di Adam Biondi. A seguito di alcune richieste riporto nuovamente la lettera aperta rivolta a mons. Michele De Rosa. Alla data attuale, dopo oltre un mese dalla sua pubblicazione, nessuna risposta è pervenuta dal vescovo o dalla Curia. Confido nella massima condivisione sui social network al fine di informare più persone possibili dell’opinione di mons. Michele De Rosa sulla pedofilia.
Eccellenza, con questa lettera aperta, divulgata sia tramite i mezzi di comunicazione locali e sia mediante l’ausilio di volantinaggio, intendo esprimerLe la mia amarezza e il mio più profondo dissenso in merito ad alcune sue affermazioni rilasciate sulla questione “Chiesa e pedofilia”.
Premetto che non sono iscritto ad alcun partito politico e che ripudio qualsiasi estremismo politico, sia esso comunista, fascista, nazionalista, populista ecc.; con questa nota, scritta in qualità di membro della Diocesi da Lei diretta, voglio semplicemente comprendere il suo modo di ragionare, assai diverso dal mio.
Giorni fa, navigando su internet, mi sono imbattuto in una notizia rilasciata dall’ASCA (Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale) datata 3-04-2010 e riportata anche sul sito internet della nostra Diocesi all’URL:http://www.diocesicerreto.it/index.php/il-vescovo/messaggi/85-pedofilia-mons-de-rosa-cantalamessa-gli-ebrei-sono-sempre-permalosi.html
All’interno di questo articolo Lei commentava la reazione della popolazione ebraica di fronte alle dure parole di Mons. Cantalamessa, ritrattate dopo poche ore da quest’ultimo.
Ebbene, nell’articolo che riporta la Sua firma, parlando di pedofilia si legge:
“[…] Non denuncerei alla polizia un prete accusato. Soprattutto se si e’ pentito sinceramente, lo toglierei di la’ e lo metterei in un posto dove non puo’ piu’ far male, dove avrebbe meno tentazioni […]”.
Credevo di aver sbagliato a leggere quindi ho riletto l’articolo più volte ma alla fine ho dovuto capacitarmi che le Sue parole erano proprio quelle. Non credevo che un teologo della Sua portata potesse rilasciare un tale parere anche alla luce degli innumerevoli scandali che da anni stravolgono la Chiesa Cattolica.
Ciò premesso chiedo pubblicamente a Lei, Mons. Michele De Rosa, quanto segue:
1 – Eccellenza, affermando che Lei non denuncerebbe un prete accusato di pedofilia specie dopo essersi pentito, può spiegarmi quale sia il Suo concetto di Giustizia? E quale fine farebbe il nostro sistema giudiziario e di rieducazione se i reati si iniziassero ad estinguere col solo pentimento?
2 – Eccellenza, affermando che Lei non denuncerebbe un prete accusato di pedofilia e che lo metterebbe ad un posto dove non può più far male, mi pone di fronte ad un dubbio di urgente gravità e che spero non sia fondato: e se nella nostra Diocesi, a nostra insaputa, Lei avrebbe già usato questo tipo di metodo?
3 – Eccellenza, non crede che queste Sue parole, unite a quelle di altri Suoi eminenti colleghi, siano responsabili di una sempre più forte mancanza di fiducia nella Chiesa Cattolica e specialmente nelle gerarchie ecclesiastiche?
4 – Eccellenza, con queste parole, specie dove Lei afferma che non denuncerebbe un prete accusato di pedofilia e che lo metterebbe ad un posto dove non potrebbe più far male, non crede che Lei abbia offeso le vittime di pedofilia?
5 – Eccellenza, da povero studente universitario quale sono, mi spiegherebbe il significato delle sconcertanti parole “lo metterei in un posto dove non puo’ piu’ far male, dove avrebbe meno tentazioni”?
Ciò detto La invito vivamente a recarsi presso una delle tante organizzazioni di volontariato che assistono le vittime di pedofilia per rendersi realmente conto della gravità e delle conseguenze che gli abusi hanno sui bambini e sulle bambine, confidando che in futuro Lei non usi più queste incresciose, arcaiche e sconcertanti parole.
Distinti saluti.
Cerreto Sannita, 23 luglio 2010
Adam Biondi**
Note:
* Vescovo della Diocesi di Cerreto – Telese – Sant’Agata de’ Goti; Segretario regionale C.E.I. Campania
** Studente universitario, membro di una associazione di volontariato contro la pedofilia
Queste domande e l’intero tenore dell’articolo è tendenzioso. Lo credo bene che non si è risposto.
La pedofilia è un reato che tocca le corde più profonde della sensibilità umana, un reato che grida giustizia , che gela il sangue e fa tremare i polsi. Io non ho mai permesso però che si esaltassero tali sentimenti fino al giustizialismo, non ho mai permesso che venissero picchiati i pedofili…pur abborrendoli. Lia Buono
E anche a me, Monsignore Reverendissimo la folla inferocita e assetata di sangue, la stessa folla che cieca aggredisce e uccide negli stadi, qualche volta non mi ha capita.Lia Buono.
sono uscite due b… credo che la scrittura di getto sia più incisiva ma… comunque lo so..
Gentile sig.ra Lia Buono,
so benissimo che mons. Michele De Rosa non risponderà mai alla mia lettera aperta perché le sue affermazioni non si possono giustificare a causa della loro evidente gravità.
