
di Giovanni Lombardi. Ho letto, con molta attenzione, l’intervento di Aldo Maturo a commento allargato del video di Luca Limata eloquentemente intitolato ‘Deserto termale’. Aldo si rammarica, tra l’altro, dell’assenza degli enti e organismi chiamati in causa dalle immagini del video, e si chiede il perché del silenzio di fronte ad uno ‘spot’ così devastante per l’immagine di Telese, del suo territorio e della sua risorsa principale.
“ Non è possibile” – scrive – “Questa non è una denuncia. Questo è autolesionismo, questo è distruggere l’immagine di Telese. Meno male che c’è solo su Vivitelese, tutto sommato siamo poche centinaia di persone a vederlo. Alla fine il colpo di grazia: il servizio è stato inserito su Youtube sicchè la platea virtuale non ha confini…”.
E’ vero, Aldo non ci sono confini … il citizen journalism ha riportato la democrazia nelle mani delle persone. Un esercito di singole persone dotate di telefoni cellulari, videocamere e blog stanno sostituendo rapidamente i media tradizionali come fonte d’informazione affidabile ad ampio raggio. E non dobbiamo avere paura di denunciare quello che è sotto i nostri occhi quotidianamente … a preoccuparsi devono essere coloro che hanno permesso e permettono tutto questo scempio, tutto questo fango… Le nostre comunità sono come i figli qualche volta hanno bisogno di una sana ‘strigliata’ da grandi si ricorderanno di tutto questo e non potranno che ringraziarci.
Vedi pochi mesi fa ho girato, come Luca, un video del centro storico di Guardia a pochi mesi dalla celebrazione dei Riti settennali con il solo intento di focalizzare l’attenzione sul suo degrado e su come questo possa incidere negativamente su una delle manifestazioni religiose più particolari, originali e discusse al mondo.
Visto? Non è, come dire, uno spot fantastico per la mia comunità … ma qual era l’alternativa? Il silenzio? Almeno è servito a porre l’accento su un particolare problema.
Il citizen journalism (termine con cui s’indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet) sarà la nuova frontiera dell’informazione, della denuncia e del confronto.
Saranno i colpi di macete virtuali e … non ci sarà colonna sonora che tenga …
sono d’accordo che siano i cittadini a riprendersi in mano le sorti del proprio territorio, anche denunciando con asprezza delle verità, che, attraverso le immagini, parlano da sole.