
di Fappiano Giuseppe. Il consigliere comunale del gruppo di minoranza “Da sempre per Cerreto” Giuseppe Fappiano ha presentato un’ urgente a risposta scritta ed orale al sindaco su un . In quell’occasione un cittadino di Cerreto Sannita, durante la processione dell’Assunta a cui partecipava il vescovo di Cerreto, Telese, Sant’agata dè Goti , Mons. De Rosa, ha tentato di esporre un cartello con su scritto: “Sig. VESCOVO CHIARITE LE VOSTRE AFFERMAZIONI SULLA PEDOFILIA”. Tale richiesta di chiarimento da parte del cittadino cerretese era conseguente alla pubblicazione di una dichiarazione pubblica del Vescovo Mons. De Rosa, apparsa sul sito della Diocesi di Cerreto, Telese e Sant’Agata Dè Goti, che spiegava anche la sua linea di condotta nei confronti dei preti pedofili: ”Bisogna chiaramente perseguire questi casi, ma bisogna avere rispetto del peccatore. Non denuncerei alla polizia un prete accusato. Soprattutto se si e’ pentito sinceramente, lo toglierei di la’ e lo metterei in un posto dove non puo’ piu’ far male, dove avrebbe meno tentazioni”.
Lo stesso cittadino, prima che passasse Mons. De Rosa nei pressi del luogo dove aveva messo in atto la propria protesta, è stato oggetto di attenzioni, sia da parte di pubblici amministratori vicini al sindaco che da parte dei vigili urbani, per impedire che lo stesso potesse esprimere liberamente il proprio pensiero attraverso l’esposizione del cartello.
Allora il cittadino, pur confermando che il cartello era stato rimosso, informava il comandante dei vigili urbani che avrebbe comunque continuato la sua contestazione esponendo il cartello tenendolo con le mani. Nel frattempo il cittadino apprendeva che un non meglio identificato gruppo di persone si stava organizzando per appostarsi davanti al cartello per coprirlo durante il passaggio della processione ed impedirne la vista a Mons. De Rosa. Appurato ciò, il cittadino ha pensato bene di cambiare strategia, abbandonando il cartello, ed esprimeva il proprio pensiero attraverso l’unico mezzo che non poteva esserli tolto, se non attraverso un’aggressione fisica, cioè, attraverso l’uso della parola. Ora tenendo conto che l’articolo 21 della costituzione italiana dice che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” e che l’art 19 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ribadisce che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”, il consigliere Fappiano ha chiesto al sindaco quali iniziative intende adottare nei confronti di chi ha impedito ad un libero cittadino cerretese di poter esprimere liberamente il proprio pensiero così come previsto dall’art. 21 della Costituzione Italiana e dall’art 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Inoltre Fappiano ha anche chiesto se l’amministrazione comunale di Cerreto Sannita intenda dissociarsi dalle dichiarazioni del Vescovo della Diocesi di Cerreto, Telese e Sant’Agata dè Goti ed invitarlo a rimuovere quelle dichiarazioni espresse pubblicamente sul sito della Diocesi Cerreto, Telese e Sant’Agata De’Goti il 10 aprile 2010 che, per come si leggono, sono esplicitamente volte a sottrarre all’amministrazione della giustizia, nel caso ne venisse a conoscenza, i presunti responsabili di gravi delitti nei confronti dei bambini.
L’interrogazione è scritta bene e per questo non posso non ringraziare il gruppo consiliare “Da Sempre per Cerreto”.
Spero che l’amministrazione comunale si renda conto della gravità di ciò che è accaduto il 15 agosto: privare un cittadino della libera manifestazione di pensiero è un qualcosa di preoccupante. Come pure è preoccupante il fatto che con questo gesto (la proibizione dell’esibizione dello striscione con le dichiarazioni di mons. De Rosa) si sia voluto proteggere il Vescovo dalle sue stesse affermazioni sulla pedofilia.
Sono molto curioso di sapere cosa risponderà il Sindaco sull’ultimo quesito posto nell’interrogazione: il Sindaco si dissocerà dalle dichiarazioni di mons. De Rosa sulla pedofilia?