L’obbiettivo di questo articolo non è quello di ricevere una risposta che molto probabilmente non ci sarà mai o, che se ci sarà, probabilmente sarà evasiva in merito ai quesiti proposti, l’obbiettivo di questo articolo è quello di informare e divulgare il più possibile il pensiero del vescovo sulla pedofilia in modo che l’opinione pubblica della Diocesi possa interrogarsi e riflettere su queste parole.
Adam Biondi
Quello che lei dice è esattamente il significato di tendenzioso ossia, interessato e partigiano, che ha lo scopo di favorire particolari mire e interessi.Nel centenario della Santa Madre Teresa di Calcutta ed in ricordo dei tanti Santi della Chiesa,l’opinione pubblica si stringerà ancora più forte intorno al suo Pastore in un momento di tanti attacchi gratuiti alla Chiesa.Lia Buono
Ha inteso nelle parole quel che ha voluto intendere.
Si aborrisce il peccato, si ha pietà del peccatore… si costringe chi ha fatto del male in a non nuocere.
E’ la concezione del peccato.
Altra cosa è il reato punito dall’ordinamento come è giusto che sia.
Non è mica un poliziotto colui che ha parlato! Nè uno sceriffo io…Lia Buono.
Secondo il mio modesto parere è vero il contrario: la Chiesa Cattolica giorno dopo giorno è travolta da scandali di pedofilia e invece di collaborare con le autorità (o almeno far finta di farlo) continua a mantenere delle posizioni inaccettabili, talmente inaccettabili che sempre più cattolici si dissociano da tali posizioni.
Io non contesto la religione o il centenario di Madre Teresa di Calcutta o la devozione a qualsiasi Santo che esista.. io contesto le affermazioni di alcuni esponenti della Chiesa che sono palesemente in contrasto con la legge e con il buon senso.
Gesù affermava che si compie peccato a rubare, a uccidere, a desiderare la donna d’altri.. sono sicuro che né nella Bibbia, né nei Dieci comandamenti, né nel Vangelo c’è scritto che costituisce peccato la contestazione di un vescovo che dice che non denuncerebbe i pedofili e che bisognerebbe spostarli solo da una parrocchia al’altra della Diocesi, aspettando così il prossimo stupro di bambini o bambine.
Non ha detto questo infatti. Lei ha interpretato in tal modo liberamente. Rilegga scevro da idee preconcette e considerando, solo per un attimo, che anche per un prete ci siano le garanzie previste e la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.Esiste un altro reato che si chiama diffamazione…molti Santi e la stessa Madre lo è stata, diffamata.Lia Buono
Esiste invece un altro reato che si chiama favoreggiamento (art. 378 codice penale) e affermare di non denunciare un prete accusato di pedofilia equivale a favoreggiare un reato gravissimo, punito con la reclusione fino a 12 anni. E il reato di favoreggiamento persiste anche se la persona “favoreggiata” viene assolta.
favoreggiamento in una ipotesi esplicativa di un concetto astratto… lei non sta tanto bene. Questo è delirio. Non ho altro da aggiungere. Lia Buono
Delirio? Ci sono persone che sono state condannate per affermazioni meno gravi di quelle del nostro vescovo. E’ lei signora che mi fa paura quando non riesce a cogliere la gravità delle parole di De Rosa. Evidentemente per alcuni cattolici la legge della Repubblica Italiana e le sentenze sono un optional.
Ma quale legge, ma che sta dicendo, lei è molto fortunato, e ritengo la sua morbosità e la sua ossessiva ricerca di ribalta su questo argomento da studio psichico. Sono il massimo esperto in Italia di questa materia signor Adam Biondi vi ho dedicato tutta la vita e in situazioni estreme… ho rischiato la vita io…altro che fare scandalismi da quattro soldi… E se Monsignor De Rosa non intende considerarla, mi allineo alla sua giusta posizione. Buona sera e grazie. Lia Buono
un Vescovo occupa un ruolo di responsabilita alto, la sua testimonianza deve brillare davanti al popolo e ai sacerdoti. Un Vescovo è testimonio di impassibilità verso il peccato, un Vescovo deve avere accortenza nel affermare alcune cose. Non puo pensare di spostare un prete da un posto all’altro dopo esser stato accusato di pedofilia, anzi l’intervento dovrebbe essere quello di rimuovere un tale che si è macchiato di un terribile reato. Il persiero diffuso dal Vescovo nel suo intervento a mio riguardo da una veduta di superficialita nei riguardi di tale misfatto. Grazie ad Adam Biondi per la sua accuratezza nel rilevare tali cose.
Credo che il sollecito di Adam Biondi riguardo al pensiero espresso da Monsignor De Rosa sul modo di trattare i casi di pedofilia clericale, può sensibilizzare in maniera positiva tutti coloro che hanno un orecchio aperto e occhi vigili riguardo al muro di silenzio costruito per tanti anni , il quale purtroppo, per coloro che hanno v issuto tale esperienza, ha prodotto il risultato che ora vediamo: “migliaia di bambini con una vita devastata”. sembra propio che alcuni sistemi usati fino ad oggi non hanno prodotto il risultato sperato. credo che aprire un dialogo da parte di De Rosa con persone che come Biondi partecipano attivamente e scavano per far luce su queste circostanze sia qualcosa da considerare in modo rilevante.complimenti Adam.