di Grazia Fasano. Da lunedì 14 giugno sono iniziati i campi di volontariato internazionale per la tutela dell’ambiente, sensibilizzazione e antincendio boschivo che Legambiente Campania realizzerà nel Parco regionale del Taburno Camposauro.
I campi di volontariato internazionale in Italia, prevedono partecipanti provenienti da tutto il mondo, e durano dai 10 ai 20 giorni. Il numero dei partecipanti per ogni campo va dagli 8 ai 20 volontari. Il limite minimo di età è di 18 anni, eccetto i campi per under 18. La maggior parte dei partecipanti hanno dai 21 ai 25 anni.
Gli obiettivi dei campi sono la promozione di uno scambio culturale attraverso la comune esperienza di volontariato e la partecipazione ad un progetto ambientale finalizzato alla tutela del patrimonio ambientale, storico, culturale e artistico.
Legambiente Campania, in collaborazione con l’Ente Parco Regionale del Taburno-Camposauro organizzerà per l’intera estate 6 campi di volontariato antincendio nelle zone a maggior rischio incendio (Bucciano, Bonea, Vitulano), e nei luoghi più delicati del parco per gli habitat maggiormente sensibili, dove è molto importante il controllo per una fruizione sostenibile dell’area parco. Il progetto “Vivi il parco”, in cui sono inseriti i campi di volontariato, nasce da un bando di Fondazione per il Sud rivolto ai Parchi nazionali e regionali delle 6 regioni del sud, su Tutela e valorizzazione dei beni ambientali.
“L’idea progettuale dei campi – afferma Grazia Fasano – già delegata da Legambiente Campania nel Consiglio direttivo dell’Ente Parco del Taburno Camposauro – è nata dalla volontà di integrare, nella stagione estiva, nuove energie, per il controllo del territorio, accanto agli Enti istituzionalmente preposti e ai gruppi di Protezione civile attivi, in un progetto di educazione ambientale e di difesa attiva del territorio. Inoltre ci interessa anche lasciare nella comunità locale un segno di questa esperienza, pensando di condividere soprattutto con i giovani del luogo la passione per la natura ed il territorio, e l’impegno concreto”.
“Questa importante iniziativa – dichiara il presidente del Parco regionale del Taburno Camposauro – si inserisce nel progetto più ampio di Vivi il Parco, con la partecipazione, oltre che di cittadini italiani, di numerosi volontari stranieri. Per il Parco del Taburno Camposauro, in fase di avvio, questo aspetto, quello della tutela e della valorizzazione dei beni ambientali, storico-artistici e culturali è di fondamentale priorità in quanto contribuisce a formare un sistema di corretta gestione del patrimonio esistente in un quadro più ampio e di livello internazionale.
Legambiente, come sempre, sensibile a queste dinamiche, fornisce un contributo importante alla corretta crescita di questa realtà territoriale, ricca di risorse ma spesso non in rete tra loro.”
Ad ognuno dei 6 campi, di durata 2 settimane, parteciperanno 10 volontari provenienti da associazioni delle rete internazionale Alliance, il network di associazioni attraverso cui Legambiente da 8 anni accoglie volontari stranieri e invia, in Europa e nel mondo, volontari italiani.
Partner del progetto sono lo Stap Foreste di Benevento e la Protezione Civile di Vitulano, con i quali è stato già stabilito un coordinamento per l’organizzazione dei gruppi di affiancamento all’avvistamento antincendio boschivo, e sui punti di avvistamento da presidiare. Pertanto, i volontari saranno in rete con la sala radio del Settore Foreste e con la Protezione Civile, e svolgeranno attività di avvistamento antincendio a supporto dei volontari della protezione civile.
Con la Comunità Montana del Taburno si è stabilità un’intesa per collaborare nelle azioni di ripristino di alcuni sentieri. Inoltre, i volontari avranno anche un contatto diretto con la sala radio del servizio AIB della stessa Comunità Montana.
Nei tre mesi, da giugno a settembre, i volontari saranno impegnati anche nella rimozione di rifiuti sparsi e nel disinquinamento dei siti di habitat particolari, per la conservazione della biodiversità presente nell’area del parco Taburno-Camposauro, ed effettueranno un monitoraggio delle specie di animali selvatici che incontreranno durante i percorsi, equipaggiati di macchine fotografiche e schede di rilevamento. Si occuperanno infine di messa in sicurezza di alcuni sentieri e fontane.
In particolare, durante i week, i volontari saranno impegnati nel controllo dei frequentatori del picnic, attraverso la distribuzione ai turisti dei sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti e nella informazione sui comportamenti ecocompatibili da adottare, attraverso la divulgazione delle norme regolamentari adottate dal Parco.
I volontari e i camp leaders saranno ospitati a Frasso Telesino dall’Amministrazione comunale che ha messo a disposizione i locali dell’edificio dell’Istituto Scolastico Comprensivo. Collaboreranno al progetto anche l’associazione Anpas di Frasso Telesino ed il Centro Servizi per il Volontariato, ospitando i giovani volontari nelle sedi sociali per le attività di scambio culturale.
Il primo campo si svolgerà nelle due prossime settimane nella zona di Camposauro, in territorio di soprattutto di Vitulano. I volontari saranno guidati da 2 camp leaders, i responsabili di campo, che nei mesi scorsi hanno partecipato ad un corso di formazione nazionale, nell’avvio del monitoraggio ambientale, nel ripristino di un sentiero, oltre che nella distribuzione un volantino del Parco sui comportamenti da adottare finalizzati alla salvaguardia dell’area parco ai turisti delle aree picnic.
I giovani volontari che arriveranno in Italia lunedì sono provenienti dalla Russia, Canada, Messico, Polonia, Sud Corea, e Turchia. Saranno accolti presso la casa comunale di Frasso dal sindaco di Frasso, Lino Massaro e poi a Cautano presso la sede del Parco con il presidente Giovanni Moriello.