di Carlo Franco (da Realtà Sannitan° 11 16/30 Giugno 2010) I Comuni di Telese e San Salvatore Telesino devono rivedere lo Statuto del Consorzio scaduto da oltre un quinquennio. Il degrado delle Terme è stato anche documentato da un video.
Il “Quarto trofeo città di Telese” (gara podistica di livello nazionale) svoltosi nella cittadina termale il cinque giugno scorso ha avuto grosso successo di partecipazione di atleti e pubblico provenienti da ogni parte d’Italia. Si calcola in decine di migliaia l’afflusso delle persone che hanno seguito ed incoraggiato gli atleti lungo tutto il percorso, ed in qualche migliaio la massa degli atleti partecipanti.
Tutto bene dunque, nessuna critica, solo l’auspicio che questa gara, ormai appuntamento irrinunciabile per Telese, conquisti ancora posizioni di maggiore prestigio nella scala dei valori nazionali.
I responsabili della federazione nazionale, ma anche i tanti forestieri accorsi per l’occasione, sono stati concordi nell’esprimere un giudizio largamente positivo sulla organizzazione e sul percorso che questa volta ha inglobato anche il territorio di San Salvatore Telesino.
Nell’auspicare quindi sempre maggiore successo a questa manifestazione, il sindaco di Telese Pasquale Carofano, che con soddisfazione e giusto orgoglio ha ringraziato quanti hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, sa bene che il paese si deve attrezzare meglio per poter aspirare al meglio.
E’ il caso solo di fare un riferimento per tutti: le terme. I tanti forestieri che sono entrati nel parco delle terme qualcosa di brutto lo avranno pur rilevato, certamente, non possono essere fatti solo di apprezzamenti i loro giudizi, altrimenti sarebbero falsi. Da anni ormai se ne stanno denunciando le manchevolezze ma nessuno ascolta.
Il Consorzio Idro-termale costituito tra i Comuni di Telese e di San Salvatore Telesino proprio per gestire le terme, è senza statuto da oltre un quinquennio; deve adeguarsi alla normativa che è cambiata ed ancora non lo fa.
Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Telese ha nominato i suoi rappresentanti nel Consorzio e bene ha fatto il capogruppo della minoranza, Peppino Di Cerbo, a chiedere l’impegno che entro novanta giorni il Consorzio si adeguasse alla normativa vigente.
Un ulteriore ritardo non sarebbe più giustificabile dal punto di vista giuridico ed il consiglio di amministrazione risulterebbe ingessato, con scarse possibilità operative.
Oggi la gestione delle terme è molto carente e certamente insoddisfacente a giudizio dei cittadini che osservano e che constatano. Di chi la colpa?
Di un consorzio incapace di gestire e quindi di tutelare un suo bene di primaria importanza soprattutto per la collettività locale, o di un imprenditore che bada solo ai suoi interessi? Queste denunce, vecchie di anni, da ultimo sono state suffragate da un video che un giovane di Telese, Luca Limata, ha fatto e trasmesso al sito locale Vivitelese per la pubblicazione.
Tra la gente c’è stata molta condivisione e qualche sporadica critica perché qualcuno riteneva che non si dovesse pubblicare un “degrado” del genere.
No, la polvere non si nasconde sotto il tappeto, e bene ha fatto questo coraggioso giovane, colpevole solo di amare il suo paese. Bisogna denunciare certe cose (responsabilmente, certo) per avere la speranza che ai sordi nostrani torni l’udito, se non tutto, almeno un po’.
Da qualunque persona che si occupa di politica, ho sentito tirare fuori,prima o poi, la classica frase delle ‘battaglie fatte’. E’ come se la politica fosse una sorta di guerra in cui si combatte per il bene supremo della collettività,del cittadino. Avvincente, senza dubbio. La politica ha radici molto antiche e certamente, migliaia di anni di battaglie, avrebbero portato molto in alto la dignità dell’uomo e dei suoi valori universali. Stanno davvero così le cose? Basterebbe seguire l’argomento principale della politica nazionale per rendersene conto: come evitare di farsi intercettare il telefono perché, questa sorta di oracolo moderno, sembra l’unico strumento in grado di spiegare chiaramente le tecniche di guerra dei nostri marines. Mi direte che quella è roba diversa dalla politica casereccia (e civica)di un piccolo comune. Già. Nei piccoli comuni non si decidono appalti dei ‘grandi eventi’…solo eventi piccoli. Nel grande evento ci sono le classiche ‘torte’ , nei piccoli eventi ci sono …le mollichine. Era questo il punto, non la polvere da nascondere sotto il tappeto. Con le dovute proporzioni, a mio parere, i guerrierii di turno sembrano essere sempre particolarmente attirati dall’odore del pane, perché in un mondo di regole scritte ma dominato da quelle ‘sussurrate’, non credo sia l’udito il vero problema, e neanche l’unico. Basterebbe dare la giusta dignità alla parola ‘denuncia’ (giudiziaria), piuttosto che surrogarla, talvolta con cattivo gusto, giornalisticamente. Tutto qui. Ed il fatto che spesso, anche dalla politica stessa,si predilige (ed osanna) ,la via mediatica a quella istituzionale è una sorta di mortificazione, piuttosto diffusa, a migliaia d’anni di giurisprudenza e crescita socio-culturale.
Ad Ezio aggiungo che, partendo da suoi diversi spunti sugli imprenditori, mi sono appassionato alla storia di un personaggio locale ( Achille Iacobelli) che attraverso una miriade di attività, credo abbia contribuito in maniera determinante allo sviluppo della moderna Telese.Forse il primo vero imprenditore locale. Appena avrò un po di tempo, proverò a descriverlo con le parole di persone e documenti del suo tempo rintracciati in rete, da cui mi piacerebbe un tuo commento e con preziose integrazioni anche di Carlo. A presto.