Telese: storia per immagini di Viale Minieridi Gianluca Brignola. La mostra di cartoline storiche in programma sabato 24 luglio nell’ambito della manifestazione TelesèBellissima. L’opinione dei curatori Michele Selvaggio e Maria Covelli.

Nell’ambito della manifestazione TelesèBellissima che vedrà sabato impegnato tutto il Viale Minieri con una serie di manifestazioni, ci sarà uno spazio espositivo, nelle bacheche adiacenti la Casa Comunale, intitolato: “Memorie da Telese”. Si tratta di una storia per immagini del Viale Minieri allestita da Maria Covelli, autrice del libro: “Dall’altra parte del quadrivio” e da Michele Selvaggio, collezionista e studioso oltre che autore di diverse pubblicazioni di Storia Locale Telesina.

In mostra ci saranno le immagini della collezione Selvaggio con alcuni inediti.  Inoltre alle 21, alle 22 ed alle 23 è prevista una piccola visita con narrazione in compagnia degli Autori. Questa importante iniziativa culturale, nell’ambito di una manifestazione,  prevalentemente ludica, è coadiuvata dalla presenza e dal proficuo contributo del Prof. Bonaventura Pepe e del Sig. Michele Caporale membri dell’Unione Filatelica Beneventana generosamente presente con un suo Stand.

Abbiamo posto delle domande agli Autori.

“Che significa ‘memorie da Telese’?”

“Nessun paese può fare a meno della propria Storia e memoria senza che venga messa a rischio la propria identità ed il suo futuro di collettività. Telese Terme rappresenta, come ho sempre sostenuto nei miei scritti, – dice il dr Selvaggio – un’eccezione.  Paese giovane non possiede “la piazza”, i vicoli, le urne votive, i Martiri, tracce delle guerre. Vive di immigrati che l’anno popolato negli ultimi 70 anni.

E’ solo in questo modo – prosegue – che la coscienza collettiva può riappropriarsi dei piccoli ricordi legati alle immagini del treno, delle Terme, del Grand Hotel per capire i luoghi del presente scevri di simbolismi e non arricchiti dalle esperienze dei “nuovi telesini” popolanti una città apparentemente senza memoria, dei luoghi limitrofi, spesso, sentiti dai telesini perché memoria recente del loro passato (la sorgente Grassano o il ponte Maria Cristina),  dei paesi vicini che, forti della Storia, in soli settant’anni hanno creato una “Città aperta” ove convogliare risorse e umanità. “

“Quindi una ricerca delle radici di una pianta giovane?”

“Le immagini che vedrete di seguito raccolte – dice il Selvaggio –  sono piccoli simboli della vocazione ad accogliere, ad essere “centro” rappresentano un inizio di ricostruzione di questa memoria che non c’è. “

“si rappresenta una importante parte della Storia cittadina?”

“Viale Minieri è la spina dorsale della cittadina. – ci dice la Sig.ra Covelli – Dalla scomparsa del binario ferroviario si è sempre diviso in due lati – lato stazione e lato terme – totalmente diversi per storia, attività, cultura e tipologia sociale.  Io nel mio libro ho, infatti, raccontato il così detto ‘lato stazione’ ed ora mi trovo ad illustrare, con immagini e ricordi, tutta questa strada che rappresenta, platani o non platani, quasi tutta la Storia degli ultimi 70-80 anni di Telese”.

“ Infatti – sottolinea Selvaggio –  Il ‘Viale’ ha rappresentato, insieme al Quadrivio, non a caso sentito dai telesini come la vera ‘piazza’, ‘l’ombelico’, l’incrocio con la vecchia arteria della Via Latina, e, insieme, alla Piazza antistante le Terme (l’ingresso ‘fisico’ – dell’altra – Telese quella circoscritta dalle mura termali), grandissima parte della Storia di questo Paese.”

“Questa  mostra – aggiunge -rappresenta solo  una traccia per chi ama le proprie radici e le cerca per rinforzare il futuro. E’ anche la prima prova pubblica della “Associazione Collezionisti Telesia”, sotto la guida dell’Unione Filatelica Beneventana, che proprio in questi giorni si sta costituendo in Telese Terme e che promuoverà altre iniziative simili.” Infine, i curatori esprimono un sentito ringraziamento al Sig Mario Grillo ed al Figlio Alfonso per aver concesso alcune immagini fotografiche inedite.

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