Accade in Valle telesina. Si invocano sinergie e poi non se ne fa nulladi Carlo Franco. Da Realtà Sannita anno XXXIII  n° 15 1/15 ottobre 2010 pag.10 Nell’ambito della prima festa del partito democratico tenutasi a Telese Terme in questi giorni, c’è stata una importante tavola rotonda su un tema estremamente interessante per la cittadina termale e per tutti i paesi vicini: Sinergie tra i Comuni della Valle telesina.

Non si sa se è stato un caso o una cosa voluta la scelta di questo tema, visto che siamo ormai ad estate conclusa e facendo il bilancio si può ben dire che la stagione turistico – termale anche quest’anno è stata deludente.

Magari ci si dirà ancora una volta, da parte della gestione delle terme, che i dati delle cure erogate sono buoni. Sì, per loro, ma per la comunità locale le vacche continuano ad essere magre. Il tessuto socio-economico del paese stenta a tirare avanti, si aspetterebbe una scossa, un qualcosa che rivitalizzasse la sonnolente economia di Telese e quindi di tutta la valle telesina.

Di qui, quindi, la considerazione che si esprimeva in premessa, e cioè che il tema della tavola rotonda è stata una scelta felice per chi vuole guardare lontano. Un futuro in cui c’è tanto bisogno che gli amministratori credano per davvero, dando gambe alle belle dichiarazioni che fanno dal palco per consentire loro di camminare e non di affossarsi come spesso è accaduto per il passato.

E così, in questo primo tentativo di dar vita ad una auspicabile sinergia, si sono confrontati amministratori comunali di Telese, Solopaca, e San Salvatore Telesino.

Interessante la discussione tutta, ma particolare attenzione meritano gli interventi del sindaco di Telese Pasquale Carofano e del sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione solo per il fatto che non vanno dimenticate nel tempo le loro dichiarazioni.

In sintesi, hanno dato l’impressione di intendersi su tutto loro due, perché i territori da loro amministrati sono confinanti e perciò legati da interessi e potenzialità comuni che vanno tenuti presenti. E però, nell’augurarci che la intesa nata in questa tavola rotonda, estensibile poi a tutti i paesi della valle telesina, non venga rinnegata e/o abbandonata col tempo, è il caso di citare, a mo’ di ricordo premonitore, solo due episodi “passati” che oggi avrebbero portato tanto giovamento (economico, e non solo) a queste due comunità.

Era l’anno 1983 e l’amministrazione comunale di Telese, guidata dal sindaco Giuseppe Ferdinando Di Mezza, invitò l’amministrazione comunale di Solopaca a redigere un Piano Regolatore Generale in comune proprio per favorire la integrazione dei due territori, giacché quello di Solopaca arriva nel costato di quello di Telese. Si fece un incontro sulla casa comunale di Telese, a delegazioni allargate, al termine del quale Solopaca disse: No, grazie.

Altro episodio è quello riguardante il progetto lago (anni novanta) che le due amministrazioni, di Telese e Solopaca insieme, fecero fallire perché non raggiunsero un accordo sulla realizzazione del progetto stesso.

Si persero 37 miliardi delle vecchie lire, il che non era poco per la disastrata economia dei due paesi e della intera valle telesina per quei tempi. E stato il caso di citare questi due episodi solo per ricordare che la storia non dimentica i fatti, quindi è auspicabile che si faccia responsabil­mente sul serio adesso.

CARLO FRANCO

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