Il Consiglio delle beffe!di Giovanni Pio Marenna. «…Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.»

(Giordano Bruno – Uomo libero e Filosofo)

Il 23 luglio 2010, in quel del Palazzo del Genio, si è consumata l’ennesima beffa nei confronti dei popoli della Valle Titernina e Telesina!

La deputazione Sannita, pervenuta in pompa magna, ha dato di sé l’immagine solita ed infingarda sulla drammatica contesa contro la chiusura dell’Ospedale Civile di Cerreto Sannita.

Il Consiglio si apre con la solita “pippata” del sindaco Santagata il quale non perde occasione per vittimizzare la propria persona e, comunque, “magnificare” il suo operato e le sue iniziative.

Visti i risultati sarebbe stato meglio se fosse stato zitto e lasciar  fare al popolo che, nei momenti importanti dove la politica è sconfitta, sa prendere le redini in mano e salvaguardare ciò che gli appartiene; i “Comitati” nascono laddove la politica ha fallito!

Tant’è che l’unico gesto di rivolta serio messo in atto dal sindaco Santagata, la firma delle sue dimissioni, è miseramente caduto con il ritiro delle stesse giustificandosi affermando che il territorio si sarebbe trovato senza “un valido interlocutore”.

Se questi sono i risultati, grazie tante, ma di questi interlocutori questo territorio ne può fare tranquillamente a meno.

Se le dimissioni, insieme a quelle degli altri sindaci, fossero state vere le Valli Titernina e Telesina sarebbero diventate una polveriera difficile da gestire anche sotto il profilo dell’ordine pubblico.

Quindici sindaci dimissionari e quindici comuni commissariati; Quello sarebbe stato un segnale forte ed incontrovertibile che avrebbe potuto minare alle fondamenta le manovre delle lobby della sanità campana che hanno devastato la sanità pubblica nel Sannio Pentro.

Certo, è necessario tagliare sprechi e rami secchi ma mi chiedo per quale strano motivo privare un territorio del suo Ospedale, costruito con l’intento di abbattere, le distanze, il disagio per salvare più facilmente vite umane in un territorio aspro e marginale. E, checché se ne dica, l’ospedale di Cerreto Sannita di vite umane ne ha salvate più che in altre strutture ospedaliere “blasonate”.

Ed invece tagliano strutture necessarie al territorio per risanare i debiti accumulati da parassiti della sanità. Quanti “casi Tarantino” ci sono in Campania e non sono mai emersi? Prova ne è l’acquisto, anni fa, di un’apparecchiatura per la TAC che è rimasta incellofanata per anni. La Scusa era che “mancava un tecnico specializzato”. La verità, invece, è che le strutture private non potevano rinunciare a quel tesoro dei fondi pubblici. Come, pure, in caso di richieste di accertamenti di laboratorio, spesso e volentieri agli utenti veniva detto:”il macchinario è rotto, provate ad andare in altre strutture”. Ed intanto i vari manager, direttori generali si prendevano i loro stipendi d’oro lasciando che la sanità pubblica scivolasse verso il baratro.

Eppure la Corte dei Conti, con la sua relazione/denuncia sugli sprechi della sanità pubblica in Campania, ne ha scovati molti individuando chiaramente pagatori e percettori ma ancora tutto tace.

Ed allora, ironia della sorte, questo popolo deve pagare più tasse per “sanare” il debito sanitario campano prodotto dalle ASL napoletane e salernitane e per questo verrà epurato l’unico  Ospedale Pubblico del territorio.

Una volta perso l’Ospedale Pubblico avremo la certezza che l’avremo perso per sempre!

E’ questa la “politica del fare” di Caldoro?

Ed invece eccoci qui ancora una volta in Consiglio Comunale aperto, al cospetto di deputati, consiglieri provinciali e regionali, ad applaudire ogni loro intervento (protettorato della sanità privata, delle lobbie delle industrie sanitarie e farmaceutiche) che si presenta con tutta la sua arroganza pontificando, affermando sciocchezze, inesattezze e prendendo per il naso ancora una volta questo popolo.

Deputazione che, dopo aver recitato ognuno la sua parte, si “dilegua” lasciando il Consiglio Comunale riunito per l’occasione su una questione che doveva finalmente dare delle risposte al territorio che, invece, ha lasciato più dubbi ed incertezze di prima.

Che senso e che funzione hanno i politici eletti in un territorio se non sono capaci di ascoltare, elaborare e risolvere le istanze di un popolo?

Nessuno.!

Ed infatti, dopo essersi tutti, indistintamente, autoassolti e magnificati del loro impegno passato presente e futuro, hanno silentemente recuperato in tutta fretta, ed alla chetichella, la porta d’uscita dell’ampio salone del Palazzo del Genio, sono andati tutti via aprendo il sipario sull’opera buffa; “Il Consiglio delle Beffe!”

Personalmente non ho fatto alcun intervento. Che senso avrebbe avuto intervenire in Consiglio se chi doveva ascoltare si era dileguato?

Disgusto ed umiliazione e disgusto verso questa politica e questi politici!

Disgusto ed umiliazione quando ho ripensato che lo stesso sindaco Santagata, in campagna elettorale, nella sua solita pratica di politica “porta a porta” era entrato nelle case dei cerretesi affermando: ”L’ospedale rischia di chiudere per i danni che ha fatto il centro-sinistra. Se votate per il PDL di Caldoro, l’ospedale non chiuderà.”

E, precedentemente, con un comunicato stampa 15 marzo 2010 rendeva nota la sua adesione al partito di Berlusconi e Fini, che testualmente diceva:

”Il sindaco di Cerreto Sannita, Pasquale Santagata, quattro assessori e tre consiglieri comunali hanno aderito ufficialmente al Popolo della Liberta’.

“La decisone – si legge in una nota degli amministratori – scaturisce da una approfondita analisi delle questioni politiche locali, provinciali, regionali e nazionali, condividendo appieno il pensiero, le idee ed i programmi del presidente Berlusconi e la linea provinciale del coordinatore Nunzia De Girolamo, alla quale esprimiamo assoluta fiducia per il percorso politico avviato di radicamento del PdL sul territorio che si e’ già materializzato con il forte impegno per la non chiusura dell’ospedale di Cerreto Sannita, stigmatizzando i comportamenti di una sinistra arrogante che in questi anni di sgoverno Bassolino non ha determinato sviluppo per il nostro Sannio”.

On. Nunzia De Girolamo?

Così amica e sostenitrice dell’Ospedale Civile di Cerreto Sannita?

Dileguata!

Interesseremo il programma “Chi l’ha vista?”

Bando all’amara ironia, ora i nodi vengono al pettine per il sindaco Santagata che deve assumersi la responsabilità di aver perso tempo, lavorato male e preso in giro un popolo perché la sua azione è stata sterile e inutile ed è servita solo a lui per mantenersi ancora un po’ a galla sfruttando quella pratica populista di cui è maestro.

Io spero che questo popolo apra gli occhi e si impossessi del diritto di decidere per la propria vita e per quella di questa comunità diventando protagonista e attore principale.

Giuseppe Fappiano, consigliere comunale

del gruppo consiliare di minoranza “Da sempre per Cerreto”

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteTelese. L’amministrazione incontra i giovani studenti Erasmus.
Articolo successivoPrima serata di ArTelesia Festival

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.