo sarà a carico della Provincia o dell’Ente Gestore???
Faccio appello al Presidente e al Vice Presidente della Provincia a sospendere immediatamente questo provvedimento che danneggia ancora una volta Cerreto e la sua fragile economia che grazie a quell’indotto dà sostegno a numerose famiglie. Chiedo il ritiro immediato e definitivo del provvedimento, nel caso contrario ci batteremo con tutti gli strumenti consentiti dalla legge, nella consapevolezza che la scuola è luogo d’insegnamento, di formazione e non di ristoro”.
Purtroppo sono decisioni che spettano al Consiglio d’Istituto, che probabilmente non ha valutato questo aspetto. Sarebbe stato opportuno che i nostri baristi, magari consorziati, sapendolo, avessero partecipato ad una “regolare” gara d’appalto, che sicuramente è stata fatta. Sarebbe giusto anche che le ditte di autotrasporti locali fossero almeno invitate a partecipare alle gare per i numerosi viaggi che la scuola organizza. Sarebbe un modo per tentare di lasciare qualcosa al nostro territorio, che tanto ha fatto per avere l’Istituto, facendo anche probabilmente risparmiare i ragazzi, visto che la fortuna sorride sempre ad uno stesso partecipante, che riesce a fare 13 ogni volta che gioca la schedina.
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