di Maria Teresa Pigna. Avevo atteso con ansia la manifestazione ‘CERRETO OLIO CAPITALE’ e sabato 11 settembre mi sono recata a Cerreto per assistere al convegno e alle altre attività proposte dal programma.
Mi sembrava interessante l’idea di premiare aziende produttrici di olio di altre regioni nel territorio cerretese. Poteva essere occasione per scambiarsi esperienze e anche aprire nuovi sbocchi al mercato dell’olio.
Il convegno anche se è iniziato con circa un’ora di ritardo mi è sembrato interessante per qualche consiglio venuto dai vari relatori. Peccato,però , che quasi tutti coloro che assistevano al convegno ,di coltivazione di olive e di produzione di olio ne sapevano molto poco. Avrei voluto vedere una sala zeppa di persone addette ai lavori ,invece, vi è stata la solita passerella di politici e invitati di varia natura.
Gli organizzatori si erano preoccupati di invitare le televisioni locali affinchè si parlasse della manifestazione, dimenticando l’importanza di produttori e consumatori.
Piazza San Martino ,che doveva ospitare le aziende produttrici locali, era tristemente vuota e tale è rimasta anche la domenica mattina.
A questo punto mi chiedo, come produttrice e consumatrice, ma, in particolare come persona legata al proprio territorio e alle proprie origini , a chi o a cosa sia servita questa manifestazione.
Troppo spesso i politici e quanti orbitano loro intorno ,nelle campagne elettorali ,parlano di sviluppo del territorio, rivalutazione delle risorse naturali , turismo,produzioni di qualità e prodotti tipici, rilancio dell’agricoltura.
Sono le solite cose dette per raccattare qualche voto,ma non si può andare lontano se in una manifestazione con un nome cosi accattivante con tanto di manifesti e locandine e in cui qualcuno ha speso il denaro di noi cittadini ci si dimentica dell’olio.