di Alberto D’Onofrio. Questi animali non sempre sono animali abbandonati dall’uomo, ma possono essere anche cuccioli nati in libertà da genitori in precedenza abbandonati. Gli animali più
colpiti dal randagismo, sono, cani e gatti. In questo caso parliamo di cani. Il pericolo che comporta questi gruppi di animali randagi è l’attacco a persone, la distruzione dell’ambiente in cui si trovano, l’inquinamento del patrimonio, e quant’altro. Siamo nel nuovo millennio ma c’è purtroppo ancora una notevole confusione di ruoli e competenze in tema di salute pubblica e privata: sto evidentemente riferendomi al randagismo nel senso più esteso e letterale della parola. La maggior parte delle persone non sa chi si deve occupare di cani vaganti per il paese. Il fenomeno dell’abbandono, per quel che mi risulta, non è diminuito, ma è aumentato. Giusto quindi dare qualche indicazione per avere le idee un po’ più chiare. E’ bene sapere che, in ambito locale, l’entità che si deve occupare dei problemi legati agli animali è ufficialmente la polizia municipale. La presenza di cani randagi pericolosi e non, deve essere segnalata ai vigili urbani che dovrebbero a loro volta passare tempestivamente la segnalazione alla competente autorità sanitaria. Non serve rivolgersi direttamente a questo servizio, spetterà poi allo stesso, nel più breve tempo possibile, recuperare l’animale, ricoverarlo nel canile pubblico e se possibile rintracciarne il proprietario.
Da considerare che la legge 281, pur essendo già vecchia di anni, stenta ancora oggi a essere davvero applicata, perché si tratta di una legge quadro che delega alle Regioni la possibilità di attuazione tramite una legge regionale. A oggi, ancora un buon numero di Regioni non hanno legiferato sull’argomento, e quindi i Comuni giustificano la loro inoperosità’ in materia di randagismo con la mancanza di una legislazione in merito, e le USL motivano la loro inattività’ lamentando la mancanza di strutture (canili e rifugi). Da quello che mi risulta, alcuni residenti si sono recati a denunciare quanto accade nella predetta strada (VIA SOLFERINO), al fine di ottemperare tempestivamente a tale fenomeno, evitando il peggio.
Non se ne può più, è un continuo concerto diurno e notturno, a ogni passaggio di auto e persone!
E’ davvero uno dei prblemi principali di Telese. Specialmente chi come me risiede nella zona nuova oltre il cavalcavia che porta al lago è negato il piacere di fare due passi causa attacchi da parte di randagi. Pericolo maggiore incorre a chi a suo seguito ha bambini. Non essendoci poi neanche nessun mezzo pubblico di trasporto il quadro si completa. Spero che la nuova amministrazione affronti il problema decidendo di nvestire qualcosa anche nella nuova zona Lago